VITERBO: IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA INTERVIENE A DIFESA DEI VIGILI DEL FUOCO

 

Il presidente della Provincia Marcello Meroi ha inviato una nota al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco, Soccorso pubblico e Difesa civile del Ministero dell’Interno Antonio Musolino, per sollecitare il mantenimento in attività del Nucleo provinciale Sommozzatori dei Vigili del Fuoco.
 

Redazione

Viterbo – “Sollecitato dal territorio che rappresento – ha scritto Meroi nella lettera – purtroppo mi trovo ancora una volta a dover lamentare le ripercussioni negative dei tagli che la spending review impone alla provincia di Viterbo. Mi riferisco, nello specifico di Sua competenza, alla chiusura del Nucleo provinciale sommozzatori dei Vigili del fuoco, a seguito del riordino del Corpo nazionale attuato dall’Esecutivo Renzi, che prevede la soppressione del presidio provinciale.
Ripetutamente negli ultimi mesi le Istituzioni locali hanno espresso la propria contrarietà alla riduzione di servizi che sul territorio garantiscono la sicurezza di un pronto ed efficace intervento. Ritenere, pertanto, che in caso di emergenza i cittadini della Tuscia debbano far capo alle unità di salvataggio di Roma o Firenze equivale ad azzerare efficienza e rapidità di intervento, qualità che invece da sempre hanno contraddistinto l’operato del Nucleo provinciale dei sommozzatori di Viterbo”.

“Di questa importante questione – ricorda ancora Meroi – ho più volte interessato il prefetto di Viterbo, dottoressa Antonella Scolamiero, affinché venisse garantito il mantenimento della piena operatività del Nucleo in un’area territoriale come la nostra che negli ultimi anni è stata colpita molto duramente da alluvioni e danni da maltempo, a cui i Vigili del fuoco hanno fatto fronte con solerzia, professionalità e competenza.
Mi rendo perfettamente conto della necessità di una riorganizzazione anche del sistema di pubblica sicurezza, accompagnato da politiche di spending review che ottimizzino la spesa come in altri comparti della pubblica amministrazione. Ma per evitare che, come accaduto a seguito della riforma delle Province, siano i cittadini a dover pagare scelte governative concepite con l’idea del risparmio e poi rivelatesi un mero impoverimento dei servizi locali all’utenza, è necessario che l’iter per la soppressione del Nucleo provinciale sommozzatori di Viterbo, previsto dal piano di riordino del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, venga immediatamente interrotto. Solo in questo modo – conclude – la Tuscia eviterà di perdere un presidio di sicurezza importante ed indispensabile”.

 




VITERBO: IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA IL PROGRAMMA ANTICORRUZIONE

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Redazione

Viterbo – “Un grande segnale di attenzione per la legalità che dimostra la ferma volontà dell’Amministrazione provinciale di dotare l’Ente di norme comportamentali sempre più orientate alla trasparenza e ad una limpida gestione della cosa pubblica”.

Così il presidente della Provincia Marcello Meroi ha commentato il voto unanime del Consiglio provinciale sull’approvazione del programma triennale delle misure anticorruzione che le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad adottare ed osservare per prevenire il rischio di abusi di potere da parte dei pubblici ufficiali. Viterbo è la seconda provincia italiana che si è dotata di questo importante strumento di legalità. In sostanza, il piano attua le linee guida espresse dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa dirette a rafforzare la lotta alla corruzione e a reprimere quei comportamenti che rischiano di infrangere le regole sociali attraverso pratiche indirizzate a ricavare vantaggi privati nell’espletamento delle pubbliche funzioni.

“Con l’approvazione di questo piano triennale – ha detto il presidente della Provincia, Marcello Meroi – la nostra Amministrazione, oltre ad essersi adeguata alle disposizioni di legge, ha voluto dare un segnale forte in termini di trasparenza e chiarezza del proprio operato. Dopo Benevento siamo la seconda amministrazione provinciale in Italia ad aver approvato il Programma e questo la dice lunga sull’importanza che l’intero Consiglio dà alla lotta alla corruzione”.

Il Piano consentirà di individuare le “attività a rischio” quelle cioè che nell’ambito  delle funzioni istituzionali svolte dall’Ente fanno presupporre un rischio più elevato di corruzione. A tale scopo il Piano permetterà di individuare ed introdurre strumenti di prevenzione, modalità e criteri di massima trasparenza.

“La pubblica amministrazione nel suo complesso è sana – conclude Meroi – ma non dobbiamo abbassare il livello di vigilanza. Tutto ciò con l’obiettivo di fornire al cittadino strumenti e servizi di qualità ed una visione della cosa pubblica più trasparente possibile”.