Viterbo, gli mancava un anno di carcere: suicida a 36 anni

VITERBO – Stefano Anastasìa, Garante delle persone private della libertà della Regione Lazio parla di un altro suicidio nelle carceri del Lazio: “Ancora un suicidio nelle carceri del Lazio, ancora un morto nel carcere di Viterbo. Ieri sera, verso le 22, un uomo di trentasei anni, con fine pena tra circa un anno, è stato trovato morto nella sua stanza, in isolamento, a seguito di impiccagione. La Procura della Repubblica ha disposto il trattenimento della salma per verificare le cause del decesso.

A Viterbo, come altrove, non è ancora stato definito il Piano locale di prevenzione del rischio suicidario previsto dall’Accordo Stato-Regioni del luglio scorso. E nel frattempo, come in simili circostanze, si cercheranno le responsabilità ultime: chi dovesse vigilare o perché non fosse stata disposta una adeguata vigilanza. Ma non è questa la soluzione per prevenire tragici eventi come questo. Al contrario, serve un intervento di sistema, sull’intero ambiente penitenziario, che renda più accettabili le condizioni di detenzione e le relazioni umane all’interno del carcere, che faciliti quelle con l’esterno e che limiti alle estreme necessità l’isolamento, considerato dall’Organizzazione mondiale della sanità e dallo stesso accordo Stato-Regioni una vera e propria condizione a rischio suicidario”.




Viterbo, terrorismo: arrestato lettone segnalato dall’FBI

VITERBO – Un cittadino italiano di origine lettone è stato arrestato dalla Polizia a Viterbo dopo che, nel corso della perquisizione nella sua abitazione, gli uomini dell’Antiterrorismo hanno trovato materiale utile a confezionare ordigni esplosivi.

L’indagine nei confronti del 24enne è nata da una segnalazione del Fbi: il giovane aveva postato sui social media una serie di apprezzamenti nei confronti di Saipov Sayfullo, l’estremista islamico che il 31 ottobre del 2017 ha investito e ucciso su una pista ciclabile di New York otto persone.

In seguito alla segnalazione del Federal Bureau Investigation, gli uomini del Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno dell’Antiterrorismo hanno individuato l’autore del post, che fino a quel momento non era mai stato segnalato alle autorità di sicurezza né per atteggiamenti radicali né per posizioni politiche estreme. Nei suoi confronti sono così stati disposti una serie di accertamenti, mentre la Digos di Viterbo ne ha seguito le mosse




Viterbo, dopo la neve è emergenza ghiaccio: arriva l’esercito

Emergenza neve: arriva l’esercitoVITERBO – La richiesta del Comune, indirizzata al Prefetto Giovanni Bruno, è stata accolta immediatamente: una squadra di militari arriverà oggi pomeriggio a Viterbo per le operazioni anti-ghiaccio. Il Prefetto ha attivato tempestivamente le procedure necessarie per rispondere alla richiesta del Comune.

La squadra dell’Esercito provvederà a distribuire manualmente il sale per le vie di Viterbo

Si inizierà con ogni probabilità oggi pomeriggio dal centro storico per proseguire poi nel resto della città. “Nonostante le misure previste dal Piano neve, che sono state puntualmente applicate e che seguono una logica ben precisa, – fa sapere Luisa Ciambella – in maniera preventiva abbiamo richiesto l’aiuto della Prefettura per questa importante operazione. Il Comune di Viterbo, non essendo il comune di Bolzano, non dispone di mezzi piccoli (averli e utilizzarli ogni 5 anni presupporrebbe un costo per gli utenti troppo alto per acquistarli e per manutenerli) , adeguati per le strette vie del centro storico, è per questo la squadra dell’esercito sarà di fondamentale importanza. Tuttavia da questa mattina alle 6 ci siamo già attivati con una squadra di Viterbo Ambiente, composta da 35 persone, che ha già iniziato a spargere il sale nel centro storico. Nel momento in cui arriverà l’Esercito si procederà prontamente a dislocare la squadra di Viterbo ambiente nelle zone che hanno più criticità, a partire dai quartieri e dalle frazioni. Ringraziamo la Prefettura per aver accolto in maniera tempestiva la nostra richiesta e ci scusiamo con i cittadini per i disagi di questi giorni”.




Viterbo, furto all’Eurospin: preso con gli utensili nel sacco

VITERBO – I carabinieri della stazione di Viterbo , questa notte durante il servizio di perlustrazione anticrimine, hanno notato in via Villanova nelle adiacenze del supermercato EUROSPIN, un cittadino rumeno di 42 anni, che si muoveva con modalità sospette, a quel punto, i carabinieri immediatamente hanno attivato le procedure per gli accertamenti, lo hanno fermato, e lo hanno trovato in possesso di numerosi utensili e piccoli elettrodomestici per centinaia di euro di valore, che dopo le immediate verifiche sono risultati essere stati asportati dall’interno del supermercato; immediatamente il  ladro è stato dichiarato in arresto , tradotto presso la caserma e dopo gli accertamenti di polizia giudiziaria è stato ristretto nelle camere di sicurezza della compagnia carabinieri di Viterbo.




Viterbo, marito violento aggredisce moglie e figlie: finisce ai domiciliari a casa della madre

VITERBO – Finiti anni di minacce e aggressioni per madre e figlie. È stata una vera e propria nottata da incubo a Viterbo dove intorno alle 2 di questa notte, i carabinieri di Viterbo sono dovuti intervenire all’interno di una abitazione cittadina, dove un uomo di 47 anni stava aggredendo e minacciando , come già accaduto in passato, la moglie di 45 anni , e le due figlie minorenni.

A quel punto i carabinieri intervenuti, hanno calmato l’uomo e tranquillizzato la moglie e le figlie, e hanno quindi proceduto alle previste operazioni di polizia giudiziaria.

I militari hanno condotto l’uomo in caserma, lo hanno tratto in arresto e lo hanno condotto ai domiciliari presso casa della madre, fuori dalla provincia di Viterbo, così come disposto dalla a.g.




Viterbo: sorpreso a rubare in chiesa

VITERBO – Ruba in chiesa dalle cassette delle offerte, i carabinieri del Norm della compagnia di Viterbo lo arrestano. Nella serata di ieri i carabinieri del norm della compagnia di Viterbo, hanno arrestato un cittadino  macedone di 30 anni.

Lo stesso era entrato nella chiesa della santissima trinità , e certo di non essere visto,  ha forzato rompendole le cassette delle offerte dei fedeli,  impossessandosi dei soldi all’ interno.

Poi appena fuori è stato notato dai carabibnieri, che lo hanno controllato e immediatamente hanno ricostruito quanto accaduto; gli hanno quindi sequestrato il denaro rubato, che è stato restituito al parroco, e lo hanno condotto in caserma, dove lo hanno dichiarato in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia di Viterbo




Viterbo: violenta rissa al centro commerciale Città dei Papi

VITERBO – Attimi di panico ieri sera quando è scoppiata una violenta rissa al centro commerciale Città dei Papi . La rissa  ha visto coinvolti due cittadini nigeriani di 37 e 32 anni, e due cittadini uno tunisino ed uno egiziano di 28 e 20 anni; creando peraltro spavento alle numerose famiglie presenti presso il centro commerciale.

Immediata la richiesta di aiuto al 112 e altrettanto fulminea la risposta delle autoradio della compagnia, che in pochi attimi hanno raggiunto il luogo: i carabinieri , una volta giunti, hanno immediatamente sedato la rissa, scaturita da futili motivi, e tranquillizzato i cittadini presenti.

Successivamente hanno identificato i quattro cittadini stranieri e li hanno condotti in caserma, riscontrandoli affetti da lievi traumi. Al termine degli accertamenti fotodattiloscopici sono stati dichiarati in arresto per rissa e trattenuti presso le camere di sicurezza della compagnia di Viterbo.




Graffignano: i carabinieri di Viterbo arrestano l’uomo dai mille volti

GRAFFIGNANO (VT) – A Graffignano, i carabinieri della compagnia di Viterbo, hanno tratto in arresto un cittadino albanese di trenta anni, per esecuzione di una misura cautelare degli arresti domiciliari dovendo espiare due anni di pena per precedenti reati.

Dai successivi accertamenti  informativi e fotodattiloscopici di profondità, eseguiti dai carabinieri della compagnia di Viterbo, è risultato che il fermato in passato aveva utilizzato altre identità, “alias” , e con quella identità falsa era ricercato per essere arrestato per immigrazione clandestina, perché già espulso nel 2015  dalla prefettura di Pescara.

Al termine delle procedure di rito il ricercato è stato sottoposto quindi agli arresti domiciliari per il duplice reato




Viterbo: 4 arresti per estorsione, sequestro di persona, sfruttamento di lavoratori

VITERBO – All’alba di questa mattina oltre 40 finanzieri del Comando Provinciale di Viterbo hanno eseguito, in Tarquinia , nr. 4 arresti, sequestri preventivi per equivalente e nr. 15 perquisizioni presso i domicili degli indagati e delle aziende ad essi riconducibili.

I fatti si caratterizzano per l’assoluto disprezzo della dignità dei lavoratori, costretti a tollerare un regime di vita insostenibile per garantire la propria sopravvivenza.

Le indagini, dirette dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia Dott. Andrea Vardaro e dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Alessandra D’Amore sono state eseguite dai Finanzieri della Compagnia di Tarquinia, agli ordini del Capitano Antonio Petti ed hanno portato alla luce un sistema perverso e spregiudicato di sfruttamento di operai impiegati in una nota azienda tarquiniese, operante nel settore metalmeccanico.

A ttraverso l’esecuzione di servizi di osservazione ed audizione di numerosi operai, l’esame di numerosissimi documenti contabili ed extracontabili, è stato accerta to che oltre una settantina di lavoratori sono stati costretti a svolgere attività lavorativa non prevista dal contratto di lavoro sottoscritto, percependo una misera retribuzione e subendo la lesione di diritti primari, quali il diritto alle ferie e alla malattia retribuita, al trattamento di fine rapporto ed alla tredicesima, il tutto sotto la costante minaccia, sovente esplicita e violenta, di ripercussioni o di licenziamento.

In particolare dall’attività investigativa è emerso che gli operai sono stati costretti ad accettare, visto il proprio stato di bisogno e l’assoluta precarietà della propria situazione economica, una retribuzione oraria di molto inferiore a quella prevista dal contratto collettivo di lavoro per i metalmeccanici ( circa 3,90 euro a fronte di un importo previsto non inferiore agli 8,28 euro), nonché ad effettuare ore di straordinario pagate in modo irrisorio (circa 2,00 e uro a fronte delle previste 12,42 euro) o addirittura, in alcuni casi, senza retribuzione.

A volte, infatti, i lavoratori erano obbligati ad effettuare orario suppletivo a gratis per riparare cattivi assemblaggi o per il mancato raggiungimento del numero minimo giornaliero dei pezzi previsti.

Inoltre, fin dalla stipula del contratto di assunzione “part time”, gli arrestati richiedevano ai dipendenti di sottoscrivere contratti che prevedevano attività lavorativa per sole quattro ore al giorno, a fronte del le effettive otto/dieci ore giornaliere pretese e li obbligavano a sottoscrivere, per avere maggior potere ricattatorio, lettere di licenziamento in bianco, rinvenute dai Finanzieri presso lo studio del consulente del lavoro a seguito di perquisizione.

I lavoratori così erano continuamente minacciati di licenziamento, soprattutto quando si lamentavano del lo sfruttamento di cui erano vittime e reclamavano il rispetto dei propri diritti.

La condotta criminosa, perpetrata durante un lunghissimo arco tempora le (circa 9 anni), non è cessata neanche dopo l’avvio, nel mese di agosto 2016, de i controlli della Guardia di Finanza di Tarquinia.

Anzi, durante le investigazioni diversi sono stati i tentativi di ostacolare le indagini e di influenzare i testimoni.

Tra questi la gravissima condotta del sequestro di persona, posto in essere da alcuni arrestati che non hanno esitato a prelevare con l’inganno un’operaia ed a condurla presso una casa isolata nelle campagne tarquiniesi, privandola per un significativo arco temporale della libertà personale.

Qui veniva pesantemente minacciata ed intimidita per farla desistere dal presentarsi dinanzi ai Finanzieri della Compagnia di Tarquinia, e fornire ulteriori informazioni utili alle indagini.

Nella stessa occasione alla vittima veniva sottratto materiale probatorio di rilevante interesse investigativo che poi veniva rinvenuto e sequestrato nel corso delle perquisizioni disposte dai magistrati.

Le indagini hanno consentito, inoltre, di accertare anche un’ingente truffa ai da nni dell’INPS.

Infatti ogni due/tre anni i lavoratori venivano licenziati da un soggetto economico e contestualmente assunti da un altro soggetto economico, comunque riconducibil e e gestito da gli stessi arrestati, ciò al duplice fine di: – privare i dipendenti del trattamento fine rapporto, visto che, sotto la minaccia della mancata riassunzione in capo alla nuova società, erano costretti a firmare liberatorie attestanti di aver ricevuto tutto quanto di loro spettanza e di non aver null’altro a pretendere; – beneficiare illegalmente delle agevolazioni contributive previste per le nuove assunzioni e per la trasformazione dei contratti di lavoro previste dalle leggi di stabilità 2014 e 2015.

Le condotte delittuose emerse nel corso delle indagini sono risultate integrare anche la violazione del nuovo reato di caporalato e sfruttamento del lavoro di cui all’art. 603 bis del codice penale, così come riformulato dalla legge 199/2016, che prevede la pena della reclusione da cinque a otto anni e la multa da 1.000 a 2.000 euro per ciascun lavoratore reclutato.

Con tale provvedimento, il Legislatore ha inteso contrastare ogni forma di sfruttamento del lavoro e dei lavoratori ampliando il novero dei soggetti attivi del reato non solo a chi svolga l’attività di illecita intermediazione (il caporale), ma anche a chi, in particolare, il datore di lavoro, si avvalga di manodopera sottoponendola a condizioni di sfruttamento ed approfittando del suo stato di bisogno.

La complessiva attività investigativa svolta ha consentito di quantificare il profitto dei reati perpetrati in 1.227. 252 ,00 euro, di cui circa 140.000,00 euro, corrispondente ai mancati versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali nonché ai fittizi licenziamenti/assunzioni, sono stati sottoposti a sequestro preventivo in virtù della nuova normativa in vigore.

Infine l’intero complesso aziendale è stato affidato alla gestione di un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Civitavecchia, a tutela delle posizioni lavorative.

Su disposizione del G.i.p. presso il Tribunale di Civitavecchia, Dott.ssa Giusi Bartolozzi, gli arrestati, C. A. di 63 anni, di origini siciliane; C. P. E. tarquiniese di 32 anni sono stati associati presso il Carcere di Civitavecchia, mentre P. P., tarquiniese, di 54 anni; V.T. tarquiniese di 34 anni sono stati ristretti agli arresti domiciliari a disposizione del Autorità Giudiziaria.

Il consulente del lavoro suggeritore delle manovre fraudole nte Rag. M. A. tarquiniese di 39 anni dopo essere stato interdetto dall’esercizio dell’attività professionale, ha ricevuto la notifica del provvedimento cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.




Viterbo, “Il dialogo come strumento di pace nel mondo”: alla sala Regia la presentazione del libro di Domenico Scilipoti

VITERBO – Il prossimo 26 settembre, presso la Sala Regia del palazzo comunale di Viterbo, in via Filippo Ascenzi, n. 1, alle ore 19,00, con il patrocinio del Comune di Viterbo, avrà luogo la presentazione al pubblico del libro del senatore dott. Domenico Scilipoti Isgrò, dal titolo: “Il dialogo come strumento di pace nel mondo”. Interverranno: il sindaco di Viterbo, dott. Leonardo Michelini, Roberto Ragone, giornalista, coordinatore provinciale del movimento Unione Cristiana. Concluderà il senatore dott. Domenico Scilipoti Isgrò, fondatore del Movimento Politico Unione Cristiana. Moderatore sarà l’avv. dott. Antonio Pulcini, coordinatore nazionale del Movimento Unione Cristiana.

 

Roberto Ragone




Castelli Romani: al Buy Lazio 13 operatori della Tuscia

Turismo: al Buy Lazio

vetrina internazionale per la Tuscia

Al via a Monte Porzio Catone il workshop internazionale che prevede anche un tour nel fine settimana tra i borghi della provincia di Viterbo. Premiati Vincenzo Peparello e Luca Balletti.

Sono 13 gli operatori turistici della Tuscia presenti alla ventesima edizione del workshop turistico internazionale Buy Lazio, che ha preso il via oggi nella suggestiva cornice del Centro Congressi di Villa Mondragone, a Monte Porzio Catone in provincia di Roma, per concludersi il prossimo 17 settembre.

Si tratta di Agriturismo Poggio di Montedoro, B&B Santa Rosa Dimora Storica, Balletti Hotels & Resort, Federagit, Guest House l’Incontro Residenza Medievale, Hotel Salus Terme, Il Grillo Viaggiante, InTuscia, La Locanda della Chiocciola, La Maidalchina, Promotuscia viaggi e congressi, Stop in Italy, Tuscialand.

 

Il Buy Lazio – che quest’anno prevede la partecipazione di 70 buyer provenienti dai mercati europei e del Nord America e 136 seller del Lazio espressione dei vari prodotti turistici – è organizzato da Unioncamere Lazio, dalla Camera di Commercio Viterbo e dalle altre Camere della regione, in collaborazione con Enit, Regione Lazio, tramite l’Agenzia del Turismo, il coinvolgimento delle Associazioni di categoria di settore e il patrocinio del MIBACT.

 

“Il Buy Lazio – dichiara Francesco Monzillo, segretario generale della Camera di Commercio Viterbo – rappresenta un’ulteriore opportunità di visibilità e di crescita per il nostro territorio, una crescita della domanda turistica sempre più evidente nella Tuscia, che ha però bisogno di essere continuamente rafforzata e sostenuta con l’impegno dell’Ente camerale ma anche delle altre istituzioni pubbliche e le strutture private con le quali collaboriamo principalmente nel progetto Tuscia Welcome”.

 

Il programma della manifestazione  prevede venerdì 15 settembre la giornata degli incontri tra buyer e seller (domanda e offerta) gestiti attraverso la piattaforma telematica di agenda on-line, con oltre 1.500 appuntamenti tra gli operatori presenti. Terminato il workshop i tour operator presenti potranno conoscere e apprezzare le straordinarie bellezze de territorio attraverso i sei itinerari turistici tematici che si svolgeranno, nelle giornate di sabato 16 e domenica 17, nelle diverse province laziali. Per la Tuscia al gruppo di buyer sarà proposto il percorso che toccherà il borgo di Civita di Bagnoregio, Montefiascone e la Rocca dei Papi, Viterbo con la visita al centro storico e al Palazzo dei Papi, Sutri e il parco archeologico tra cui anfiteatro e Mitreo.

 

Da evidenziare che per celebrare il traguardo della ventesima edizione del Buy Lazio il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti hanno premiato il presidente di Confesercenti Viterbo Vincenzo Peparello, per aver contribuito in questi anni alla nascita e sviluppo del Buy Lazio, e l’ amministratore di Balletti Hotel e Resorts Luca Balletti per l’assidua partecipazione alla manifestazione.

 

Questa edizione del Buy Lazio si avvale del pieno sostegno e collaborazione del “Sistema dei Castelli Romani” composto dalla Comunità Montana dei Castelli Romani e Monti Prenestini, dal Parco regionale dei Castelli Romani, dal Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, dal GAL Castelli Romani e Prenestini e da Cna Roma Castelli.

 

 

I DATI DELLA VENTESIMA EDIZIONE DEL BUY LAZIO

 

Analisi Buyer

La ventesima edizione del Buy Lazio fa registrare la presenza di 24 Mercati Esteri per un totale di 70 Buyer partecipanti.

 

La mappa geografica di provenienza dei Buyer si configura con la seguente ripartizione: Austria 3, Belgio 2, Canada 4, Danimarca 2, Estonia 3, Finlandia 2, Francia 3, Germania 7, Irlanda 1, Lettonia 2, Lituania 2, Norvegia 1, Paesi Bassi 2, Polonia 4, Regno Unito 5, Repubblica Ceca 4, Russia 6, Slovacchia 2, Spagna 4, Svezia 3, Svizzera 1, Ucraina 2, Ungheria 2, USA 3.

 

I Buyer destination specialist (repeater), che hanno già preso parte ad edizioni precedenti e che hanno consolidato i rapporti con l’offerta del territorio, rappresentano il 36% dei partecipanti, mentre l’elevato numero di nuovi partecipanti (pari al 64% dei Buyer invitati) testimonia che sono sempre di più i nuovi operatori interessati ad avviare e potenziare la programmazione turistica nel Lazio.

 

I prodotti turistici richiesti dai Buyer partecipanti al Buy Lazio 2017, in ordine di preferenza, sono: città d’arte (23%), mare (19%), enogastronomia (18%), ambiente-natura-parchi (16%), wellness/SPA (9%), sportivo (6%), religioso (6%), congressuale (3%).

 

All’interno del prodotto turistico, i Buyer hanno espresso delle preferenze sull’offerta dei Seller che possono essere così sintetizzate: hotel 4 stelle (14%), castelli, ville e dimore storiche (14%), hotel 3 stelle (14%), tour operator incoming (10%), hotel 5 stelle (10%), trasporti (8%), agriturismi (7%). Seguono le voci DMC/PCO (6%), appartamenti/case vacanza (5%), bus operator (5%), camping (5%) e centri conferenze (1%).

 

Analisi Seller

L’offerta turistica del Lazio, in questa edizione, è rappresentata da 136 aziende, con una proposta che riesce a presentare l’intero volto turistico della regione attraverso prodotti turistici personalizzati e rispondenti alle caratteristiche delle singole realtà provinciali.

 

I territori del Lazio presentano tematiche innovative e prodotti “forti” grazie alla presenza di qualificati operatori, così suddivisi: Roma (36%) e provincia (27%), Rieti (17%), Viterbo (10%), Latina (5%), Frosinone (5%). Questi dati mettono in evidenza due aspetti fondamentali, il primo conferma che il turismo nel Lazio è rappresentato principalmente da Roma (più del 90% degli arrivi di turisti nella regione vanno a Roma), il secondo che gli operatori di Roma non si fermano ad aspettare che il turista arrivi ma sfruttano tutte le occasione, come il Buy Lazio appunto, per proporre i propri prodotti e pacchetti.

 

I prodotti turistici rappresentati dai Seller sono così articolati: città d’arte (30%), ambiente-natura-parchi (19%), enogastronomia (12%), turismo congressuale (11%), mare (10%), sport (6%), turismo religioso (6%) e wellness/SPA (5%).

 

Il Buy Lazio rappresenta un appuntamento irrinunciabile per il 56% dei Seller iscritti e, allo stesso tempo, una nuova straordinaria opportunità per il 44% di imprese che per la prima volta parteciperanno alla manifestazione in questa edizione.

 

Questa la tipologia delle imprese laziali partecipanti in ordine di categoria: tour operator (24%), hotel 4 stelle (17%), servizi turistici (11%), agriturismi (10%), ristoranti (7%), associazioni (6%), DMC (5%), hotel 3 stelle (5%), castelli e dimore storiche (3%), catene di hotel (3%), albergo diffuso (2%) country/guest house (3%), B&B (2%), appartamenti/case vacanze (2%), consorzi (1%).