MALTEMPO KILLER: DUE VITTIME IN CAMPANIA. ECCO LE ZONE PIU' COLPITE

di Christian Montagna

Campania – Un’intera regione messa in ginocchio dal maltempo appare come spezzata in tanti piccoli frammenti. E’ la Campania questa volta ad aver registrato il maggior numero di danni e purtroppo anche di vittime. L’ondata di maltempo che si è abbattuta sulla nostra nazione, ha causato inestimabili danni a Caserta, Salerno, Napoli, Avellino e Benevento.


Vittime a Benevento. E’ proprio Benevento ad essere la città maggiormente colpita. Il fiume Calore, esondato, ha causato diversi problemi in tutta la città. Il sindaco Fausto Pepe ha emesso un'ordinanza di chiusura delle scuole e ha annunciato l’arrivo dell’esercito in una città letteralmente “martoriata”. Sono sospese le lezioni anche all'università. E’ incredibile il lavoro che sta svolgendo il Comando dei Vigili del Fuoco in queste ore: diverse zone sono sommerse da acqua e fango, auto distrutte, frane e ovunque dissesti stradali. Le zone maggiormente colpite nella città sono le località Pantano, via dei Longobardi, via Ponticelli, zona Santa Clementina, zona industriale Ponte Valentino e via Cosimo Nuzzolo. In provincia si segnalano criticità anche in diversi comuni, tra cui Solopaca, Cautano, Reino, Pesco Sannita, Vitulano, Dugenta, Guardia Sanframondi e San Giorgio la Molara. A sostegno sta operando una squadra del Comando dei vigili del fuoco di Salerno, due mezzi anfibi di Napoli e Caserta e l'elicottero del nucleo di Pontecagnano (Salerno). In totale, sono circa 65 le unità che lavorano sul territorio. E’ una donna a Pago Veiano, in provincia di Benevento la prima vittima. Settantenne e originaria della contrada Iscalanoce, la donna era uscita durante il temporale ed è stata travolta dalla furia dell’acqua. La seconda persona morta, invece, ha perso la vita in una frazione di Montesarchio. Si tratta di un anziano di 71 anni morto di infarto mentre liberava la sua casa dal fango.


Danni a Salerno. Anche la città di Salerno non è stata risparmiata dall’ondata di maltempo. Particolarmente colpito è il comune di Castel San Giorgio, dove in via Cerreto un muro di contenimento ha ceduto causando una perdita di gas metano da una condotta di bassa pressione. L'autostrada A3 al km 47 tra Cava dei Tirreni e Vietri sul Mare è parzialmente ostruita da un albero caduto sulla sede stradale in fase di rimozione.


Nell'Agro Nocerino-Sarnese, i sindaci di Scafati, Nocera Inferiore e Sarno, in seguito all'allerta meteo annunciata nel pomeriggio dalla Protezione civile della Regione Campania, hanno deciso di lasciare chiuse le scuole nella giornata di oggi, giovedì, per ragioni di ordine pubblico e per tutelare l'incolumità dei cittadini.


Smottamenti a Caserta e Avellino. Anche a Caserta un albero è caduto sulla strada, fortunatamente senza causare feriti. Il forte dissesto stradale della zona tra l’altro ha contribuito agli allagamenti di numerose zone. Violenti temporali e raffiche di vento hanno tenuto sotto scacco la provincia per diverse ore. Anche la Prefettura di Caserta ha chiesto, la scorsa notte, l'intervento delle Esercito per fronteggiare alcune emergenze nel Casertano causate dalle intense precipitazioni. I mezzi delle Forze Armate sono entrate in azione, in particolare, a Santa Maria Capua Vetere dove sono stati sgomberati da detriti fangosi e massi di alcuni tratti della strada statale 7 Appia.


Ad Avellino le strade sono subito diventate torrenti. Tombini saltati e altri disagi sono stati segnalati ovunque in città dove via Francesco Tedesco, parte di corso Europa e delle vie del centro storico sono state letteralmente invase dall’acqua.La situazione desta preoccupazione nella Valle di Suessola, molto vicino ai Comuni della Valle Caudina tra le province di Caserta, Avellino e Benevento.


Temporali anche a Napoli. Secondo quanto comunicato dalla Polizia Municipale alcuni minuti fa, via Campana, altezza civico 71, nelle cosiddette “curve” in direzione della rotonda di Marano, Villaricca, Qualiano, ha subito un grave dissesto strutturale su un muro di contenimento del terrapieno che regge la strada. Al momento ci sono due pattuglie della Polizia Municipale di Quarto impegnate a restringere la carreggiata per evitare il transito dei mezzi pesanti sul tratto a rischio crollo. Quanto prima verranno posizionate delle barriere al fine di creare un senso unico alternato regolamentato da impianto semaforici che resterà in funzione fino a quando non verrà effettuato l'intervento di consolidamento della strada. E’ stato inoltre chiuso al traffico il sottopassaggio Claudio, nella zona di Fuorigrotta, allagato dalla pioggia. Al momento, continua incessantemente a piovere.


Record di fulmini a Napoli. Centinaia e migliaia di fulmini hanno accompagnato i temporali nel corso della scorsa serata. Bagliori subito seguiti da enormi boati hanno squarciato il cielo di Napoli. Secondo la Protezione Civile che ha diffuso un’allerta meteo arancione, quelli della scorsa notte sono stati temporali ricchi di scariche elettriche. Dalle colline di Posillipo, via Tasso, via Manzoni, via Petrarca, dal corso Vittorio Emanuele, da via Crispi, dai Camaldoli, da Capodimonte e San Martino è stato possibile vedere il susseguirsi dei fulmini. Non sono mancati black out e interruzioni alle linee telefoniche.


Le previsioni. In base al bollettino meteo regionale e nazionale, la Protezione Civile ha segnalato forti disagi per le prossime 24-36 ore a partire da ieri pomeriggio. Sono previste precipitazioni diffuse a carattere di rovescio o temporale accompagnate da un’intensa attività elettrica e forti raffiche di vento. Le zone d’interesse dell’allerta, oltre la città di Napoli, sono quelle di: Piana Campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Alto Volturno e Matese; Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini; Alta Irpinia e Sannio; Tusciano e Alto Sele; Piana Sele e Alto Cilento; Tanagro; Basso Cilento. Nessuna notizia incoraggiante dunque per le prossime ore.

 




COREA, ALLARME MERS: AUMENTA IL NUMERO DELLE VITTIME

di M.C.I.

Corea del Sud – Sono 162 i casi d’infezione da Mers segnalati all’OMS a partire dalla scoperta di un nuovo focolaio di contagio in Corea del sud, il 20 maggio. Un caso di contagio riguarda anche la Cina, anche se l’uomo avrebbe contratto il virus in Corea. Diciannove al momento i morti.

Il caso zero in Corea (20 Maggio). La Sindrome Respiratoria medio-orientale (Mers-CoV – Middle East respiratory syndrome coronavirus infection) è una malattia infettiva acuta causata da un nuovo ceppo di coronavirus. Il virus è comparso per la prima volta nel 2012 in Arabia Saudita e negli ultimi anni ha colpito tutto il Medio Oriente. Il nuovo allarme è scattato il 20 maggio scorso, quando è stato segnalato il caso indice di un focolaio in rapida evoluzione. Si tratta di un uomo di 68 anni rientrato in Corea del Sud il 4 maggio dopo un viaggio in Arabia Saudita.

La Corea corre ai ripari. Le istituzioni coreane, in stato di emergenza, cercano di correre ai ripari: il governatore della Banca centrale, Lee Ju-yeol, ha tagliato i tassi d’interesse dall’1,75% all’1,50%, per scongiurare colpi all’economia; la presidentessa sudcoreana Park Geun-hye ha rinviato la visita negli Stati Uniti; il Samsung Medical Center, ospedale della capitale, ha sospeso le operazioni chirurgiche non di emergenza e non accetterà nuovi pazienti, per concentrarsi su come fermare la diffusione del virus dopo che almeno 70 casi di contagio sarebbero stati fatti risalire alla clinica. Turisti in fuga: il governo ha reso noto che 108.000 turisti stranieri hanno cancellato i loro viaggi e ha assicurato che ai turisti infetti dal virus garantirà rimborso viaggio, spese di cura e indennizzo di 3.000 dollari.

Il decesso in Germania. Il 6 giugno, per complicazioni derivate dalla malattia, è deceduto un 65enne in Germania. Aveva contratto il virus in vacanza negli Emirati Arabi.

I casi accertati in Italia. Già nel 2013 la Ministra della salute Beatrice Lorenzin aveva parlato di tre casi non gravi, che risalgono alla prima ondata di diffusione del virus, confermati in Italia: “Abbiamo avuto un caso d'importazione, che ha generato due casi secondari. Fortunatamente le condizioni delle persone coinvolte sono sotto controllo e anche la bambina sta migliorando.” E ancora, aveva annunciato di essere sul punto di monitorare la situazione insieme alle autorità della Toscana. ”Lavoriamo in stretta collaborazione con l'Istituto superiore della sanità. Come già reso noto con le note ministeriali i medici assicurano che questo virus si trasmette da persona a persona esclusivamente attraverso contatti ravvicinati e prolungati”. Al momento non si ha notizia di nuovi contagi.

Come si trasmette il virus? Secondo l’Oms il virus non sembra passare facilmente da persona a persona a meno che per stretto contatto, come fornendo assistenza non protetta a un paziente infetto, o tramite il contatto con goccioline di saliva. Parecchi contagi si sono verificati in strutture sanitarie, soprattutto per pratiche di prevenzione e controllo delle infezioni inadeguate. Dagli studi effettuati fino ad ora, pare molto più frequente il passaggio del virus dall’animale all’uomo. Probabilmente la concentrazione di casi così elevata in Medio Oriente è legata alle attività di pastorizia e di allevamento di animali come i cammelli e al consumo scorretto di carni poco cotte, derivati non pastorizzati come il latte, urina di cammello. Pare, infatti, che bere la pipì del cammello mescolata col latte sia tradizione consolidata nel mondo islamico, come rimedio per calvizie e malattie, utilizzato dallo stesso Maometto. Fra i pastori locali si può addirittura acquistare e un litro può costare fino a 20 dollari, se di cammella vergine.

I sintomi. I sintomi più comuni nei pazienti con Mers-CoV sono grave sindrome respiratoria acuta, febbre, tosse. Molti pazienti hanno accusato anche polmonite e disturbi gastrointestinali, come diarrea. Alcuni pazienti hanno avuto insufficienza renale e nelle persone con deficit immunitari, la malattia può avere una presentazione atipica.

La prevenzione.
Allo stato attuale non esistono vaccini. È anche vero che alcuni casi di decesso, come quello in Germania, non sembrano direttamente provocati dal virus, ma da ulteriori complicazioni delle condizioni del malato. Secondo il Ministero della sanità le misure di prevenzione dell’infezione sono quelle raccomandate per l’influenza comune: evitare il contatto ravvicinato con chiunque mostri i sintomi della malattia, proteggersi da tosse e starnuti, mantenere una buona igiene di mani e vie respiratorie. Fra le altre misure preventive: evitare carne poco cotta, frutta e verdura non lavate, bevande non imbottigliate. Se ci si ammala durante un viaggio, si deve evitare il contatto con altre persone, starnutire o tossire in un fazzoletto o col gomito flesso, utilizzare una mascherina, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino da chiudere immediatamente dopo l'uso e lavare spesso le mani con sapone o soluzioni alcoliche.

L’OMS raccomanda. Come precauzione generale, tutti coloro che visitano aziende agricole, mercati, fienili, o altri luoghi in cui sono presenti cammelli e altri animali, dovrebbero praticare misure di igiene generali, tra cui il lavaggio accurato delle mani, evitando il contatto con animali malati. Il consumo di prodotti animali crudi o poco cotti, tra cui latte e carne, comporta un alto rischio d’infezione. Prodotti di origine animale che vengono elaborati previa cottura, pastorizzazione, o altri trattamenti termici, sono sicuri per il consumo, ma dovrebbero essere maneggiati con cura per evitare la contaminazione incrociata con cibi crudi. Sulla base di quanto emerso fin’ora, le persone con diabete, insufficienza renale, malattie polmonari croniche e soggetti immuno compromessi, sono considerati ad alto rischio di contrarre infezione da MERS-CoV. Queste persone dovrebbero evitare il contatto con i cammelli, bere il latte crudo o l’urina di cammello e mangiare carni non adeguatamente cotte.