Dalla vivisezione al traffico di cuccioli, la Lav compie 40 anni

 

di Marco Staffiero

 
Era il 28 maggio 1977 nove donne e uomini in una stanza in via dei Portoghesi 18 a Roma, grazie a un ciclostile di seconda mano i volontari della Lav iniziarono a fare volantinaggi, a mostrare foto della violenza sugli animali e con dei tavolini 'da pittore' a raccogliere firme, sull’onda del clamore suscitato dal libro “Imperatrice Nuda” di Hans Ruesch. Iniziava così un lungo percorso fatto di denunce e manifestazioni per ostacolare la violenza sugli animali. Dalla vivisezione alle pellicce, dai circhi agli zoo. E ancora: dalla caccia al traffico di cuccioli, fino a scelte sempre più condivise come la moda animal free e la scelta veg. Sono solo alcune delle tante battaglie della Lav, la Lega antivivisezione, che quest'anno compie 40 anni di storia e azioni sempre dalla parte degli animali.
 
Il traguardo delle 40 candeline sarà il tema centrale del Congresso nazionale Lav, in programma a Roma (Palazzo Santa Chiara) dal 9 all'11 giugno. "Con pochi mezzi ma con un grande sogno di equità e giustizia per tutte le specie, i primi attivisti Lav sono stati dei veri pionieri in tema di diritti degli animali" afferma la Lav. La prima proposta di legge d’iniziativa popolare per l’abolizione della vivisezione raccoglie 270mila firme di sostegno e viene depositata in Parlamento nel 1978. Nel 1993 l'associazione ottiene la prima legge al mondo che consente l'obiezione di coscienza alla vivisezione per studenti universitari e ricercatori (Legge 413/93). Ma c'è anche la lunga battaglia europea (2013) per mettere fine ai test cosmetici sugli animali e la condanna in due gradi di giudizio per i vertici dell’allevamento di beagle Green Hill. E poi gli importanti effetti restrittivi in tema di sperimentazione animale introdotti dal decreto Legislativo n.26/2014, grazie al quale le fabbriche di cuccioli come "Green Hill" non sono più legali in Italia, come la protezione e le vittorie per scimpanzè, gorilla e macachi.
 
"La nostra battaglia antivivisezionista in questi anni – commenta la Lav – ha segnato una chiara impronta culturale e politica, ma si potrà fare di più e meglio favorendo in ogni ambito i modelli sostitutivi di ricerca, come abbiamo iniziato a fare con l’Università di Pisa, di Bologna e l’Istituto Tumori di Genova: il presente e il futuro della ricerca scientifica è senza animali”. Ai “40 anni di LAV” sarà dedicata una mostra che ripercorrerà le tante battaglie dell’associazione ma il calendario del Congresso nazionale è ricco di eventi: dallo show cooking con lo chef Simone Salvini (9 giugno ore 11-12) e la chef blogger Stella Vegan (10 giugno ore 13), allo spettacolo teatrale “AnimaAnimale" con l'attrice Daniela Poggi (9 giugno ore 21). E' prevista per sabato 10 giugno (ore 21) invece la proiezione del film “Lion Ark” sugli animali nei circhi. Il meeting proseguirà domenica 11 giugno con gli adempimenti congressuali: l’illustrazione e la votazione del bilancio consuntivo 2016, la presentazione e il voto del Documento di Programmazione delle attività 2018 e di alcune modifiche statutarie.



CASERTA, CANI RANDAGI VENDUTI PER LA VIVISEZIONE: E' ALLARME PER LE NUMEROSE SPARIZIONI

di Ch. Mo.

Mondragone (CE) – Da diversi mesi, tramite i social network e alcuni giornali locali, numerosi abitanti delle zone di Mondragone e Castel Volturno lanciavano l’allarme per la sparizione improvvisa di cani randagi che da anni vivevano in quelle zone, circa duecento in tutto. Eventi singolari e frequenti che, uniti insieme, hanno fatto pensare ad una vera e propria organizzazione strutturata ed esperta.


A denunciare la sparizione dei cani randagi, era stato anche Gianfranco Esposito, il presidente dell'associazione «Zampa Randagia» di Mondragone. Secondo quanto ricostruito, con l'aiuto di numerosi cittadini e altri appassionati, i cani sarebbero prelevati da “presunti animalisti” per essere poi destinati alla vivisezione.


Subito dopo aver lanciato l’allarme, insieme, abitanti e membri delle associazioni, hanno monitorato per giorni la situazione: stando alle testimonianze, molti di loro hanno assistito a casi in cui i cani randagi venivano prelevati con forza dalle strade e addirittura sedati prima di essere catturati; in altri casi invece, i malviventi sarebbero riusciti a farsi affidare i randagi dai volontari che danno loro assistenza e ospitalità sul territorio.


Sono state presentate al momento denunce ai carabinieri, alle guardie forestali ed ai sindaci di entrambi i Comuni. Le indagini sono tuttora in corso. 




VIVISEZIONE: LORENZIN BLOCCA TAVOLO MINISTERIALE SULLE SPERIMENTAZIONI ALTERNATIVE

di Cinzia Marchegiani

Roma – Quanto sta accadendo nel mondo della ricerca e nella sanità pubblica  italiana indica un malessere profondo, dove le competenze e le responsabilità sono messe troppo spesso in discussione. Ultimo caso scandaloso, che sta inghiottendo il Ministero della Salute e l’Aifa nell’inchiesta sul caso Novartis/Roche fotografa come queste istituzioni non siano più in grado di tutelare sia i conti dello Stato (favorendo unilateralmente le esigenze delle lobby. La Corte dei Conti lamentava questa pratica nel  contratto stipulato tra Fabrizio Oleari (allora direttore generale del ministero) e la Novartis nell’agosto 2009,  dove si regolamentava l'acquisto diretto di 24 milioni di dosi di vaccino con condizioni troppo favorevoli alla Novartis.) che la salute del singolo individuo che  troppo spesso è costretto a non curarsi perchè scippato del farmaco più economico o addirittura in nome della scienza di imbavagliare il suo diritto all’autodeterminazione (cioè sciegliere come meglio curarsi).

L’ex Ministro della Sanità, Renato Balduzzi, lo scorso lunedì 17 marzo 2014, al margine della presentazione del libro dell’On Paola Binetti, “Il caso Stamina, la prova dei fatti” al Parlamento, ha potuto incontrare nuovamente Stefano Fuccelli, Presidente del PAE (Partito Animalista Europeo) con il quale aveva avviato, durante il suo mandato al dicastero, degli importanti Tavoli Ministeriali sulle Sperimentazioni Alternative. L’obiettivo degli incontri tecnici con gli scienziati autorevoli Candida Castrucci, Susanna Penco e Massimo Tettamanti dovevano sollecitare la promozione, la diffusione e lo sviluppo di metodologie alternative alla sperimentazione animale con la finalità di abbandonare progressivamente l’uso degli animali a fini scientifici fino alla completa sostituzione. Scelta non solo etica (uso e abuso degli animali) poiché i test dei farmaci ideati e progettati per l’uomo effettuati sugli animali, nella quasi totalità danno previsioni errate per l’uomo stesso, con gravi danni alla salute se non causa di morte. La bibliografia scientifica è una fonte incredibile di pubblicazioni che invalidano la vivisezione (sperimentazione animale), dimostrando anche con statistiche che non sono modelli predittivi per l’uomo, poiché l’animale è geneticamente, biologicamente e fisiologicamente diverso. Fuccelli sente la necessità di ringraziare l’On. Balduzzi poiché aveva concretizzato la sua proposta per questo importante cambiamento, non solo culturale nella ricerca medica ma per l’etica stessa, rivolto a tutelare contemporaneamente sia l’animale, usato come cavia, che il benessere del cittadino, inconsapevole che la vera sperimentazione clinica è  a carico esclusivo dell’uomo, poiché quella pre-clinica  (effettuata sull’animale) non è assolutamente predittiva per valutare dosi, efficacia farmacologica e nocività… eppure anche le prime pagine dei testi universitari di farmacologia  citano queste verità assolute!!!

L’Osservatore d’Italia ha potuto testimoniare questo importante incontro. Nel video servizio allegato al presente articolo l'ex Ministro riconferma a Fuccelli, come il Tavolo Ministeriale da lui avviato (di cui rimane orgoglioso),  sia un importante stimolo alla libera ricerca. In effetti anche al Convegno di Roma  "Fermiamo la vivisezione” lo stesso Balduzzi dichiarava: “Era parso dunque maturo il momento di favorire il più ampio confronto a livello scientifico relativamente alle metodiche alternative e, sottolineo, sostitutive. Questa è stata la ragione dell'iniziativa assunta convintamente lo scorso inverno, che auspico possa continuare nel medesimo spirito che l'ha promossa". Ma così non è stato! L’attuale Ministro Lorenzin ha di fatto interrotto questo confronto scientifico, che, come riporta lo stesso Fuccelli ”dopo ben tre incontri, vista l'imbarazzante imperizia dei ricercatori pro-test circa le alternative, il Ministro Lorenzin, per uscire dall'evidente impasse, ne ha stravolto il contenuto svuotandone la portata, ritenendo non sussistano scopi, obiettivi e funzioni e nessun valore istituzionale  nell'utilizzo di fondi nella ricerca biomedica in Italia  o per esaminare  dati, progetti  sulla sperimentazione animale  al fine di  identificare metodi o strategie adatte per la sostituzione. Il PAE di fatto inoltre denunciava che al tavolo sulle alternative alla sperimentazione animale i membri scelti dal ministero sono esperti di sperimentazione animale provenienti da ISS ed Aifa, Farmindustria, Istituto Mario Negri, Menarini e fondazioni private che la effettuano e non sono stati scelti esperti sulle alternative in Italia, che tuttavia esistono, non di meno il conflitto d’interesse del Dr Silvio Garattini, Direttore della fondazione privata Mario Negri.

Lo scorso 10 gennaio 2014 davanti al Ministero della Salute, al Lungotevere Ripa si erano riuniti gli attivisti Partito Animalista Europeo e delle associazioni Memento Nature, Istinto Animale, Attivisti for Animals, Lav (Lega Antivivisezione Animalista), Animalisti Italiani, Bologna  Animale, Attivisti per i diritti degli animali Pomezia, che accusavano Beatrice Lorenzin colpevole di favorire logiche di profitto anziché tutelare la vita sotto qualsiasi forma si manifesti. Il documento firmato dai ricercatori Tettamanti, Nastrucci, Penco, letto davanti al dicastero della salute, durante la manifestazione lanciava e risollevava sempre le stesse tematiche:“ Dalla commissione faziosa composta dal dicastero della Lorenzin devono essere tolti, insieme a coloro con chiari conflitti di interesse a scapito della salute pubblica, gli ‘esperti’ della sperimentazione animale perchè è un tavolo che tratta di metodi alternativi e non è un dibattito sulla sperimentazione animale!
Nel video servizio allegato all’articolo, il presidente del PAE spiega come, dopo preventiva e inascoltata diffida alla Lorenzin a proseguire i Tavoli Ministeriali  avviati nel precedente dicastero, è stato aperto un fascicolo alla Procura di Roma. Terremoto anche per  la Direttrice Generale della Direzione Generale Sanità Animale del Ministero della Salute, Gaetana Ferri. Per lei la Procura di Roma ha avviato un’indagine, iscrivendola nel registro degli indagati, per omissioni in atto d’ufficio… ma questa è un’altra storia.

L’Italia continua a regalare immensi conflitti d’interesse che sembrano le uniche credenziali per poter occupare importanti posizioni di prestigio, dove si decidono leggi e decreti che dovrebbero tutelare la salute, il benessere e la difesa dei diritti, ma allo stato attuale  partoriscono solo domande inquietanti e troppe spesso evasive che solo in seguito ad inchieste della magistratura e intervento dell’Antitrust (caso Novartis/Roche) vengono efficacemente risolte… ma il danno perpetrato rimane sempre la cicatrice di una politica troppo impegnata ad evadere i propri doveri costituzionali!