RITROVATI I RESTI DEL BOEING 777 DEL VOLO MH370 SPARITO MISTERIOSAMENTE L'8 MARZO

di Angelo Barraco
 
Ciò che il mare riceve, prima o poi restituisce e questa è la speranza che è sopraggiunta in seguito al ritrovamento di alcuni resti di un aereo in un’isola francese di La Reunion, nell’Oceano indiano. La scoperta in questione riguarda precisamente la sezione di un’ala che potrebbe appartenere quasi sicuramente ad un Boeing 777, aereo che manca all’appello poichè l’8 marzo il volo MH370 che era decollato da Kuala Lumpur e diretto a Pechino con a bordo 227 persone e 12 di equipaggio sparì misteriosamente. Il premier malese è molto cauto è ha precisato che è molto presto per confermare l’appartenenza dell’ala al Boeing 777. Intanto l’alettone ritrovato, lungo circa 2 metri o forse più, sarà inviato a Tolosa (Francia), per consentire all’autorità che indaga sugli incidenti dell’aviazione –la Bea- possa svolgere accertamenti. Il ritrovamento si può definire un risultato di estrema importanza e lo conferma anche il vicepresidente australiano Warren Truss. Ma come è stato trovato il frammento aereo? Il frammento aereo è stato localizzato mercoledì da persone che si occupavano di tenere pulito il tratto di costa a Saint Andrè di La Reunion. Non è esclusa l’ipotesi che il frammento possa appartenere ad altri aerei come per esempio un bimotore caduto nel maggio del 2006, un Airbus 310-300 di Air Yemenia che si è schiantato nel giugno del 2009 e un Boeing 767 dell’Ethiopian Airlines che è caduto in mare nel 1996. Un mare di carcasse a motore e un’ala che potrebbe dare risposte o smentite, speranze per alcuni e delusioni per altri. Ma cosa accadde al volo MH370 del Boeing 777 della Malaysia Airlines? Quel volo partito da Kuala Lumpur doveva fare scalo a Pechino e trasportava con se 239 persone: 153 cinesi, 50 malesi (12 dell'equipaggio), sette indonesiani, sei australiani, cinque indiani, quattro francesi, tre statunitensi, due neozelandesi, due ucraini, due canadesi, un russo, un olandese, un taiwanese e due iraniani. Secondo gli esperti il volo è rimasto nei cieli per 40 minuti, poi è sparito nel nulla, inghiottito dalle nubi, dagli abissi e dai dubbi che tutt’ora attanagliano questo mistero. Si sono avvalorate tante ipotesi, anche quella del terrorismo ma tutt’ora senza riscontro oggettivo. Adesso i familiari, in seguito a questa scoperta, attendono una risposta e magari la possibilità di ripescare dal mare il relitto dell’aereo, recuperare i corpi e dare degna sepoltura ai loro cari.