ZAGAROLO: TRA PROCESSIONARIE E ARBUSTI ABBANDONATI A SCUOLA ASSOTUTELA INTERPELLA LA ASL

 

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Redazione

Zagarolo (RM) – "Le modalità con cui l'amministrazione comunale di Zagarolo ha gestito l'emergenza processionarie nella scuola De Amicis è un atto vergognoso che grida vendetta. Oltre un mese per prendere atto di una situazione conclamata di pericolo per la salute pubblica, chiaramente segnalata dal corpo docente della scuola al Comune già a febbraio 2015, lasciando a rischio contaminazione da processionarie i cittadini e soprattutto i piccoli scolari. – Così in una nota Ivan Galea referente di AssoTutela per la zona di Roma Nord e Castelli Romani – L'intervento di bonifica del Comune – prosegue la nota di Assotutela – è arrivato poi dopo un articolo di giornale che denunciava il degrado e l'incuria sottolineando il "menefreghismo" istituzionale da parte di chi è il primo responsabile della salute pubblica (il sindaco). Apprendiamo poi – incalza Ivan Galea – che l'intervento di bonifica è stato effettuato senza un benchè minimo preavviso, creando notevoli disagi alla popolazione scolastica costretta in classe con le finestre chiuse, nonché episodi di manifestazioni di tosse e irritazioni da parte dei piccoli alunni causati dell'aria irrespirabile per la polvere di legno dovuta all’eccessivo lavoro sul taglio degli alberi. E cosa ancora più grave è che oltre a non aver risolto il problema in quanto sui pini sono ancora presenti nidi di processionarie, tutta la vegetazione tagliata (tronchi, rami sterpaglie) non è stata raccolta creando così un habitat per roditori e serpenti senza contare il pericolo incendi che si prospetterà con l'arrivo della prossima stagione estiva. E' forse ammissibile che in questo scenario possano convivere i bambini della scuola? Non è questo certamente il modo di tutelare la salute pubblica – conclude la nota del coordinatore AssoTutela – scriveremo alla competente Asl per segnalare questo gravissimo episodio"




ZAGAROLO, SICUREZZA BIMBI: DOPPIO SCANDALO PROCESSIONARIE. COMUNE IN TILT SICUREZZA

 

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GUARDA LA GALLERY FOTOGRAFICA IN FONDO ALL'ARTICOLO CHE TESTIMONIA LO STATO IN CUI VERSA IL TERRENO

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – Spesso il giornale che segue il territorio serve ad informare i cittadini che vivono una comunità in merito alle problematiche a volte taciute dalle stesse istituzioni e dai suoi rappresentanti. Questa volta la storia dello scandalo delle processionarie ha preso una piega molto pesante e seria che mette in discussione il disastroso operato della stessa amministrazione che con enorme difficoltà, per non usare il termine "goffaggine", ha cercato invano di tutelare i beni più preziosi: l’ambiente, le scuole e soprattutto i bambini. Ecco questa storia ha dell’incredibile, sembrerebbe uscita da un film di disavventure di qualche personaggio maldestro, ma la realtà, come spesso accade, è più inquietante e della fantasia stessa.

 

Il fatto:
Scoppiato lo scandalo sulle colonne del nostro quotidiano riguardo la presenza delle processionarie sia sugli alberi che all’interno dell’istituto 275° Circolo Didattico De Amicis, l’assessore all’Ambiente del Comune di Zagarolo ha cercato di porre rimedio solo dopo due giorni dalla nostra pubblicazione, quando in realtà questo intervento doveva essere effettuato molto, ma molto prima, visto che un mese prima era partita dalla scuola una relazione indirizzata all'amministrazione comunale dove si segnalava la presenza delle larve delle processionarie anche all’interno dell’istituto.

L’intervento è stato così realizzato durante un giorno di apertura della scuola, senza informare preventivamente che sarebbe avvenuto il blocco di una via, né tantomeno informando le insegnati che ci sarebbe stata una bonifica che avrebbe potuto creare problemi a soggetti asmatici e allergici, tant’è che successivamente all'intervento di bonifica c’è stata una ulteriore relazione relativa i disagi sopportati dai bambini e dalle stesse maestre nel dover respirare aria fortemente piena di allergeni e non poter usufruire dell’apertura delle finestre per il ricambio di aria in classi dove in media ci sono 22/25 alunni. 

 

Il doppio scandalo:
La bonifica di questi alberi è stata realizzata tagliandone molti, ma tutti i rami, i tronchi e la vegetazione di risulta sono stati lasciati dentro lo stesso terreno e al confine con la stessa strada che i piccoli alunni percorrono per entrare a scuola. E usata anche per il parcheggio del personale della scuola.

Praticamente come testimoniato dal nostro reportage fotografico si è venuta a creare una zona piena di vegetazione che invece di risolvere il problema alla radice delle processionarie, rappresenta un ulteriore covo non ispezionabile, dove sia le processionarie che altri animali, come topi e serpenti, potrebbero nidificare indisturbati senza neanche essere visti.

L'abbandono di tutta la vegetazione tagliata rappresenta la fotografia esatta di come è stata gestita l'intera vicenda dall'amministrazione comunale: oltre ai pericoli già citati, la rete e i paletti che delimitano il terreno si presentano visibilmente instabili e la rete di confine fatica a contenere tutti l'ammasso dei rifiuti lasciati a marcire vicino alle scuole.

Abbiamo atteso che passasse sabato e domenica, insomma questo ultimo fine settimana in cui la scuola era chiusa, nella speranza che si provvedesse a togliere tutta quella coltre d’immondizia e poter scrivere che il problema era stato risolto nel migliore dei modi. Ma così non è stato.

E non finisce qui: A far accapponare ancora di più la pelle, oltre l’evidente stato in cui è stato lasciato questo terreno nelle vicinanze di una scuola, è la presenza ancora su un pino di un nido di processionarie all’interno dello stesso terreno.

"Ci sono giustificazioni che questa amministrazione può tirare fuori dal cappello a cilindro? – Commenta una residente visibilmente indignata – Quella vegetazione lasciata lì per terra rappresenta uno schiaffo alla sicurezza pubblica, – prosegue la cittadina – soprattutto perché a produrla è stato il comune di Zagarolo".

Ci è stato fatto anche sapere che in un’altra scuola limitrofa sono stati trovati dei topi e che si è dovuta realizzare una derattizzazione.

Insomma, tanto rumore per nulla: Il nido di processionarie è ancora presente su un albero e ora la presenza di questo mondezzaio di vegetazione a terra rappresenta un elemento aggiunto alla mancanza di sicurezza.




ZAGAROLO: IL COMUNE VA IN TILT PER LE PROCESSIONARIE, BIMBI NEL CAOS

Normal 0 14 false false false IT X-NONE X-NONE MicrosoftInternetExplorer4 L'aria intorno alla scuola era satura di polvere di legno dovuta all’eccessivo lavoro sul taglio degli alberi, tanto che i bambini hanno accusato tosse, alcuni irritazione e una maestra si è sentita poco bene per problemi allergici

 

di Cinzia Marchegiani

Zagarolo (RM) – In una società normale un'amministrazione pubblica tutela la salute pubblica specie quella dei bambini. E sempre in una società normale le famose toppe, che servono per riparare a quelle che dovrebbero essere rare leggerezze e non la "regola" da parte di chi è preposto alla tutela della salute pubblica, dovrebbero restituire il decoro alle responsabilità che sono venute meno.

Ma non sempre è così, come nel caso dello scandalo, che è stato denunciato lo scorso 16 marzo sulle colonne del nostro giornale [ZAGAROLO: A SCUOLA LO SCANDALO DELLE PROCESSIONARIE, BIMBI A RISCHIO]  relativo alla mancata presa d’atto, da parte dell’amministrazione comunale di Zagarolo, della denuncia di alcuni insegnati della scuola De Amicis che segnalavano, fin dallo scorso 9 febbraio 2015, la presenza dei nidi di processionarie sugli alberi attigui il plesso scolastico e di larve all’interno della struttura.

Ebbene, dopo esattamente due giorni dalla pubblicazione dell'articolo di denuncia, che fotografava la situazione in cui versava la scuola di Zagarolo, l'amministrazione comunale ha fatto effettuare dei lavori ma con i bambini presenti nelle classi.

Oltre un mese per informare il proprietario del terreno dove sono ubicati gli alberi che si affacciano sulla strada di accesso alla scuola e oltre un mese in cui la salute dei bambini è stata lasciata a rischio contaminazione da processionarie.

Quello che emerge è che dopo oltre un mese dalla comunicazione effettuata dagli insegnati agli organi competenti nessuno ha agito tempestivamente pensando che la salute pubblica dei bambini doveva avere una priorità indipendentemente dalla paternità di quegli alberi.

Così i piccoli alunni oltre a rischiare la contaminazione delle processionarie all’interno dei locali scolastici non sono potuti uscire, per ovvi motivi di sicurezza, nell'orario della ricreazione all'aperto e pare proprio che durante il mese fatidico nessuno abbia mosso foglia.

Ma ecco che il gigante partorisce il topolino: mercoledì 18 marzo 2015 durante la mattinata alla scuola era presente una super postazione con tanto di mezzo col cestello per ovviare al pericolo delle processionarie sugli alberi. E sempre la mattina del 18 marzo 2015 è stata transennata la strada dove che gli alunni percorrono per entrare alla scuola e dove le maestre possono parcheggiare le proprie vetture. I lavori sono iniziati appena è suonata la campanella delle lezioni, ma la squadra al lavoro, invece di isolare i nidi delle processionarie ha cominciato a tagliare non solo i rami, ma addirittura quasi tutti gli alberi su quella via, condizionando la qualità dell’intera giornata dei bambini. Le aule affacciate al piazzale oltre al rumore assordante hanno dovute convivere con le finestre chiuse senza la possibilità di avere ricambi d’aria necessarie alla salubrità stessa della classe dove in media ci sono 22/25 bambini.

La cosa peggiore che riportano le maestre è che l’aria intorno alla scuola era satura di polvere di legno dovuta all’eccessivo lavoro sul taglio degli alberi, tanto che, riferiscono le maestre, i bambini hanno accusato tosse, alcuni irritazione e una maestra si è sentita poco bene per problemi allergici. Per tutto questo è stata protocollata una relazione su come i bambini hanno vissuto una giornata scolastica senza che un benchè minimo preavviso potesse spiegare che presso la scuola si sarebbero effettuati i lavori che avrebbero potuto creare problemi a soggetti asmatici e allergici.

L’assessore all'ambiente del comune di Zagarolo Giacomo Vernini rispondendo a chi gli chiedeva informazioni su questa azione, ha spiegato che inizialmente i lavori erano stati programmati per la giornata di domenica ma a causa del maltempo non sono proseguiti nell’operazione e che la nuova data era stata fissata per mercoledì 18 marzo dopo la richiesta dei permessi per affiggere il divieto di sosta sulla strada che costeggia la scuola.

Insomma per avere un permesso a transennare la strada ci son voluti più di due giorni, e i lavori sono stati effettuati mercoledì mattina a oltre un mese dalla denuncia degli insegnanti e  dopo la pubblicazione del nostro articolo del 16 marzo 2015. 
Nessuno era a conoscenza del divieto ed in genere si avvisa il giorno prima con tanto di cartello se una tratto di strada sarà chiuso sia la transito che al parcheggio, indicando anche l’orario. Questo in modo da non recare disagio alla cittadinanza e soprattutto per chi quel tratto di strada lo utilizza giornalmente e… dulcis in fundo una zona in cui grava anche l’emergenza dei parcheggi.

Il cartello non c’era e il giorno prima – 17 marzo 2015  le maestre non erano state informate di questo divieto, infatti le stesse arrivando al distretto scolastico di Zagarolo nella mattinata di mercoledì per parcheggiare le proprie auto, hanno trovato la strada sbarrata dal divieto di accesso e hanno dovuto provvedere diversamente e anche alla svelta per non arrivare tardi all’entrata degli alunni in classe. E’ stato fatto infine presente che anche se i bambini erano rinchiusi nelle aule, con tanto di fazzoletti sulla faccia, dalla scuola entravano e uscivano docenti e personale sotto la fonte d’inquinamento del legno polverizzato e la caduta dei rami.

L'intera gestione di questa triste vicenda lascia pensare che il tema della sicurezza nelle scuole non sia proprio il "piatto forte" per l'amministrazione comunale di Zagarolo.
Per restare in tema scolastico l’intera amministrazione comunale si prende, nella nostra pagella virtuale, uno zero  con il ringraziamento dei bambini per come il loro diritto alla salute sia stato messo su una scala di priorità alquanto discutibile.

Quando si vuole rimediare alla gaffe e ad una grave inefficienza, la fretta spesso è cattiva consigliera. Questa operazione ne è l’esempio tangibile.