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Cronaca

Taranto, boom di tumori per chi abita vicino all'impianto. Emiliano impugna la legge salva ILVA

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Tempo di lettura 2 minuti Il numero dei decessi e delle patologie, dal documento di indagine presentato, evidenziava un picco preoccupante di ricoveri per gli abitanti nelle zone limitrofe dell'industria

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di Paolino Canzoneri

BARI – Dinanzi alla Corte Costituzionale, ieri la giunta regionale riunita in seduta straordinaria ha deliberato di impugnare la legge "salva ILVA" che aveva convertito l'ultimo decreto legislativo riguardo l'ILVA con la motivazione di "lesione del principio di leale collaborazione che dovrebbe ispirare l'operato del legislatore". Precisa l'ente inoltre: "l'esclusione di qualunque strumento collaborativo con la Regione rende palesemente incostituzionale la disposizione impugnata". Proprio ieri il presidente della regione Puglia Michele Emiliano aveva prospettato l'impugnazione visto il boom dei tumori e l'aumento delle mortalità e patologie causate dall'inquinamento di tutta l'area dove risiede dell'impianto siderurgico. Il numero dei decessi e delle patologie, dal documento di indagine presentato, evidenziava un picco preoccupante di ricoveri per gli abitanti nelle zone limitrofe dell'industria e conseguentemente a questo dato sconfortante va aggiunto che i dati più impressionanti riguardano putroppo i minori di età compresa tra 0 e 14 anni afflitti da patologie legate all'apparato respiratorio in aumento a seconda della stretta vicinanza all'impianto siderurgico: 24% per gli abitanti del quartiere Tamburi e 26% per i residenti nel quartiere Paolo VI.

La relazione causa-effetto delle emissioni inquinanti e il danno conseguete sanitario appaiono palesi dai risultati dell'indagine sull'epidermide condotta per valutare quanto le sostanze tossiche giochino un ruolo fatale nella salute dei residenti e alla luce dei risultati la giunta della Puglia ha difatto impugnato il decreto legge numero 151/2016. Lo studio è stato esguito nell'ambito delle attività del Centro Salute e Ambiente della RegionePuglia su campioni di 321.356 persone residenti dal primo gennaio 1998 e dal 31 dicembre 2010 nei comuni di Tatanto, Statte e Massafra, tutti soggetti seguiti fino a data di decesso o abbandono del luogo di residenza a cui erano stati attribuiti indicatori della esposizione a fonti di inquinamento delle polvere sottili e anidride solforosa Pm10 e So2 persistenti nell'area. I risultati degli importanti studi sono la prova di un valente sforzo collaborativo fra il dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, la ASL di Taranto, ARPA e ARES di Puglia.

La Regione Puglia inoltre asserisce che la legge "non prevede alcuna forma di coinvolgimento della Regione nelle modifiche alla procedura o alla integrazione al piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria o di altra autorizzazione per l'esercizio del siderurgico ILVA di Taranto, attuando cosi una discriminazione totalmente irragionevole". Di parere contrario all'impugnazione della legge il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti: "Le autorità sanitarie, che stanno già monitorando attentamente la situazione di Taranto, esamineranno con la massima attenzione anche i dati presentati a Bari. A Michele Emiliano ricordo che al centro del decreto legge c'è proprio la valutazione del piano ambientale come presupposto per il futuro di Ilva. C'è chi, come lui, lavora per lo sfascio e chi, come il governo, per tutelare insieme salute e occupazione". Il caso ILVA e la lotta fra la preservazione della struttura e suoi posti di lavoro e la sicurezza dei residenti appare ancora tristemente lontana da una reale soluzione.  

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Cronaca

Milano, violenza sessuale sui bambini: colto sul fatto un maestro

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Un maestro d’asilo di 35 anni è stato arrestato due giorni fa in flagranza di reato per violenza sessuale durante le attività a scuola su quattro bambini tra i 4 e i 5 anni.Gli abusi sono stati filmati dalle microcamere piazzate in classe dagli agenti del Nucleo tutela donne e minori della Polizia locale di Milano, nell’inchiesta lampo coordinata dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro.

Le indagini sono scaturite da una denuncia degli insegnanti dell’asilo, trasmessa la scorsa settimana in Procura attraverso la dirigenza dei servizi educativi del Comune di Milano. L’uomo, a novembre 2021, era stato trasferito dal Provveditorato da un’altra scuola materna per i suoi comportamenti nei confronti dei piccoli allievi. Il gip Lorenza Pasquinelli oggi ha convalidato l’arresto in carcere. Il 35enne arrestato era un insegnante di religione. A sollevare i sospetti sono stati alcuni racconti fatti dai bimbi alle altre maestre. Nel giro di pochi giorni, e anche prima di convocare in audizione protetta i bambini, la Procura ha deciso di collocare nell’aula le microcamere. Così gli investigatori della Polizia locale milanese hanno visto in diretta le violenze orribili che l’insegnante metteva in atto sui piccoli sin da subito, già alla prima ora di lezione. I magistrati dovranno scavare nel passato dell’uomo, sul suo curriculum e capire anche perché si sia deciso soltanto di trasferirlo da una scuola all’altra quando era stato già segnalato un suo comportamento sospetto.

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Cronaca

Uccide due figli, la moglie e poi si suicida

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L’omicida suicida è il medico aquilano Carlo Vicentini

Uccide la moglie e i due figli e poi si suicida. E’ quanto accaduto nel pomeriggio in una villetta a Tempera, una frazione de L’Aquila.

Secondo le prime informazioni, l’omicida sarebbe il medico aquilano Carlo Vicentini, primario di urologia all’ospedale di Teramo. Avrebbe ucciso la moglie e due figli e poi si è suicidato.

L’uomo avrebbe usato una pistola regolarmente denunciata. E’ una delle indiscrezioni emersa nella fase dei primissimi rilievi che la Polizia sta effettuando sul posto insieme al magistrato di turno Guido Cocco. Il professionista ha ucciso il figlio Massimo, di 43 anni, disabile e attaccato ad un respiratore, la seconda figlia Alessandra, di 36 anni, e la moglie. 

“Siamo devastati. E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile”. Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia.

“Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria – continua il dg – al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione”.

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Ambiente

Meteo, freddo e neve da domenica. La Pasqua con basse temperature

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Freddo e neve arriveranno in Primavera.

Un colpo di coda invernale investirà la nostra Penisola da domenica.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma un peggioramento durante la domenica e giornate fredde ed invernali all’inizio della nuova settimana. Come successo il 26, 27 e 28 marzo il termometro crollerà per 3 giorni, dalla Domenica delle Palme fino a martedì 4 aprile, rimanendo sotto media fino alla Pasqua. Intanto però, prima di questo ennesimo colpo di coda invernale, le massime saliranno fino a 28 gradi in Sardegna e fino a 25°C in Sicilia, già dal pomeriggio di oggi. Un giovedì caldo e soleggiato al Centro-Sud, salvo nubi in Toscana, più nuvoloso al Nord con qualche piovasco sulle Alpi ed in Liguria. Avremo comunque una giornata gradevole e primaverile con minime in ulteriore leggero aumento.L’ultimo giorno di marzo vedrà il transito di un ciclone invernale dal Galles fino alla Danimarca con maltempo sul Centro-Nord Europa: la coda di questo fronte porterà un peggioramento anche sul settentrione italiano con qualche rovescio in spostamento da Ovest verso Est. Questo passaggio sarà piuttosto veloce, ma causerà una successiva intensificazione del vento. Sabato 1 aprile avremo sole e vento: in generale il tempo sarà comunque buono salvo una maggiore nuvolosità sul settore tirrenico, specie meridionale.La svolta è attesa per la Domenica delle Palme: in modo pressoché identico a quanto avvenuto la scorsa domenica 26 marzo, aria fredda scenderà dalla Scandinavia verso l’Italia: sono attese piogge sin dal mattino sulle regioni centrali, poi anche sul Nord-Est e verso il meridione nella seconda parte della giornata; la tempistica del peggioramento deve essere confermata, ma in generale avremo piogge più intense al Centro Italia e vento in intensificazione. La giornata peggiore dovrebbe essere lunedì 3 aprile, quando un vortice di bassa pressione, un ciclone molto profondo, causerà maltempo estremo al Sud e sul Medio Adriatico, con venti di burrasca su gran parte dell’Italia.

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