TASSE 2014: DA IMU A TASI… LA METAMORFOSI

di Maurizio Costa

La tassa più discussa di sempre cambia nome, ma in sostanza rimarrà la stessa. Infatti nel 2014 l’Imu verrà inglobata nella maxi-tassa Iuc, composta dalla Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e dalla Tari (tassa sui rifiuti). In poche parole l’Imu si trasformerà in Tasi per quello che riguarda la prima casa, mentre resterà invariata per le seconde case. Inoltre, chi possiede un secondo immobile non locato nello stesso Comune di quello principale, dovrà pagare il 50 % dell’Irpef sulla rendita catastale dell’immobile.
L’Imu quindi rimarrà ma sotto un altro nome. La legge di stabilità prevede che i Comuni non possano superare l’aliquota dello 0,25 % per la Tasi per le prime case. Ogni Comune potrà scegliere se imporre un’aliquota bassa o addirittura pari allo zero, ma a spese proprie. Quindi, in linea di massima, non conviene alle Amministrazioni locali fare sconti sulla tassa degli immobili e quindi i cittadini dovranno comunque pagare.
Rimane sempre il nodo riguardante la mini-Imu: in tutti i Comuni che hanno superato l’aliquota dello 0,4 %, in riferimento al 2013, il cittadino proprietario della prima casa dovrà pagare la differenza con il valore dell’aliquota precedentemente superata per un valore che non deve superare il 40 % della differenza stessa. In poche parole si deve fare la differenza tra l’aliquota attuale e quella precedente e quindi calcolare il 40 % del risultato. La tassa scade il 24 gennaio, ma non è detto che non possa essere prorogata.
Per quel che riguarda gli affitti, la Tasi dovrà essere pagata dall’inquilino con una quota che oscilla dal 10 al 30 %; i vari Comuni sceglieranno quanto dovrà pagare l’affittuario. Inoltre è stato vietato il pagamento dell’affitto in contanti per permettere una maggiore tracciabilità del denaro.

L’altra parte dello Iuc, la Tari, la tassa sui rifiuti, è tutta un’altra storia. Chi quest’anno ha pagato la Tares non dovrebbe pagare la Tari, se non in misura di un aumento del 7 % dovuto alle spese di gestione. Chi invece quest’anno ha pagato sulla base delle tariffe Tarsu potrebbe avere una bella sorpresa. La Tari, comunque, si basa sulla produzione teorica dei rifiuti in ogni famiglia, perciò esercizi commerciali e famiglie numerose saranno penalizzati gravemente.

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