TASSE SU GIOCHI D’AZZARDO PER SOPPERIRE ALL'IMU: LA PROPOSTA PD PIACE AI SINDACI

Redazione

La proposta del Partito Democratico di rimodulare la tassazione sui giochi di azzardo legali per recuperare gettito fiscale da impiegare eventualmente per la copertura del residuo Imu rimasto e completare l’abolizione della seconda rata sulla prima casa, sta trovando riscontri favorevoli in molti sindaci, primo fra tutti quello di Milano. L’iniziativa, avanzata dai parlamentari Michele Anzaldi e Luigi Bobba che hanno chiesto anche l’intervento dell’Anci a sostegno, è stata condivisa oggi dal sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.  “Quella dell’onorevole Anzaldi mi pare un’iniziativa assai condivisibile, come tutte quelle che mirano a risolvere la situazione che si è venuta a creare sull’Imu. In particolare, però, giudico questa proposta ancor più interessante in quanto insiste su un settore, il gioco d’azzardo, che oggi crea, come ben sanno tutti i sindaci, rilevanti problematiche sociali nelle nostre città”. Ha dichiarato Pisapia a Europa.
Il responsabile fiscale dell’Anci, Guido Castelli sindaco di Ascoli Piceno ha dichiarato: «Mi pare che potrebbe essere una buona idea quella di gravare sull’azzardo piu’ che su altro. Ricordo che gia’ ci fu una copertura della prima rata dell’Imu sul gioco d’azzardo. Ben vengano quelle coperture che non producono nuova tassazione sui soliti contribuenti. “I conteggi sono piuttosto complessi, ma potrebbe essere un ipotesi da valutare”, sottolinea Paolo Dosi, sindaco di Piacenza. “Sul tema giochi rimane il punto interrogativo su tutto quello che non e’ stato conferito negli anni passati in termini di fiscalità contestati alle Concessionarie. Potrebbe essere un’idea. – Dosi conclude –  Credo che sia una cosa interessante e da valutare. Infine anche il primo cittadino di Latina Giovanni Di Giorgi abbracciala proposta del Pd: “Sicuramente può essere una strada da seguire, ben venga. Mi rifaccio all’impegno del governo nei confronti dell’Anci e dei sindaci: ai comuni sarebbe stato garantito un importo necessario ad erogare i servizi ai cittadini.