Tekken 8, il gran ritorno di uno fra i “picchiaduro” più amati di sempre

Tekken 8, il re dei “picchiaduro” 3D, è la prima grande perla di questo 2024 che si prospetta essere un anno ricco di novità e di titoli straordinari per gli amanti dei videogiochi. L’ottavo episodio della storia saga di Tekken segna un’evoluzione in linea con gli altri giochi di combattimento di successo, un’impronta che punta verso la creazione di una community globale online e l’introduzione costante e continua di nuovi contenuti nel corso del tempo. Non stupisce quindi che Bandai Namco abbia deciso per questo capitolo di dedicarsi esclusivamente alle nuove generazioni di console e al Pc ovviamente. Tuttavia, il punto di forza di Tekken 8 è la sua assoluta fedeltà alle radici della serie. I fan ritroveranno infatti molti degli elementi fondamentali che hanno imparato ad amare negli anni, da un ricco gameplay arcade a personaggi storici e alcuni nuovi, senza stravolgimenti radicali nei loro moveset. Ma partiamo dall’inizio: una volta avviato il titolo quello che colpisce fin da subito è la ricchezza del menù ma anche l’ottimo organizzazione delle sezioni in cui è diviso. Tra contenuti online, offline, opzioni, personalizzazione e molto altro ancora prima di esplorare tutto come si deve serviranno diversi minuti. Una volta presa confidenza con le sezioni e le sottosezioni però trovare quel che si cerca risulta sempre assolutamente semplice e veloce. Parlando di contenuti offline oltre alla classica modalità storia, fanno ritorno le classiche modalità Arcade con battaglie di difficoltà sempre crescente e gli Episodi Personaggio dove affrontare cinque incontri per ogni lottatore con brevi filmati che approfondiscono un minimo le vicende personali di tutti i personaggi svelando anche simpatici retroscena o intrecci indipendenti dagli eventi narrati nella storia. La vera novità però è rappresentata dalla “Quest Arcade”, dove in una sorta di meta-narrazione si vestono i panni di un giocatore che da principiante dei videogames vuole diventare un campione di Tekken. Per farlo però dopo aver conquistato il titolo di più forte del locale dove si incontrano i ragazzi del luogo per giocare, bisogna visitare le varie sale giochi sparse per la nazione per affrontare gli altri giocatori appassionati del genere “picchiaduro”, sconfiggere i campioni locali e scalare le classifiche fino ad arrivare al Tekken World Tour. Come ogni modalità del genere però, prima di iniziare il viaggio, bisogna creare il proprio avatar, anche se inizialmente le opzioni sono piuttosto basilari. Complice anche lo stile “cartoonesco” dalla testa volutamente sproporzionata rispetto al resto del corpo. La prima volta che si ha a che fare con l’editor, questo appare fin troppo semplice e povero di opzioni di personalizzazione, ma proseguendo nella storia e sfidando determinati giocatori si potranno sbloccare nuove possibilità per esprimere al meglio il proprio stile e quello dei lottatori a cui ci si vuole ispirare. Ogni personaggio di Tekken 8 infatti è completamente personalizzabile esteticamente, con una grande quantità di accessori con cui trasformare del tutto l’aspetto, sia se si vuole qualcosa di estremamente alla moda e serio sia se invece si vuole qualcosa di stravagante e ridicolo.

La modalità Quest Arcade si rivela inoltre essere il perfetto punto d’inizio, infatti man mano che si prosegue Max (l’amico che introduce l’avatar al mondo di Tekken e lo accompagna in giro per il mondo) fornisce utili tutorial pratici dove vengono spiegate nel dettaglio le principali caratteristiche sia del combattimento in generale sia le mosse specifiche dei personaggi che si selezionano così da prendere subito confidenza e migliorare rapidamente. Per quanto riguarda la trama della modalità storia invece è fatta sia per essere apprezzata dai fan storici della saga, sia per far appassionare chi non ha mai messo le mani su alcun capitolo della serie. La storia di Tekken 8 riprende gli eventi esattamente da dove finiva il 7, con Kazuya Mishima che sale al potere dopo aver finalmente sconfitto e ucciso il padre Heihachi grazie al suo gene demoniaco. L’unico in grado di fermarlo è suo figlio Jin Kazama, anch’egli in possesso del gene demoniaco, e dopo un devastante scontro tra i due ad uscirne vincitore è Kazuya. Non avendo più nessuno a contrastarlo, Kazuya annuncia l’ottavo Torneo del Pungo di Ferro, ma con una posta in gioco decisamente più alta: nel suo nuovo mondo l’unica cosa che conta sarà la forza, per cui il vincitore del torneo garantirà ricchezza e prosperità alla sua nazione d’origine, mentre i perdenti vedranno le loro nazioni distrutte o schiavizzate. Jin inizia così un viaggio alla ricerca di sé stesso per trovare il modo di controllare del tutto il potere demoniaco e sconfiggere il padre per porre fine al suo folle piano di dominio del mondo. Ovviamente questo è solo l’inizio, ma possiamo dire che l’intero svolgimento della trama, che si dipana lungo 15 capitoli, offre moltissimi colpi di scena e momenti dall’alto tasso di epicità che rimarranno senza dubbi nel cuore di chi gioca. L’intera storia alterna spettacolari filmati cinematografici in stile Hollywood ai combattimenti passando con fluidità da uno all’altro senza interruzioni, a volte mescolandoli con sequenze che si attivano nel corso della battaglia o eventi quick time dove la pressione dei tasti al momento giusto è la chiave per superare indenni l’azione che si sta svolgendo sullo schermo. Ovviamente l’altra faccia della medaglia di Tekken 8 è rappresentata dagli scontri online. Qui si può scegliere se ospitare una sala incontri o entrare in una già esistente, se crearne una privata per il proprio gruppo di amici, ma ovviamente è possibile disputare match online semplici o classificati. Ovviamente, come sempre accade in questo tipo di giochi, gli scontri online rappresentano il massimo livello per mettersi alla prova e il rischio, soprattutto per i giocatori meno abili, è quello di scoraggiarsi subito dinanzi ad alcuni giocatori all’apparenza imbattibili. La chiave però è sempre la stessa: costanza e allenamento portano ai risultati nel tempo. In ogni caso la chicca che però potrebbe portare anche i giocatori poco propensi alle partite online a non abbandonare il gioco dopo poco è la presenza dei Ghost, un extra non indifferente che offre un livello di sfida ben superiore alla media, pur richiedendo una connessione. Questo elemento è il segno del grande sforzo fatto dal team di sviluppo in quanto l’intelligenza artificiale di Tekken 8 ha raggiunto un nuovo livello, infatti è in generale in grado di gestire in modo molto più elaborato e simile ai giocatori umani il movimento complesso del gioco, ma apprende attivamente le tendenze degli utenti e le riproduce in modo davvero sorprendente attraverso questi “fantasmi”. È possibile allenare un’intelligenza artificiale tarata sui propri connotati con praticamente ogni personaggio, e possiamo assicurare che bastano pochi match perché questa inizi a imitare le abitudini e le capacità del proprio allenatore, arrivando persino a riprodurre errori di esecuzione o comportamenti poco sportivi. Considerando quanto funzioni bene questo sistema, non rappresenterebbe una sorpresa se molti giocatori si connettessero online solo per sfidare i Ghost di alcuni dei migliori giocatori al mondo. Come già detto il lavoro fatto dal team in questo ambito è davvero degno di lode e apre la strada al futuro della serie che può solo migliorare ancora di più nei prossimi anni.

Per quanto riguarda la giocabilità, Tekken 8 ha deciso di rendere l’esperienza di gioco meno traumatica per i neofiti, infatti oltre ad aver integrato in maniera intelligente alcune importanti nozioni che possono fare la differenza, il vero aiuto è rappresentato dallo “Stile Speciale”. Chiunque abbia giocato a Tekken almeno una volta nella propria vita sa perfettamente come il sistema di combattimento sia all’apparenza semplice e rapido, e anche premendo i pulsanti senza una vera e propria logica a caso qualcosa succede, ma in realtà il gameplay è uno dei più tecnici e profondi con combinazioni di tasti e variabili che richiedono una grande dedizione per essere fatti propri e sfruttati nel momento esatto. Lo Stile Speciale elimina in parte questo ostacolo, permettendo di utilizzare automaticamente delle combo normali, aeree o basse premendo semplicemente un tasto a ripetizione. Fin qui nulla di effettivamente nuovo sotto il sole, infatti qualcosa di simile è già presente in altre produzioni, ma Tekken 8 rende il tutto ancora più immediato con la possibilità di passare dai comandi tradizionali a quelli semplificati in tempo reale premendo il pulsante dorsale sinistro del controller. Non si è quindi obbligati a scegliere uno schema di comandi prima della battaglia, ma anche nel bel mezzo di uno scontro si può decidere di passare fluidamente da uno all’altro, una comodità non da poco. Ovviamente lo “Stile Speciale” non è la chiave per scendere in battaglia e battere chiunque, ma è stato concepito per aiutare i players alle prime armi. Per chi volesse invece approfondire lo studio e la pratica per diventare degli avversari temibili, Tekken 8 mette a disposizione un completo set di sfide nella modalità Allenamento dove perfezionare le combo di ogni personaggio e la possibilità di vedere i replay con tanto di suggerimenti su come si sarebbero potute contrastare le mosse dei nemici. La base del sistema di combattimento di questo nuovo capitolo del picchiaduro di Bandai Namco è naturalmente quella di sempre, anche se questa volta il mood è essere più aggressivi degli avversari. Per fare ciò gli sviluppatori hanno introdotto l’Heat System. Alla pressione di un tasto o eseguendo specifiche mosse (Heat Engager) si entra in stato di Heat, e per un breve periodo di tempo gli attacchi saranno più forti, ma soprattutto anche i colpi parati causano comunque un piccolo ammontare di danno. Non solo, ma durante lo stato di Heat si potranno usare mosse uniche e combo che normalmente non possono essere concatenate, fino a concludere con uno Heat Smash in grado di infliggere grandi danni e ribaltare uno scontro. Gestire l’indicatore Heat e tutte le sue meccaniche uniche è fondamentale per vincere, ma senza dimenticare mai le basi e altre meccaniche come Rage Arts, Power Crush e combo aeree. Insomma, di carne al fuoco per chi vuole darci dentro davvero ce ne è davvero moltissima.

I personaggi disponibili fin da subito in Tekken 8 sono ben 32. Oltre ai volti storici, noti ai fan più affezionati, sono presenti anche 4 new entry, come ad esempio Azucena, una lottatrice di MMA di origini peruviane che non perde occasione di sponsorizzare il caffè dell’azienda di famiglia, oppure Jack-8, nuova versione dell’androide Jack presente in passato. Il francese Victor Chevalier con la sua lama hitech, pugnali e pistola rappresenta una minaccia sia nel combattimento ravvicinato che a distanza, mentre Reina è la più interessante utilizzando una variante dello stile Mishima, e anche nel corso della storia ha un’importanza particolare in quanto, dopo aver visto il finale segreto della modalità storia, si scopre che essa rappresenterà sicuramente uno dei pilastri fondamentali del futuro della serie. Da segnalare infine il ritorno di Tekken Ball, una modalità di gioco già vista in Tekken 3 dove ci si può sfidare ad una sorta di beach volley, ma utilizzando gli attacchi e combo per respingere la palla. Vince chi segna più punti, una simpatica variante per stemperare le sessioni di gioco più accese o per ritrovare la calma dopo una sconfitta bruciante. Un ultima lode va fatta anche alla personalizzazione dei lottatori. Anche in Tekken 8 è possibile rendere estremamente atipici i propri combattenti preferiti con numerose opzioni estetiche e, seppur il numero sia inferiore a quello del predecessore (comprensibile visto il cambio di motore e i passi avanti tecnici), siamo certi che tale aspetto farà la gioia di molti fra gli appassionati della serie. A livello estetico Tekken 8 è senza dubbio un prodotto all’avanguardia. Grazie al passaggio all’Unreal Engine 5 e all’uscita unicamente sulle piattaforme di attuale generazione gli sviluppatori hanno potuto spingere al massimo l’hardware con un livello di dettaglio dei personaggi impressionante. Ottimo anche il frame-rate granitico a 60 fps durante i combattimenti nonostante gli effetti speciali si sprechino tra effetti di luce e distruzione degli stage ad ogni colpo messo a segno. La colonna sonora è veramente esaltante e si vede che è un aspetto su cui Bandai Namco ha lavorato molto: l’eccesso di una componente estrema che pervade questo prodotto è sostenuta in modo pressoché perfetto dalle sue musiche, e i pezzi capaci di rendere ancor più emozionanti i già eccessivi scontri del gioco non mancano assolutamente. Tutto è assolutamente in linea con quello che si vede sullo schermo ed è difficile negare quanto questa colonna sonora si fonda perfettamente con l’esperienza offerta. Tirando le somme, Tekken 8 rappresenta senza ombra di dubbio l’evoluzione più interessante della saga. La produzione è in grado di offrire ore e ore di divertimento a qualunque tipo di livello di difficoltà ed è un titolo accattivante, esaltante e longevo. Il lavoro svolto è assolutamente di grande pregio e siamo certi che lascerà un segno nell’universo dei “picchiaduro”.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9

Sonoro: 9,5

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9,5

Francesco Pellegrino Lise