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Cronaca

TERREMOTO A NAPOLI: ECCO COSA DICONO GLI ESPERTI

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Tempo di lettura 5 minuti Anche INGV- Osservatorio Vesuviano ha comunicato in una nota il resoconto di quanto avvenuto ieri

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di Christian Montagna

LEGGI ANCHE:  TERREMOTO A NAPOLI, SCUOLE EVACUATE: ECCO LE ZONE INTERESSATE DAL SISMA

Napoli – Una polemica che va avanti da anni quella delle violenze sul nostro territorio perpetrate nel tempo e senza accertamenti preventivi. Proprio ieri, si è tornato a parlare della necessità di trivellare la parte di terra dove ieri, tra le 9,20 le 11,40 ben 33 scosse si sono susseguite . La realizzazione di un impianto geotermico nella zona est della Solfatara potrebbe in qualche modo contribuire al susseguirsi di terremoti.

 

Proprio nel punto in cui ieri si è registrato l’epicentro, tra Pozzuoli, Bagnoli e Fuorigrotta, bisognerebbe, secondo il progetto, scavare quattro pozzi scavati in profondità per andare a catturare l’energia del vulcano. Il progetto è stato anche sottoposto al Ministero dell’Ambiente per una valutazione ed è aperto alla consultazione di ogni cittadino che può anche intervenire con commenti e richieste di chiarimenti: sulla carta, si mostra il punto esatto in cui dovrebbero essere scavati i pozzi, nella zona di Agnano/Pozzuoli dove sono concentrate le rivendite di automobili.

 

Il flop del piano di fuga . Una pessima prova è stata quella di ieri per quanto riguarda il piano di fuga. “ Siamo in ritardo con l’approvazione del piano comunale di protezione civile e ieri mattina è stato evidente il problema delle vie di fuga intasate. Tutta colpa delle scuole e delle dirigenti scolastiche”, ha riferito Franco Alberto De Simone , architetto in servizio al Comune di Pozzuoli che coordina la protezione civile; “ Il piano di evacuazione dalla zona rossa è stato un flop”. Migliaia di studenti in strada e auto di genitori in preda al panico, hanno intasato letteralmente le strade. La situazione di ieri fortunatamente non è stata allarmante ma, è necessario rivisitare le vie di fuga.


Pozzuoli è rimasta paralizzata: tra alunni fuori scuola, genitori in strada e abitanti terrorizzati, sarebbe stato un disastro se l’allarme fosse stato concreto e l’intensità maggiore.


Cosa dicono gli esperti. “Ieri abbiamo registrato uno sciame sismico con una serie di microscosse, la più intensa delle quali di magnitudo 2.5 alle 9.20, spiega De Simone, una situazione sicuramente non allarmante, eppure è bastato questo per mandare in tilt i docenti e soprattutto i genitori. Comprendo e condivido umanamente la paura di questi docenti e quella dei genitori che si sono fiondati a scuola a riprendere i loro figli. Ma da un punto di vista di protezione civile la situazione non è assolutamente condivisibile. Ci vuole più formazione, più cultura della prevenzione”.


Anche INGV- Osservatorio Vesuviano ha comunicato in una nota il resoconto di quanto avvenuto ieri: uno sciame sismico di 33 eventi registrati in totale dalle 9,20 alle 11,40. Di queste, almeno quattro scosse di magnitudo 2,5 sono state avvertite dalla popolazione.


Secondo gli esperti, “ si tratta di scosse lievi, causate da un bradisismo fisiologico. Niente di preoccupante anche se erano 4 anni che questo tipo di fenomeno era scomparso” .

 

Italia, paese sismico. L’Italia però, come avverte anche la Protezione Civile, va ricordata come paese sismico. Negli ultimi anni, circa tremila terremoti hanno provocato danni più o meno gravi. Una parte di questi con magnitudo superiore a 5,5 ed effetti distruttivi. I terremoti più forti si concentrano in alcune aree ben precise: nell’Italia Nord-Orientale (Friuli Venezia Giulia e Veneto), nella Liguria Occidentale, nell’Appennino Settentrionale e soprattutto lungo tutto l’Appennino Centrale e Meridionale, in Calabria e in Sicilia Orientale. 

 

Cosa fare in caso di terremoto? Sul sito del Comune di Napoli, la Protezione Civile ha diffuso importante consigli comportamentali da adottare in caso di terremoto. ”Un terremoto o sisma, può definirsi come una rapida serie di movimenti della crosta terrestre che, propagandosi in tutte le direzioni sotto forma di onde, determina improvvise oscillazioni e vibrazioni del terreno e delle costruzioni. L’Italia è ad alto rischio sismico perché si estende su più placche tettoniche, il cui movimento reciproco genera periodicamente dei terremoti di intensità più o meno elevata. Napoli non ricade tra le zone maggiormente esposte a terremoti di intensità medio-alta, tuttavia ha una vulnerabilità molto elevata per la fragilità del patrimonio edilizio esistente, a rischio di dissesti e crolli in caso di scosse sismiche anche non violente, e un’esposizione altissima per l’elevato numero di abitanti e di beni che potrebbero subire gli effetti di un terremoto. Allo stato attuale non è possibile prevedere l’arrivo di un terremoto, per questo la prevenzione è l’unico modo efficace per ridurne le conseguenze: conosci le principali norme di comportamento in caso di terremoto e continua a tenerti informato".


Prima:
• Fai controllare la tua casa da un tecnico e se necessario intervieni per rinforzarla e renderla più
resistente, parlane con l’Amministratore del tuo condominio
• Informati su dove si trovano e su come si chiudono gli interruttori generali di gas, acqua e gli
interruttori della luce: gli impianti possono essere danneggiati dal terremoto
• Elimina gli oggetti pesanti da mensole e scaffali particolarmente alti, assicura al muro i mobili più
pesanti e più alti, fissa bene i quadri alle pareti, allontana i mobili dai divani e dalle sedute, chiudi bene
sportelli e pensili: gli oggetti potrebbero caderti addosso durante il terremoto
• Localizza i luoghi sicuri della tua abitazione (muri portanti, travi in cemento armato), gli spazi
all’aperto sicuri e le aree di attesa individuate dalla pianificazione di emergenza
• Informati sui piani di emergenza ed evacuazione a scuola o a lavoro: seguendo le istruzioni puoi
collaborare alla gestione dell’emergenza


Durante:
• Mantieni la calma e agisci senza farti prendere dal panico
• Cerca, se sei in luogo chiuso, riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più
spessi) o fra gli angoli di un muro portante, sotto una trave di cemento armato o sotto un letto o un
tavolo robusto: devi proteggerti da eventuali crolli
• Resta lontano dai mobili, dagli arredi da oggetti pesanti, da vetri quadri e finestre che potrebbero
caderti addosso
• Non uscire all’aperto, non utilizzare le scale, non andare sui balconi e non usare l’ascensore: scale e
balconi possono crollare, all’aperto puoi essere colpito e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire
• Non sostare, se sei in auto o all’aperto, in prossimità di ponti, di terreni franosi: potrebbero
lesionarsi o crollare
• Allontanati da costruzioni, alberi d’alto fusto, linee elettriche e impianti industriali: potrebbero
crollare o verificarsi incidenti
• Allontanati dai bordi dei corsi d’acqua e dalle spiagge marine e dalle strade costiere: si possono
verificare onde di tsunami
• Allontanati dagli animali spaventati potrebbero reagire inaspettatamente


Dopo:
• Aiuta chi si trova intorno a te e agevola i soccorsi
• Non muovere persone ferite gravemente: potresti peggiorarne le condizioni
• Chiudi il gas, l’acqua e l’energia elettrica
• Esci con prudenza indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti, calcinacci, oggetti che
cadono dall’alto
• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti che potrebbero crollare
• Presta attenzione alle informazioni ed avvisi delle Autorità
• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi l’area di attesa che ti sarà indicata
• Evita di usare il telefono e l’automobile: è necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere
per non intralciare i soccorsi

 

Nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, lo Stato ha avviato un piano nazionale per la prevenzione sismica, che prevede lo stanziamento alle Regioni di circa un miliardo di euro in sette anni con diverse finalità: indagini di microzonazione sismica, per individuare le aree che possono amplificare lo scuotimento del terremoto; interventi per rendere più sicuri gli edifici pubblici strategici e rilevanti; incentivi per interventi di miglioramento sismico di edifici privati.

Purtroppo, nessuno potrà prevedere il prossimo terremoto ma, essere informati sulla buona condotta da tenere durante i fenomeni sismici potrebbe ridurre di molto l’entità dei danni.
 

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Andria, blitz nei negozi e ristoranti: boom di “lavoratori in nero”

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Numerosi i controlli effettuati dai militari dell’Arma a diversi esercizi commerciali bar e ristoranti nel centro di Andria dove sono state rilevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 20.000 euro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Andria, coadiuvati da personale del Nucleo
Ispettorato del Lavoro eseguivano delle attività ispettive in alcuni ristoranti del comune di
Andria dove venivano riscontrate diverse violazioni del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro,
entrato in vigore nel 2008, che costituisce indubbiamente il principale riferimento legislativo sul tema della sicurezza dei lavoratori.
Gli articoli contestati sono diversi e riguardano principalmente l’omessa sorveglianza sanitaria e la formazione dei lavoratori nonché la presenza di alcuni lavoratori senza relativo contratto, i cosiddetti “lavoratori in nero”, privi della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie
professionali.
Sono state elevate sanzioni amministrative e ammende pari a circa 20.000 euro e nel contesto
ispettivo veniva applicato anche il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale a seguito degli accertamenti dei lavoratori irregolari e gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Continueranno nei prossimi giorni i controlli da parte dei militari in tutta la Provincia BAT al
fine di ridurre, soprattutto con l’inizio della stagione estiva, il fenomeno del lavoro a nero.

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Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

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I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Settimo Milanese, tenta di violentare due minorenni : in manette un 22enne

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A Settimo Milanese, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un ventiduenne di nazionalità ecuadoriana, ritenuto responsabile del reato di tentata violenza sessuale ai danni di due minori, una classe 2010 e l’altra 2012, entrambe residenti in quel centro.

La misura scaturisce dall’attività investigativa, avviata dalla Stazione di Settimo Milanese nel mese di gennaio del 2023, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata due distinti episodi avvenuti rispettivamente il 30 gennaio 2023 ed il 19 febbraio 2024 e che hanno visto quali vittime le due ragazze.

Dalle indagini condotte si è accertato che la prima vittima, mentre stava passeggiando con il proprio cane, veniva pedinata dall’uomo che dopo averla raggiunta all’interno dello stabile condominiale in cui la stessa vive, la avvicinava in prossimità dell’ascensore ed improvvisamente iniziava a stringerla a sé con la forza. In tale circostanza solo la pronta reazione della ragazza che riusciva a divincolarsi dalla presa riusciva ad interrompere il proposito delittuoso dell’uomo.

Nel secondo caso gli accertamenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che lo stesso soggetto, con un’azione criminale pressoché identica, aveva avvicinato un’altra ragazza minore all’uscita da scuola, pedinandola fino all’ingresso del condominio in cui la stessa abita e dopo essere salito con quest’ultima all’interno dell’ascensore, all’apertura delle porte l’uomo, con una mossa repentina, la afferrava per il maglione tentando di tirarla verso di sé. Anche in questo caso la pronta reazione della minore, che riusciva a guadagnare la fuga, aveva consentito di evitare ulteriori conseguenze.

L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

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