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Cronaca

Terremoto, Renzi: "Ricostruiremo tutto". Danni per almeno 4 miliardi

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Tempo di lettura 3 minuti Il commissario Errani: "L'esempio – ha detto – sarà il modello Expo, una collaborazione rafforzata con l'Anac e liste di merito per le imprese"

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Redazione

A un mese esatto dal terremoto che ha colpito il centro Italia fanno il punto a Palazzo Chigi sia il commissario per la ricostruzione Vasco errani che il premier Renzi. I primi dati li fornisce Renzi dicendo che la stima dei danni si aggira intorno ai 4 miliardi di euro. Subito dopo Errani ha parlato di meccanismo di riconoscimento dei danni "chiaro": "Il decreto sarà approvato dal Consiglio dei ministri non oltre il 2 o il 3 ottobre e proporrà, scelta importante, un meccanismo chiaro di riconoscimento pieno dei danni del terremoto e dunque non ci troveremo in una situazione nella quale ogni anno dovremo discutere le quote per il risarcimento". Errani ha parlato per "parole chiave" dicendo che legalità e trasparenza saranno garantite: "L'esempio – ha detto – sarà il modello Expo, una collaborazione rafforzata con l'Anac e liste di merito per le imprese. Tutte le imprese che lavoreranno sul terremoto con contributi pubblici, per edifici pubblici o privati, dovranno essere iscritte in queste liste. E ci sarà un controllo capace di verificare il contrasto delle infiltrazioni, la legalità e la trasparenza. Le stazioni appaltanti saranno solo le 4 Regioni e ci sarà un'unica stazione di committenza. Questo per avere il pieno controllo" sulla ricostruzione "degli edifici pubblici, delle chiese e del patrimonio culturale". La terza parola chiave è riattivazione economica ovvero "sostegno immediato per le imprese che hanno bisogno, per non andare via, di un contributo pubblico. Una sorta di prestito d'onore minimo. Poi ci occuperemo anche del turismo e della filiera agroalimentare"

Non si placano le scosse ad un mese dal terremoto del 24 agosto che ha distrutto Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto e varie frazioni. Intanto a Palazzo Chigi il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa, ha fatto il punto sulla situazione insieme al commissario Vasco Errani e al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. I danni sono stimati in non meno di 4 miliardi. Renzi assicura che verrà ricostruito tutto ''come era prima e più bello di prima''. Attualmente sono circa 3 mila le persone assistite, 2.500 ancora in tenda, anche se a giorni comincerà una drastica riduzione della popolazione in tendopoli. Ci vorrà pero' ancora del tempo, circa 7 mesi, per l'arrivo delle casette in legno. Il decreto sulla ricostruzione sarà pronto per il 2-3 ottobre.

La terra trema ancora – Ancora scosse di terremoto nella zona tra Norcia, Accumuli e Arquata del Tronto. Quella di magnitudo 3.8 registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia poco dopo le 22 di ieri sera è stata infatti subito seguita da una di magnitudo 3.3 sempre nella stessa aerea. Altre due scosse di magnitudo 2.1 sono state rilevate nell'area di Norcia alle 7.49 e alle 8.32 di stamani.

Renzi: "Ricostruiremo tutto come era prima" – "Il nostro Paese ricostruirà i territori colpiti del terremoto come erano prima e più belli di prima", ha detto Renzi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi per descrivere lo stato dell'arte ad un mese dal terremoto che ha devastato alcune località del Centro Italia. "Il nostro obiettivo – ha aggiunto Renzi -, per le prime e le seconde case e per gli esercizi commerciali, è riportare tutto a come era prima". Che ricostruzione sarà? Una "che assicuri che con un terremoto di magnitudo 6.0 non ci siano crolli e non si rischierà più la vita", assicura il commissario Vasco Errani.

Danni stimati in almeno 4 miliardi – "Il danno non sarà meno di 3-4 miliardi, una cifra orientativa che temo non sarà inferiore", ha detto il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. "E' stato molto prudente perché come minimo stiamo sui 4 mld ma è un'analisi che va verificata punto punto, il terremoto ha colpito non solo luoghi dove ci sono state vittime ma ha creato lesioni importanti in altre zone", ha aggiunto Renzi. Curcio, parlando di circa 3 mila assistiti, ha confermato che per la costruzione delle 'casette' "ci vorranno 7 mesi al massimo". "

Decreto per i primi di ottobre – Il decreto sul sisma sarà approvato dal Consiglio dei Ministri "non oltre il 2-3 ottobre", ha assicurato Vasco Errani, spiegando che "proporrà un meccanismo chiaro di riconoscimento pieno dei danni del terremoto". Stasera ci sarà una deliberazione in consiglio dei ministri per la determinazione del cratere, passaggio fondamentale per la ricostruzione post-sisma, ha aggiunto Renzi. Quanto al piano Casa Italia renzi firmerà entro lunedì un dpcm "per formalizzare la struttura di missione guidato dal rettore del Politecnico Giovanni Azzone e che vedrà il coinvolgimento di Renzo Piano".

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Ponzano Romano, “caso del canile lager”: il GIP archivia il procedimento verso il titolare

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Il GIP di Rieti ha archiviato la vicenda che ha visto il titolare di un castello del 1200 con diversi ettari di tenuta a Ponzano Romano finire indagato per il reato previsto dall’articolo 727 del Codice Penale, ovvero di “abbandono di animali”

Una vicenda iniziata due anni fa quando venne diramata la notizia del sequestro di un “canile lager” con 110 husky maltrattati. Il titolare, un uomo di 45 anni, finì quindi indagato per maltrattamento di animali.

Vista la richiesta di archiviazione depositata dal PM – si legge sul decreto di archiviazione – ritenuto, conformemente a quanto sostenuto dal PM, che non è possibile sostenere l’accusa in dibattimento, in quanto: lo stato in cui si trovavano gli animali al momento del controllo non è imputabile al comportamento dell’indagato momentaneamente assente per motivi di salute.

Il 45enne, infatti, al momento del controllo si trovava ricoverato, già da una settimana, al policlinico.

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Kata, la bambina scomparsa a Firenze: gli inquirenti tornano nell’albergo

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Tre mesi dopo la scomparsa della piccola Kata, le indagini sono ripartite dalle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza nei pressi dell’hotel Astor di Firenze. Le ricerche della bimba di 5 anni scomparsa dall’ex albergo occupato continuano da mesi e in queste settimane si sono aperte diverse piste che potrebbero portare alla bambina. Stando a quanto reso noto, infatti, si erano aperte due piste che portavano gli inquirenti all’estero: la piccola Kata potrebbe essere stata rapita “per errore” da alcune persone che volevano vendicarsi dell’ex compagna di un narcotrafficante che fino a pochi anni fa viveva in Italia.

La donna ha infatti una bimba della stessa età di Kata e dopo l’arresto dello spacciatore peruviano, poi rimpatriato, si sarebbe trasferita con la sua piccola nell’ex albergo occupato, lì dove la minore scomparsa viveva con la famiglia. A rendere nota per la prima volta la possibilità di un rapimento avvenuto “per errore” sarebbe stato il nonno della bimba che dal Perù avrebbe detto ai familiari di essere pronto a “occuparsi lui del caso”. 

Gli inquirenti tornano nell’albergo degli orrori. In diretta da Firenze lo racconta “Chi l’ha visto?” nella nuova puntata di questa sera mercoledì 20 settembre con Federica Sciarelli questa sera in diretta.

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Cagliari, smantellata un’associazione a delinquere dedita allo sfruttamento del lavoro nero

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Gli stranieri venivano reclutati dal CAS e portati in diverse aziende agricole e nei vigneti di note cantine della provincia

All’alba di oggi, la Polizia di Stato ha smantellato una presunta associazione a delinquere che reclutava i cittadini stranieri ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria di Monastir (CA), per farli lavorare in nero in alcune aziende agricole della provincia.

La Squadra Mobile di Cagliari ha eseguito cinque fermi di indiziato di delitto a carico di altrettanti cittadini pakistani, dimoranti a Cagliari, tutti con permesso di soggiorno in Italia, indagati per aver costituito e organizzato un’associazione a delinquere finalizzata all’intermediazione illecita e allo sfruttamento del lavoro nero, con violazione dei contratti nazionali e delle norme sulla sicurezza del lavoro.

Un altro cittadino pakistano, che avrebbe fatto da autista per l’organizzazione, è stato indagato in stato di libertà quale partecipe dell’associazione a delinquere.

I fermati, ogni mattina, prelevavano dal C.A.S. gli stranieri e li portavano a lavorare in alcune aziende agricole della provincia, che li sfruttavano dando loro una paga di 5 euro l’ora. A volte i lavoratori dovevano provvedere anche a procurarsi il cibo per la  giornata.

Sono 12 i titolari di aziende agricole e cantine indagati in stato di libertà perché avrebbero utilizzato manodopera, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento e approfittando del loro stato di bisogno.

Nell’operazione sono stati impegnati complessivamente 60 uomini della Squadra Mobile, del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e del Reparto Mobile di Cagliari.

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