TERRORISMO: VALLS LANCIA ALLARME ARMI CHIMICHE

di Matteo La Stella
Parigi
– Desta preoccupazione l'allarme lanciato dal Governo francese in merito alla possibilità di attacchi chimici, mentre in Belgio sono in corso 6 blitz delle forze speciali nel quartiere di Molenbeek, ad ovest del centro di Bruxelles, e in altre zone della città.

Armi chimiche. A Parigi, con le ferite dello scorso 13 novembre ancora aperte, il premier Manuel Valls ha parlato all'Assemblea Nazionale:”Oggi non possiamo escludere niente- poiché esiste- il rischio di armi chimiche e biologiche”. “Siamo in guerra, non una guerra di quelle a cui la storia ci ha abituato – rincara la dose Valls – Questa nuova guerra resta una guerra pianificata condotta da un esercito criminale, quello che è nuovo sono i modi di operare, di colpire, di uccidere, che evolvono senza sosta”. Un'immaginazione, quella dei mandanti degli attentati, che il premier definisce “macabra”, tra: “Fucili d'assalto, decapitazioni, bombe umane, armi bianche”. Dunque, conclude Valls: “Oggi non bisogna escludere niente, e lo dico con tutte le precauzioni che si impongono ma lo sappiamo e lo abbiamo in mente, può esserci anche il rischio di armi chimiche e batteriologiche”.
Un annuncio scioccante, che arriva a 24 ore dal raid nel quartiere di Saint-Denise, dove oltre al regista degli attentati Abdelhamid Abaaoud, sarebbe stato ucciso anche Salah Abdeslam, l'ultimo attentatore rimasto a piede libero dopo gli attacchi di venerdì 13 novembre. Lo riferisce il quotidiano belga la Dernière heure, specificando che si attendono ancora i risultati del DNA.

Blitz a Bruxelles. Intanto, in Belgio, le forze speciali stanno eseguendo 6 blitz, concentrati soprattutto nei quartieri di Molenbeek e Jeet a Bruxelles. I raid delle forze speciali sono mirati a stanare soggetti ritenuti vicini a Bilal Hadfi, uno dei kamikaze esplosi nei pressi dello Stade de France durante gli attentati parigini. Hadfi, Classe '95, era nato in Francia e aveva già combattuto in Siria tra le fila dell'Isis ma attualmente viveva in Belgio. Proprio il Belgio, sul versante politico, avrebbe stanziato 400 milioni di euro per rafforzare la sicurezza nazionale. Lo ha annunciato il premier Charles Michel, che davanti ai deputati ha rimbalzato le critiche pervenute nei confronti dei servizi di sicurezza prima degli attentati a Parigi. Come la Francia, peraltro, anche il Belgio sarebbe pronto ad una modifica della costituzione, così da allungare il fermo di Polizia da uno a tre giorni.