Tivoli, Fiano, Capena, Morlupo, Fregene: arrivano i Carabinieri a cavallo contro i piromani

 

ROMA – I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno ulteriormente potenziato i già numerosi servizi di controllo antipiromani nella riserva di Castel Fusano e in Provincia, nelle zone recentemente colpite dagli incendi boschivi quali Tivoli, Fiano Romano, Capena e Morlupo e quelle considerate a rischio come Fregene, Fiumicino e tutto il quadrante a Nord della Capitale compreso tra Porte di Roma e Soratte.
Sono state immediatamente impiegate, infatti, altre 6 pattuglie a cavallo messe a disposizione dai Carabinieri del IV Reggimento di stanza a Tor di Quinto (4 a Castel Fusano e 2 in Provincia), 20 militari dell’8° Reggimento “Lazio” (10 a Castel Fusano e 10 in Provincia) e 10 Carabinieri della C.I.O. – Compagnia di Intervento Operativo – formata da militari specificamente addestrati ed equipaggiati (5 a Castel Fusano e 5 in Provincia).
Il nuovo rinforzo messo in campo – il cui impiego è stato disposto dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri in virtù della recrudescenza del fenomeno degli incendi boschivi – completa la vigilanza dell’area che si estende per oltre 1000 ettari e che già conta sulle numerose unità dei Carabinieri di Roma e Ostia, impiegate con pattuglie in moto e in auto, e le pattuglie a cavallo già adottate a seguito dei primi roghi che hanno interessato l’area.
Il dispositivo opererà in stretto coordinamento con i Carabinieri del Gruppo Forestale di Ostia.
L’incremento dell’attività di vigilanza e controllo nella riserva di Castel Fusano ha come mission principale quella di prevenire la commissione di reati ambientali e ulteriori incendi dolosi che già tanto hanno ferito il principale “polmone” alle porte della Capitale.
Le pattuglie a cavallo, nello specifico, consentiranno di raggiungere sentieri e zone impervie che solo grazie agli equini possono essere praticati, consentendo anche di scoprire eventuali insediamenti abusivi, stranieri irregolari o malintenzionati presenti in pineta oltre che a contrastare il fenomeno della prostituzione nella pineta.