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Cittadinazattiva, Tribunale per il diritto del malato, chiede la verifica di quanto denunciato e si riserva di adire alle opportune sedi
di Cinzia Marchegiani
Tivoli (RM)
– Una denuncia shock che ha spalancato il degrado in cui perversa l’ospedale di Tivoli, il San Giovanni Evangelista nella Asl Rm G. La denuncia è della Uil di Roma e del Lazio che, nell’ambito dell’Osservatorio sulla Sanità, ha monitorato il nosocomio di Tivoli, fotografando lo stato di incuria e pericolo sanitario e strutturale in cui versa: ”Quadri elettrici scoperti e alla portata di tutti, rifiuti radioattivi abbandonati senza vigilanza, garze insanguinate ad accogliere i pazienti all'ingresso, immondizia stipata in ogni angolo, bagni e ascensori non funzionanti.”
L’ospedale San Giovanni Battista è tra quelli inseriti dal presidente della Regione Zingaretti nel piano di riorganizzazione. E' previsto infatti il potenziamento dell'area medico-chirurgica e l'apertura di un dipartimento di emodinamica h 24.
Il segretario generale della UIL di Roma e del Lazio, Pierpaolo Bombardieri in merito chiarisce le emergenze da affrontare:”In situazioni come questa, non servono potenziamenti, ma interventi netti. Se in ospedale la gente rischia di ammalarsi ulteriormente o di infettarsi, quale ruolo ha la sanità pubblica? E in che condizioni lavora il personale dipendente? Incrementare è certamente positivo se i reparti già esistenti funzionano. Ma se il semplice accesso in ospedale diventa uno slalom tra rifiuti infetti, sarebbe il caso di confrontarsi con la realtà vera. E quella che noi stiamo vedendo in questo tour tra i nosocomi del Lazio è ben lontana da quella dei proclami ufficiali. E' una sanità da brivido, con cittadini costretti ad attese interminabili, strutture fatiscenti e sprechi costanti. Altro che più sicurezza e più tagli! La politica del welfare si effettua sul campo, non con le carte. Tra l'altro con dati non verificabili e confezionati ad arte".
E ora la Uil Lazio solleva dubbi pesanti, poiché la Asl Roma G, cui appartiene il complesso ospedaliero tiburtino, spenderebbe ogni anno 3,3 milioni di euro per l’affitto di alcune strutture dove sono dislocati gli ambulatori e gli uffici amministrativi di Guidonia, Colleferro, Monterotondo e Tivoli. Strutture prevalentemente di proprietà privata date in locazione alla Asl a costi elevatissimi. Basti pensare che solamente per Colleferro si spendono ogni anno 900 mila euro: “A Colleferro vengono trattate prevalentemente le urgenze perché per gli altri casi ci si rivolge agli ospedali di Roma o a quello di Tivoli. La stessa dirigenza della Rm G parla di voler ridimensionare il fenomeno, ma nel frattempo tutto rimane invariato e gli sprechi continuano ad accumularsi”.
Cittadinazattiva-Tribunale per i diritti del Malato, entra nel merito di questa denuncia circostanziata appena emersa dall’ispezione della UIL Lazio, e annuncia che si andrebbe ad inserire, se confermata, nel contesto di una situazione insostenibile nella ASL RMG che abbiamo già ha avuto occasione di denunciare più volte e che ha portato ad una diffida legale nei confronti del Commissario Straordinario Zingaretti, del Direttore Generale della ASL stessa e del Ministro della Salute, diffida rimasta tuttora senza risposta e senza atti concreti sui punti denunciati. Per questo la stessa Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato del Lazio chiede, una immediata ispezione, la verifica di quanto denunciato, l’identificazione dei responsabili eventuali e provvedimenti nei loro confronti, ad ogni livello e si riserva di aderire alle sedi opportune, in caso di conferma.
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