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Cronaca

TORINO: PADRE FUGGE CON FIGLIO DI 15 GIORNI. RINTRACCIATA L'AUTO IN SPAGNA

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Tempo di lettura 2 minuti La madre è disperata, il marito era in cura da uno psichiatra

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di Chiara Rai

Una fuga ancora inspiegabile. "Mio marito è scappato in macchina con nostro figlio di 15 giorni e non è più tornato". E' quanto ha riferito martedì sera ai carabibieri una donna di 32 anni residente a Orbassano, nel Torinese. Secondo i primi rilievi Enzo Costanza, un impiegato di 39 anni, sarebbe transitato da Bardonecchia, diretto in Francia attraverso il traforo autostradale del Frejus. Sull'episodio indagano i carabinieri di Moncalieri

 

L'identikit dell'uomo. I carabinieri di Torino hanno diffuso la fotografia di Enzo Costanza. L'uomo è alto 1,85 cm, di corporatura normale, capelli e occhi neri, naso pronunciato. Al momento della fuga, a bordo di un suv Fiat Freemont grigio, indossava una camicia di colore beige e pantaloni marroni. Il piccolo, invece, indossava una tutina rossa e beige con il disegno di Snoopy. L'uomo, secondo le prime informazioni raccolte dalle forze dell'ordine, soffrirebbe di problemi psichici e negli ultimi tempi stava seguendo una terapia farmacologica improvvisamente interrotta. Sulle sue tracce c'e' anche la gendarmeria francese, in stretto contatto con le forze dell'ordine italiane

 

Rintracciata l'auto in Spagna. E' stata rintracciata in Spagna l'auto di Enzo Costanza, da martedì in fuga con il figlio di appena quindici giorni. Lo rendono noto i carabinieri del Comando provinciale di Torino, che sono sulle sue tracce. L'uomo non è ancora stato fermato

 

Notizie grazie allo Smartphone. E' certo che martedì 14 aprile, intorno alle 14,20, Costanza ha attraversato il confine italo-francese passando per il traforo del Frejus

 

Quel maledetto martedì. È successo tutto martedì, intorno alle 13, quando la coppia si è recata in un supermercato a Rivalta, paese della cintura torinese, per fare la spesa. Guidava lui, lei era al posto del passeggero. Il neonato nell’ovetto. La donna scende per fare acquisti, quando torna al parcheggio l’auto con il bimbo è scomparsa. Secondo le prime informazioni, non sembrerebbe emergere un motivo che giustificherebbe la fuga dell’uomo. Ma un’ora prima di sparire, il 14 aprile, la coppia, prima di recarsi al centro commerciale Pasta di Rivalta, che confina con Orbassano, era andata dallo psichiatra di Costanza. Il medico aveva prescritto a Costanza un aumento consistente della dose di farmaci che avrebbe dovuto assumere. Il problema è che l’uomo, probabilmente, non ascoltava del tutto i consigli dello psichiatra. E da circa un mese non dormiva più bene e aveva dato segni di disagio. Il bambino era sano. La compagna, che sta aspettando notizie nella casa in cui vivono ad Orbassano, si fidava di lui. La coppia era sposata dal 2011. Il piccolo è il loro primo figlio

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Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

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I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.

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Esorcismo con rito islamico: morto un 43enne

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La causa della morte di un uomo di 43 anni a Salassa (Torino), non era, come si pensava, un’overdose di droga, ma il soffocamento durante un esorcismo con ritmo islamico.

L’hanno accertato le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea, che hanno fermato l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. La donna è agli arresti domiciliari, gli uomini sono in carcere.

Le indagini hanno appurato che il 43enne era già dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo un precedente rituale, guidato dallo zio. Vittima e fermati sono tutti di origine nordafricana.

Il tragico epilogo del rituale in un appartamento di Salassa, lo scorso 10 febbraio

La vittima era stata già sottoposta ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, in quanto ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni. I carabinieri, invece, hanno rivelato un’altra verità nonostante il tentativo dei sospettati di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso per soffocamento. Lo zio della vittima, figura di riferimento della comunità islamica di Cuorgnè, un altro Comune del Canavese, avrebbe guidato i rituali.

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Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate

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ROMA – Nella giornata di ieri è scattata un’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma nell’area della stazione ferroviaria Termini, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità.
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.



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