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9 anni faon
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Daniele Bruni, nonostante un soccorso immediato, muore al Policlinico Gemelli di Roma, troppe le emorragie all’addome alla testa. Tutta la città chiusa nel suo dolore piange e chiede ora giustizia
di Cinzia Marchegiani
Cerveteri (RM) – Cerveteri e tutto il mondo del calcio piange la morte di Daniele Bruni, 28 anni e una vita di passione nella sua squadra del Cerveteri Calcio.
Si può morire per un incidente in un parcheggio di uno stadio comunale? E’ quello che è accaduto a Daniele Bruni in una folle giornata, vittima di un tragico incidente, inaccettabile per tutti. Rimangono attoniti chi lo conosceva, suoi amici, i suoi colleghi di calcio. Un incidente ha rubato la ta vita Daniele, i tuoi sogni e ti ha rapito agli affetti dei tuoi cari genitori, dei tuoi amici, dei tuoi compagni di squadra.
Un incidente inaccettabile. L’Osservatore d’Italia, redazione Lazio ne aveva dato notizia del suo incidente grave che aveva travolto la città di Cerveteri e anche Ladispoli. Il ragazzo era stato ferito gravemente all’impatto con un autocarro che trasportava legna, alla sua guida uno straniero inizialmente in apparente stato di ebbrezza. Le testimonianze indicano la scena dell’incidente, Bruni era vicino alla sua automobile nel parcheggio nei pressi dello stadio, quando è stato investito dal mezzo pesante. Nonostante l’immediato l’intervento della polizia locale che ha coordinato il soccorso, sul luogo anche i Carabinieri e l’eliambulanza, Daniele non ce l’ha fatta. Dopo una serie di interventi chirurgici al Policlinico Gemelli di Roma, ha lottato in terapia intensiva ma è stato strappato alla vita per le forti emorragie all'addome e alla testa. La famiglia ha deciso che gli organi saranno espiantati e donati. Un gesto d’amore inconsolabile.
L’autista, uno straniero, un cinquantaquattrenne romeno sembrerebbe essere risultato poi ubriaco in seguito all'alcool test effettuato dai carabinieri. L’autista, dopo aver investito Daniele Bruni, ha fatto poi retromarcia e danneggiato anche un’altra vettura, tanto che i Carabinieri al loro arrivo sul luogo dell’incidente lo hanno salvato dall’ira delle persone presenti all’accaduto. Inizialmente denunciato per lesioni gravi e guida in stato di ebrezza, dopo essere risultato positivo asll’alcol test, le sua posizione si aggrava, e l’accusa è di omicidio colposo.
Daniele Bruni, 28 anni una vita all’insegna dello sport, dell’amore per la sua città, una tragedia la sua che ha letteralmente scosso tutti gli ambienti, non solo quelli del calcio. Cerveteri piange e anche la società umana, troppo spesso travolta da queste notizie che non sono e non possono più essere accettate. Una vita spezzata senza consapevolezza, alla guida troppi ubriachi e una gisutizia troppo spesso blanda.
Quel maledetto giorno, un destino amaro e infame per Daniele lo attendeva. Sembra che Daniele, lunedì 5 ottobre 2015 si fosse recato al suo stadio comunale per scusarsi con la società dei tre gol presi alla partita contro la Cpc di Civitavecchia, tanta la sua umiltà e l’attaccamento a quella maglia del Cerveteri. Ma a quel parcheggio ad attenderlo c’era la morte, e un ubriaco alla guida di un mezzo pesante che non l’ha risparmiato.
La Serie A TIM saluta Daniele, e da facebook lo ricordano con un suo primo piano e un grande scritta, “Ciao Daniele”. Poi scrivono: "Daniele Bruni non ce l'ha fatta. Il portiere del Cerveteri Calcio ha lottato fino all'ultimo contro i gravi danni procurati da un incidente stradale. La Serie A TIM si stringe attorno ai familiari del ragazzo con un grosso abbraccio".
Inutile riportare i commenti scritti in merito a questa tragedia inaccettabile, e solo una grande domanda:”Fra quanto tempo starà alla sua casa l'assasino responsabile di questa morte?”
Sabato e domenica, le Gare ufficiali hanno onorato la memoria di Daniele. Il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Lazio, unitamente ai Dirigenti, Tecnici e Calciatori di tutte le Società affiliate, stringendosi con sincero affetto intorno alla Società A.S.D. Citta di Cerveteri e, soprattutto, intorno alla Famiglia del calciatore Claudio Daniele Bruni, tragicamente e prematuramente scomparso, hanno voluto onorare la memoria del 28 enne scomparso, disponendo sabato 10 e domenica 11 c.a. un minuto di silenzio per tutte le gare ufficiali dilettantistiche e giovanili di calcio a 11 e di calcio a 5.
Quante morti ancora per guida in stato di ubriachezza si devono leggere sui giornali, seguiti spesso da una sentenza amara, blanda che va ad uccide moralmente due volte le vittime di queste tragedie?
A 28 anni non si può morire in un parcheggio? A 28 anni ma anche a sei la legge deve punire severamente chi ruba la vita su questa terra.
Condoglienze alla famiglia, agli amici da tutta la redazione de l'Osservatore d'Italia, avevamo atteso l'esito dell'intervento, mai avremmo pensato di comunicare la triste notizia.
Ciao Daniele.