Transformers Battlegrounds, guerra fra i robot di Hasbro

Transformers è un marchio nato nel lontano 1984 prodotto dalla americana Hasbro e dalla giapponese Takara Tomy. Nato come una semplice la linea di giocattoli incentrata su dei robot extraterrestri in grado di prendere le sembianze di veicoli e creature, con il passare del tempo il marchio ha assunto sempre più popolarità, prima con diverse serie animate ed in seguito con i film diretti da Michael Bay.

Nel mentre il franchise si è sempre più espanso tramite numerosi media tra i quali i fumetti e anche videogiochi. Di opere videoludiche dedicate ai Transformers ne sono state realizzate oltre una ventina e di vario genere, ma mai prima d’ora i robot ideati da Hasbro sono stati i protagonisti di un videogioco strategico a turni.

Questo è il caso di Transformers: Battlegrounds, titolo sviluppato da Coatsink che esce, per Pc, Xbox One, Ps4 e Switch, a cinque anni di distanza dall’ultimo gioco dedicato ai celebri alieni robotici, ovvero Transformers: Devastation di PlatinumGames.

Il mondo dei Transformers sarà riuscito ad adattarsi a questo specifico genere videoludico? Ve lo diciamo subito. Durante l’avventura, divisa in quattro atti, il giocatore avrà la possibilità di comandare sei dei più celebri Autobot, ovvero “Bumblebee”, “Arcee”, “Windblade”, “Wheeljack”, “Grimlock” e ovviamente “Optimus Prime”.

Ogni personaggio appartiene ad una delle tre classi che determina le proprie abilità sul campo di battaglia, ossia Scout, Brawler e Support. Il sistema di combattimento di Transformers Battlegrounds si basa su punti abilità che determinano di quante caselle ogni Autobot possa muoversi e quali abilità possa usare durante lo scontro. Ad ogni turno ogni personaggio partirà con tre punti abilità, più lontano ci si sposterà più punti verranno consumati, più sarà potente l’abilità utilizzata maggiore sarà la spesa di punti richiesta. Inoltre durante i combattimenti si riempirà la barra di Energon che servirà per eseguire un attacco bonus spendendo metà o tutto il materiale raccolto.

Tale barra si riempirà consumando punti abilità o posizionandosi vicino a delle casse di Energon sparse per le mappe di gioco. Dato che ogni personaggio ha una gamma così distinta di abilità, tutto questo si unisce per creare un sistema di combattimento particolarmente sfaccettato che diventa sempre più variegato sbloccando nuove abilità equipaggiabili.

In Transformers Battlegrounds gli scontri sono decisamente divertenti, ma non sono molto fantasiosi per quanto concerne gli obiettivi, i quali si limiteranno allo sconfiggere tutti i nemici, farsi strada verso un’area designata o semplicemente sopravvivere uno specifico numero di turni. Oltre alla mancanza di obiettivi davvero differenti tra loro, quello che manca a Transformers: Battlegrounds è un livello di sfida davvero adeguato. Per quanto si possano selezionare tre livelli di difficoltà la campagna è estremamente semplice da padroneggiare senza alcuna sfida sostanziale anche scegliendo le impostazioni di difficoltà più elevate.

Giocando infatti alla massima, il gameplay non richiederà comunque una particolare abilità, e a parte un paio di missioni arrivare al termine dell’avventura sarà alla portata di tutti, anche di coloro che sono dei principianti in questo genere. Proprio per tale motivo viene da pensare che il titolo sia diretto a un pubblico più giovane e meno “skillato”. A parte le abilità, acquistabili dal negozio Wheeljack’s Lab presente nel menù principale, non sarà possibile personalizzare in alcun modo i vari Autobot. Nessuna skin, nessun accessorio, nulla. Una volta terminata l’esperienza, che durerà appena sei ore in totale, disinstallerete il titolo senza più metterci nuovamente mano. A sopperire, in parte, a questa mancanza di contenuti ci pensa la Modalità Arcade che consentirà di giocare in cooperativa con un amico. Questa co-op mode include svariate modalità come Capture the Flag, Decepticon Grudge Match (che metterà i giocatori nei panni dei nemici, cosa non possibile nella campagna in singolo), Energon Capture, Last Stand, Destruction e Cube. Inutile dire che questa modalità cooperativa ha senso solo se si ha qualcuno con la quale poterci giocare e che apprezza sia i Transformers che gli strategici a turni.

A livello estetico il comparto grafico e artistico del titolo si attesta su livelli buoni. Transformers Battlegrounds attinge a mani basse da tutto l’universo dei Transfomers e riesce a portare su schermo una grafica piacevole, leggera a adatta al contesto (che vi ricordiamo ancora una volta essere pensato soprattutto per i più giovani). Il design del titolo è chiaramente ispirato alla serie animata e i vari personaggi riprendono fedelmente i personaggi di riferimento della serie TV. Ben strutturato anche il motore di gioco che garantisce performance dignitose a fronte di un aspetto estetico molto buono e in stile cartoon quanto basta. Non abbiamo registrato nessun tipo di problema durante le nostre prove su XBOX One X, onestamente non ci aspettavamo problemi, la componente tecnica è decisamente affrontabile per l’hardware della console di casa Microsoft. Molto buona la colonna sonora, completamente adatta al contesto, anche gli effetti sonori sono pertinenti e contestualizzati nel gioco. Ci teniamo a sottolineare la presenza della lingua italiana anche nel doppiaggio, per altro di ottima fattura. Tirando le somme, Transformers Battlegrounds non è certamente lo strategico dell’anno ne possiamo definirlo un titolo adatto agli appassionati del genere di vecchia data. C’è da dire però che il titolo di Coatsink Software non vuole essere un concorrente di X-COM, bensì va visto come una porta d’ingresso per il mondo degli strategici tattici a turni e, in questa veste, è un’ottima proposta. Insomma, se siete appassionati dei robot di casa Hasbro o volete avvicinarvi al genere degli strategici Transformers: Battlegrounds è un titolo da tenere in grande considerazione.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 7,5

Sonoro: 7,5

Gameplay: 8,5

Longevità: 7

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise