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Cronaca

Trento, Kaki Tree Project: arriva un albero di pace e di rinascita

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Tempo di lettura 4 minuti Sarà piantata nel giardino Alexander Langer venerdì 24 marzo alla presenza del botanico giapponese Ebinuma, ideatore del progetto Kaki Tree Project

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TRENTO – Arriva anche a Trento una delle piante figlie del caco sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki. Sarà piantata nel giardino Alexander Langer venerdì 24 marzo alla presenza del botanico giapponese Ebinuma, ideatore del progetto Kaki Tree Project, e di numerosi bambini delle scuole materne ed elementari dell’Oltrefersina. Giovedì 23 marzo alle 20.30, presso sala Falconetto di palazzo Geremia, tavola rotonda su “Coltivare un tempo di pace” in collaborazione con il Forum Trentino per la pace e i diritti umani, l’associazione Pro.di.Gio e l’associazione italo-giapponese Yomoyamabanashi. Tra gli ospiti il dottor Ebinuma, il fisico Mirco Elena e Lisa Clark dei Beati Costruttori di Pace.

Il 9 agosto 1945 la bomba atomica “Fat Man” venne sganciata da un bombardiere americano sulla città di Nagasaki. Le intense radiazioni e la forza d’urto dell’esplosione sprigionate uccisero circa 80 mila persone, riducendo in cenere la città. Miracolosamente un albero di cachi sopravvisse alla devastazione. Nel 1994 l’arboricoltore Masayuki Ebinuma iniziò a curare il fragile albero di cachi e riuscì a farlo riprendere fino al punto da ottenere delle pianticelle di “seconda generazione dell’albero di cachi sopravvissuto al bombardamento atomico”. Quindi, Ebinuma cominciò a distribuire quelle pianticelle ai bambini che si recavano in visita a Nagasaki, come simbolo di pace.
L’artista contemporaneo Tatsuo Miyajima nel 1996 concepì un progetto artistico detto “Kaki Tree Project– La rinascita del tempo” e nell’anno seguente, una pianticella di “seconda generazione” fu piantata presso l’’ex Scuola Elementare Ryuhoku, andando a costituire la prima piantatura del Progetto. Da quel momento il progetto si è diffuso ovunque e oggi le piccole piante di caco, figlie dell’albero di Nagasaki, possono raccontare la loro storia e parlare di pace e della forza della vita ai bambini di tutto il mondo.
Uno dei cachi arriva ora nella città di Trento grazie all’associazione Finisterrae Teatri – Pituit studio d’arti, che, dopo aver presentato uno specifico progetto di promozione della pace tra le nuove generazioni e un impegno a seguire con cura la crescita dell’albero, è riuscita ad ottenere il consenso dallo staff giapponese per la piantumazione della pianta presso il parco comunale Alexander Langer (dedicato ad uno dei più grandi protagonisti della cultura della pace del nostro tempo).

L’associazione culturale Finisterrae Teatri è una compagnia teatrale professionale impegnata, fin dalla sua nascita, nell’ormai lontano 1995, in progetti che coniugano arte e impegno sociale. Il nome stesso sta a indicare un luogo al confine, o meglio ciò che avviene ai margini, una sorta di feconda instabilità. Da un paio d’anni, dopo ver preso casa presso Pituit studio d’arti in via Aosta, proprio nei pressi del parco del Salé, ora dedicato ad Alexander Langer, ha iniziato un progetto di attivazione dei processi partecipativi sul territorio per riqualificare il parco e renderlo luogo di relazioni significative e di incontro.
Il progetto ha coinvolto centinaia di persone, istituzioni e numerosissime associazioni che hanno partecipato attivamente alle varie attività proposte. Dal 2017 Finisterrae Teatri e associazione Prodigio onlus hanno stretto un patto di collaborazione con I Beni Comuni del Comune di Trento per la valorizzazione del parco attraverso la creazione di alcuni luoghi di incontro e relazione, in particolare sotto gli archi del viadotto della ferrovia della Valsugana che delimita il parco. Lì hanno trovato sede il BiblioArc – spazio di Bookcrossing, l’Arco Giochi e il TeatrArc, piccolo “teatrino sotto il ponte” per ascoltare una storia, leggere un libro o semplicemente incontrarsi e parlare. Infine “Perle verdi” è un progetto dedicato alla coltivazione di spezie, piante antiche e piante che vengono da lontano. Proprio come il caco di Nagasaki che ora, con l’aiuto di tanti cittadini, bambini e adulti crescerà nel nostro parco a ricordarci che la pace nasce da piccoli gesti, continui e duraturi.

Per l’arrivo del Caco di Nagasaki e per la sua piantumazione sono previsti due momenti informativi e celebrativi aperti a tutta la cittadinanza.

Giovedì 23 marzo 2017, alle ore 20.30, presso palazzo Geremia (sala Falconetto) si terrà l’incontro “Coltivare un tempo di pace”: una tavola rotonda per raccontare la storia del Caco di Nagasaki e riflettere sulla diffusione del nucleare al giorno d’oggi e sulla promozione della pace. La serata è organizzata in collaborazione con il Forum Trentino per la pace e i diritti umani, l’Associazione Pro.di.Gio e l’Associazione italo-giapponese Yomoyamabanashi. Saranno presenti numerosi ospiti tra cui Masayuki Ebinuma (botanico, ideatore del Kaki Tree Project), Mirco Elena (Unione degli scienziati per il disarmo), Lisa Clark (Beati Costruttori di Pace), Miriam Vanzetta e Giacomo Anderle (Finisterrae Teatri) e l’Assessore alle politiche sociali Mariachiara Franzoia.

Venerdì 24 marzo 2017, alle ore 10.00, presso il parco Alexander Langer si terrà la Cerimonia di piantumazione del Caco di Seconda Generazione di Nagasaki.
È prevista la partecipazione di alcune classi delle scuole elementari e delle scuole materne della Circoscrizione Oltrefersina che daranno il benvenuto al Caco offrendogli alcuni lavori dei bambini: fiori di carta, disegni e canzoni. Verrà raccontata “La storia dell’albero delle sette virtù” e infine i bambini assicureranno il loro impegno affinché l’albero di cachi possa crescere sereno e felice insieme a tutti loro. Ogni bambino potrà affidare un proprio impegno/desiderio per il futuro ad una cassetta che sarà interrata con il Caco.
Avremo l’onore di avere nuovamente con noi il dottor Ebinuma, che interverrà con un breve saluto e le artiste Gabriella Gasperini, Nadezhda Simeonova e i musicisti Martino Brocchieri e Irem Kurt.
Per tutti gli eventi l’ingresso è libero e gratuito

INFORMAZIONI
Pituit studio d’arti, via Aosta, 18 38122 Trento
Per informazioni e comunicazioni: pituit.studio@gmail.com
Segreteria: venerdì dalle ore 9 alle 12 tel. 0461.1595982

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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