Trento, piazza Venezia: Alcide De Gasperi prende luce

Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione del monumento dedicato ad Alcide Degasperi, all’interno dei giardini pubblici di piazza Venezia a Trento, fornendolo di un sistema di illuminazione, previsto al tempo della sua realizzazione ma mai eseguito.
Il monumento, eretto nel 1956, è collocato all’interno di un’area del parco crocevia di
percorsi, in un contesto scarsamente illuminato, risultando spesso oggetto di atti vandalici:
tale circostanza produce una percezione di scarsa sicurezza del giardino stesso. Il
monumento risultando completamente al buio è quindi scarsamente valorizzato, passando
inosservato ai cittadini che attraversano il parco.
L’intervento previsto si riferisce a tre principali tematiche: la pulitura del monumento per
migliorarne lo stato di conservazione, l’illuminazione dello stesso e infine il miglioramento
della sicurezza nella sua fruizione.
1) Lo stato attuale conduce alla necessità di procedere con un intervento di pulitura del
monumento per permetterne una migliore fruizione e al contempo di garantirne la
conservazione e il rallentamento dell’avanzare dei fenomeni di degrado. Sono quindi previsti
interventi di pulitura della pietra, delle parti bronzee e delle parti a mosaico.
2) Il progetto illuminotecnico ha come obiettivo quello di garantire la visibilità notturna del
monumento, tenendo conto degli elementi considerati di maggiore interesse per la
composizione, su cui si concentrerà un’illuminazione mirata, per enfatizzarne i caratteri
monumentali e al contempo favorire una percezione di sicurezza nel contesto.
La composizione architettonica mette in rilievo le due grandi statue: Alcide Degasperi verso
sud e la statua dedicata all’Italia verso nord. Si è deciso di operare tramite un’illuminazione
“selettiva”, realizzata a due intensità, utilizzando luci spot direzionate con maggiore o
minore concentrazione sulle aree selezionate, evidenziando elementi specifici o dando
generale risalto al complesso.

L’effetto ricercato consiste nella volontà di far emergere i rilievi e le statue bronzee e dare slancio verso l’alto alla grande stele centrale, lasciando la massa dell’esedra in ombra, lambita lievemente dall’illuminazione data agli altri elementi.
Data la forte carica simbolica del monumento il progetto prevede che l’illuminazione della
stele avvenga tramite tre fari RGBW, che in condizioni ordinarie emettano luce di colore
bianco ma che possano, in determinate occasioni, essere regolate al fine di creare cromatismi
selettivi tramite gestione da remoto.
3) E’ inoltre previsto un sistema che miri a ridurre il potenziale rischio di caduta dalla
sommità del basamento, che potrebbe verificarsi a causa dei dislivelli esistenti rispetto al
piano del parco (circa + 1,80 metri). L’obiettivo dell’intervento è quello di dissuadere dal
percorrere la sommità del basamento, ma al contempo consentire la visione del monumento e
degli elementi di dettaglio che lo compongono. Pertanto il progetto propone la realizzazione
di un sistema composto da dissuasori metallici, posizionati sui pianerottoli intermedi delle
gradinate.
L’inizio dei lavori è previsto in primavera per una durata di circa tre mesi per un importo
totale del progetto pari a 84.908 euro. Il progetto esecutivo è stato redatto da gruppo di
progettazione costituito da tecnici del Comune di Trento, con coordinamento dell’arch. Anna Bruschetti, progettista per la parte architettonica arch. Federica Podetti, per gli impianti
elettrici e di illuminazione ing. Alberto Ricci.