Milano: sventata truffa dello specchietto a Peschiera Borromeo

PESCHIERA BORROMEO (MI) – Sventata truffa dello specchietto in provincia di Milano. I Carabinieri della Stazione di Peschiera Borromeo hanno arrestato una coppia di nomadi di 39 e 40 anni, già noti alla Giustizia, ritenuti responsabili di truffa aggravata.
Nel pomeriggio di ieri la coppia viaggiava a bordo della propria autovettura, condotta dal 39enne, quando quest’ultimo, approfittando di un cambio di corsia effettuato da un’utilitaria lungo la S.P. 14 “Rivoltana”, scagliava alcuni piccoli oggetti contro la fiancata posteriore dell’altro veicolo. La scena non è sfuggita a un carabiniere della Stazione di Peschiera Borromeo, il quale, libero dal servizio, stava percorrendo la stessa strada.
Subito dopo la finta collisione, i truffatori hanno dapprima invitato la vittima, un 28enne del posto, ad accostare a bordo strada, lungo via per San Bovio, accusandolo di aver urtato lo specchietto retrovisore lato guidatore che di fatto era penzolante. Contestualmente, gli stessi hanno fatto notare al ragazzo la presenza di alcuni segni sulla carrozzeria della propria auto, a riprova dell’avvenuto contatto tra le vetture. Per risolvere la questione i due complici hanno quindi chiesto la consegna immediata della somma di 100 euro quale risarcimento del danno, paventando un danno economico maggiore nel caso in cui l’incidente fosse stato segnalato alle autorità. Il 28enne ha quindi ingenuamente consegnato quanto richiesto dai truffatori, che si sono immediatamente allontanati convinti di aver messo a segno il colpo. La coppia è però stata subito bloccata dai Carabinieri, giunti su indicazione del collega, che nel frattempo aveva provveduto a bloccare la via di fuga in entrambi i sensi di marcia, utilizzando sia la propria autovettura che un mezzo pesante fatto posizionare di traverso sulla sede stradale.
Il maltolto è stato quindi restituito all’avente diritto, mentre nel portaoggetti dell’auto e nella borsa della donna sono stati rinvenuti pastelli a cera spezzettati, idonei ad essere lanciati e a lasciare segni visibili sulle carrozzerie dei veicoli.
Gli arrestati sono comparsi questa mattina dinanzi al Giudice della direttissima che ha convalidato l’arresto e posto i due alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, in attesa della definizione del procedimento penale.

Le modalità della truffa: l’automobilista sente un colpo secco nei pressi della fiancata, poi compare una vettura in posizione retrostante che suona e lampeggia, intimando alla vittima di fermarsi. Una volta scesi dalle rispettive macchine, il truffatore mostra il suo specchietto rotto e, per non incorrere in lungaggini burocratiche coinvolgendo le assicurazioni, propone all’ignaro automobilista di pagare il risarcimento in contanti, magari anche indicando il bancomat più vicino. Lo specchietto in realtà è rotto già da prima: il rumore sentito è stato provocato da un oggetto lanciato appositamente contro l’auto in corsa.