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TU CHIAMALE SE VUOI… EMOZIONI

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Sara Desirèe Galea

L’emozione è quella vasta serie di eventi compresa tra la comparsa dello stimolo scatenante e l’esecuzione del comportamento di risposta.  L’emozione si palesa su differenti livelli diversi: psicologico, comportamentale e fisiologico. Infatti quando ci emozioniamo, per esempio, le pulsazioni aumentano, o arrossiamo, o sbianchiamo, o sudiamo, la nostra lucidità mentale e il nostro autocontrollo si riducono, e siamo indotti ad assumere comportamenti automatici, parzialmente, o pienamente inconsci (ad esempio se abbiamo paura fuggiamo).

Le emozioni sono fondamentali per la nostra esistenza,  da esse, infatti, spesso produciamo gli stimoli che creano i nostri progetti e quant’altro…   Ogni singola emozione è importante, e consente a chi la sperimenta di sentirsi vivo, ma l'uomo è  alla ricerca costante, e perenne, di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene, che lo accontentino, in finale, quindi,  è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità. Quest'ultima è data da un senso di soddisfazione generale, e la sua intensità varia  a seconda del numero, e della forza, delle emozioni positive che un individuo sperimenta. Le emozioni sono importantissime, danno intensità e piacere alla vita, ci favoriscono ed indirizzano  bene in un mondo caotico con uno spreco minimo di energie. Le emozioni rappresentano il modo in cui ciascuno di noi sente e vive l’esperienza delle cose, anche se, in una civiltà come  la nostra, impostata sulla razionalità e la ragione, spesso sono considerate con sospetto e timore. Del resto come non potrebbe essere così: di fatto se la ragione promette all'uomo il dominio su se stesso e le cose, le emozioni spesso generano disordine e reazione, non sono mai totalmente governabili, e a volte ci influenzano a dire o fare cose di cui, una volta placata  la forza emotiva, ci si rammarica. Eppure  sono le emozioni che ci fanno gustare la vita, ed è proprio dalle emozioni, piccole o grandi che l'individuo ricava nuovi stimoli che muovono le sue pulsioni, desideri e progetti. Del resto come si potrebbe dire di vivere appieno se non si sperimentassero mai la gioia, il batticuore,   la paura, l'impeto della sofferenza,   la malinconia, il peso dello sconforto, e la disperazione provocate dall’afflizione? Le emozioni  sono  state definite come delle rapide reazioni, ma intense, che insorgono all’improvviso in risposta a stimoli circostanti che per qualunque motivo ci colpiscono.  Tuttavia, anche se le emozioni  sono importanti, e consentono a chi le  esperimenta di sentirsi vivo, come su scritto,  l'uomo è se pre  alla ricerca di  emozioni   che lo gratifichino e lo soddisfino. Le emozioni servono a valutare nell’immediato se uno stimolo  interessa oppure no, se è utile, se potrebbe essere dannoso  e quindi sarebbe meglio allontanarci. 

Le emozioni, poi, ( lo diciamo soltanto per capire un po’ di più come funzioniamo) si completano con i sentimenti, infatti questi ultimi durano nel tempo, e non dipendono da cause esterne a noi ma dipendono dal nostro diretto interesse nei confronti di  ciò che ha provocato in noi una forte emozione, volendo fare un esempio possiamo dire che ci si può emozionare alla vista di un bell’uomo, o di una bella donna, e vedere cessare questa  emozione nel momento in cui questi non siano più di fronte a noi, trasformandosi,  l’emozione stessa,  in sentimento qualora l’uomo o la donna diventino fonte di desiderio, e di reale interesse, quindi pensiero costante ed intenso. Possiamo ben comprendere che le emozioni  spingono l’essere umano a vivere in maniera partecipe, e attiva, gli elementi della vita stessa.  Le emozioni, al contrario di ciò che ci è stato insegnato, non devono essere allontanate, vissute con circospezione, fermate, nascoste, o altro, ma devono essere esperite in maniera consapevole e concentrata, perché sono forti segnali di ciò che si sta muovendo dentro di noi e, conseguentemente, ci fanno rendere conto di ciò che sta accadendo fuori di noi, cosa che molte volte non ci appare chiaro, se non proprio grazie all’emozione che scatta e ci manda in reazione, positivamente o negativamente.

Lo ‘’studio delle emozioni’’, da parte dell’individuo che le sta vivendo, può aiutare l’individuo stesso ad agire invece che reagire, decretando,  nella propria vita, una conquista di  valore incommensurabile, perché nell’azione si muove la costruzione creativa, mentre spesso, ovviamente non parliamo dei casi in cui la reazione ci salva la vita,  la reazione ci rende poco lucidi, razionali e altera la nostra percezione della realtà. Nel campo più ampio della salute fisica e psichica la persona soddisfatta, che vive emozioni positive, è   in grado di resistere meglio alle malattie  e, nel caso le  contragga, i tempi di guarigione risultano più rapidi.  Nell’affrontare le piccole difficoltà quotidiane è possibile avvertire maggiore energia, essere più tolleranti allo stress, regolando gli sforzi, conoscendo e rispettando le proprie possibilità.

La qualità del sonno è migliore, ci si addormenta con più facilità e ci si risveglia meno frequentemente. Tu chiamale se vuoi … emozioni  e, soprattutto, vivile totalmente riconoscendole, e sentendole sulla pelle perché effettivamente sono  uno strumento grande che Dio, l’Energia Universale, Cosmo o chiamiamolo come ci pare, ci ha donato per muoverci su questa terra, confrontarci con noi stessi, i nostri simili … il mondo, le situazioni, tali ed eventuali. Oggi vorrei concludere questo incontro linkando un blog in cui c’è un importante articolo sulla ‘’voce delle emozioni’’. Mi permetto di usufruire di questo mio spazio per mettere a conoscenza, quanti vorranno leggere, di tecniche, metodi, idee nuove e non, di cui non siamo a conoscenza, perché sono sicura che la acquisizione di nozioni innovative fornisce alle persone dei grandi strumenti da usare, e applicare poi nella vita. Un abbraccio e alla prossima settimana

http://www.scuoladellavoce.it/blog/la-voce.html  di Daniela De Meo Coach della Voce

Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Castelli Romani

Ciampino, autodemolitori alla Barbuta: la sindaca Colella lancia l’appello ai ministri competenti: “Ricevetemi!”

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Nessun cenno di risposta alla richiesta formale di un incontro inviata da circa un mese dalla sindaca di Ciampino ai ministri dell’Ambiente, dei Beni Culturali e della Sicurezza, per rappresentare le varie criticità per la città di Ciampino relative la delocalizzazione dei vari autodemolitori da Centocelle alla Barbuta, quindi per ribadire il no al trasferimento delle attività.

Emanuela Colella, prima cittadina della città aeroportuale ha quindi fatto appello durante la puntata di oggi 9 febbraio 2024 di Officina Stampa ai tre ministri di voler prendere atto della richiesta di incontro permettendogli di rappresentare i motivi del ”perché no” alla deroga dei vincoli e degli autodemolitori alla Barbuta.

OFFICINA STAMPA DEL 9 FEBBRAIO 2024 – L’appello della sindaca di ciampino

A decretare il trasferimento delle varie attività di smaltimento auto è stato il Commissario per il Giubileo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che lo scorso 10 dicembre 2023 ha firmato la relativa ordinanza che ora attende solo il nulla osta governativo.   

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Castelli Romani

Rocca Priora, si dimette la sindaca Anna Gentili: oggi le motivazioni in Consiglio comunale

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Si è dimessa la sindaca di Rocca Priora. Anna Gentili era stata eletta a maggio del 2019 vincendo per un soffio la sfida all’ultimo voto contro i contendenti Mario Vinci e Andrea Penza.

La sindaca Anna Gentili intervistata da Chiara Rai durante la trasmissione web Officina Stampa del 15 settembre 2023

Ieri pomeriggio le dimissioni annunciate sul social Facebook. “Ho rassegnato le mie dimissioni da Sindaca di Rocca Priora. – Scrive Anna Gentili – Con rammarico, – prosegue – dispiacere, con il cuore gonfio di amarezza ma con l’anima fiera e coraggiosa e soprattutto rispettosa della fascia tricolore che con orgoglio ho sempre indossato non posso lasciare che questa comunità continui ad essere governata senza un progetto di campo chiaro, senza una visione, ma solo da velleità personali. La mia coscienza, il mio amore per questa comunità, e il profondo rispetto per ognuno di voi mi impone di interrompere questo percorso che non trova più ragioni politiche per essere continuato. Domani – Ndr. Oggi mercoledì 20 dicembre 2023 ) in consiglio comunale darò più ampia motivazione. Con animo sereno e consapevole di aver sempre e solo lavorato nell’interesse della mia amata comunità, vi abbraccio.”

Dimissioni che arrivano all’indomani di una crisi dove diversi esponenti della maggioranza avevano annunciato la volontà di voler intraprendere un nuovo percorso politico insieme ad altri esponenti dell’opposizione.

Dopo il Consiglio comunale atteso per la giornata di oggi arriverà quindi il Commissario prefettizio in attesa di nuove elezioni fissate per la primavera 2024.

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