Turchia, attacco a Istanbul: 235 arresti per sostegno e propaganda

 

di Paolino Canzoneri


ISTANBUL – Circa 118 membri del Partito Democratico dei Popoli di ispirazione filo-curda fra cui importanti membri della direzione provinciale di Istambul e Ankara sono stati arrestati alle prime ore del mattino da unità antiterrorismo della polizia turca. L'arresto sarebbe una prima risposta secca ai recenti attentati che hanno causato la morte di circa 44 persone avvenuti la scorsa serata dove una prima autobomba lanciata contro un bus di poliziotti anti sommossa nelle vicinanze dello stadio della squadra di calcio del Besiktas aveva provocato la morte di 38 persone tra cui 7 civili e circa 100 feriti mentre una seconda esplosione era stata provocata da un attacco suicida in una zona vicina ad un parco. Due deflagrazioni a poche ore dalla conclusione della partita di calcio fra i padroni di casa del Besiktas e il Bursapor. Il ministro Suleyman Soylu ha ipotizzato che l'autobomba fosse stata collocata nel punto dove si sarebbe dovuta schierare la polizia anti-sommossa e il ministro dello sport Akif Cagatay Kilic ha commentato che si è trattato di un grave attentato teso a minacciare l'unità della nazione. Il presidente Recep Tayyip Erdogan visitando i feriti in un ospedale della capitale aveva commentato amaramente: "Nessuno deve avere dubbi riguardo alla nostra lotta contro il terrorismo, noi siamo i padroni di questo paese, non lo lasceremo a quelle canaglie, lo sappiano se pensano di spaventarci con questi attacchi". Dello stesso avviso il premier Binali Yildirim che sospetta il PKK curdo quale responsabile assoluto degli attentati. La risposta infatti non si è fatta attendere e gli arresti nelle prime ore del giorno proprio dopo la rivendicazione del gruppo estremista curdo TAK accusato di legami con il PKK. L'agenzia statale Anadolu avvisa che diversi blitz sono in corso in altre zone fra Istanbul e la capitale Ankara in sedi del partito a Manisa, Mersin e Adana. E' in corso nella residenza di Mabeyn ad Istanbul una riunione di sicurezza nazionale presieduta dal leader Erdogan dove partecipano diversi ministri e anche il premier Binali Yildrim.