Turista accoltellata alla stazione Termini: fermato a Milano l’aggressore

Nella notte scorsa, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, unitamente a personale della Polizia di Stato in forza alla Questura di Roma e Compartimento Polfer Lazio, hanno sottoposto a “fermo di indiziato di delitto” un cittadino polacco di 24 anni, in Italia senza fissa dimora, gravemente sospettato di essere l’autore del tentato omicidio di una giovane turista israeliana, commesso il 31 dicembre scorso all’interno della Stazione di Roma – Termini.

Il giovane era stato fermato nel pomeriggio del 3 gennaio 2023 presso la Stazione Centrale di Milano, allorquando due Carabinieri, marito e moglie, liberi dal servizio, salendo su un treno per Brescia, avevano notato l’uomo, già seduto a bordo del convoglio, riconoscendolo nell’aggressore della turista israeliana grazie alle immagini diffuse dai Media.

In particolare, il soggetto, oltre a non avere con sé altrui “bagagli” all’infuori di una corposa busta, indossava esattamente gli stessi abiti immortalati dalle telecamere di sorveglianza dello scalo ferroviario capitolino.

Senza mai perdere di vista il sospettato, mentre il Vicebrigadiere, 36enne effettivo al Nucleo Radiomobile di Milano, allertava telefonicamente i colleghi del suo Reparto, la moglie, Appuntato di 37 anni, effettiva alla Infermeria presidiaria della Legione Carabinieri Lombardia, cercava rinforzi in stazione. All’improvviso, prima della partenza, il soggetto, insospettitosi, cercava di dileguarsi scendendo dal treno.

A quel punto il Vicebrigadiere decideva di intervenire, bloccandolo anche con l’ausilio dei colleghi del Nucleo Radiomobile e del personale delia Polfer, nel frattempo sopraggiunti.

Una volta messo in sicurezza, il soggetto veniva condotto presso la Caserma “Montebello” di Milano.

Nel corso della perquisizione venivano rinvenuti due coltelli – di cui uno con probabili tracce ematiche – ed un cutter, sottoposti a sequestro e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i successivi approfondimenti tecnico – scientifici.

Compiutamente identificato, l’uomo veniva quindi sottoposto a fermo di p.g. e messo quindi a disposizione della Procura della Repubblica di Milano per la conseguente convalida del provvedimento.