Ucraina, l’Onu lancia l’allarme: si temono 5 milioni di profughi

Grandi: “Sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile”

“Abbiamo già accolto 50mila rifugiati dall’Ucraina e ne riceveremo molti altri”: a lanciare l’allarme è Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), durante un collegamento con il summit dei sindaci del Mediterraneo in corso a Firenze.

“Siamo già nel Paese e in quelli limitrofi. C’è una sorta di resilienza e abbiamo grandi capacità di soccorso umanitario, ma il problema è che i numeri potrebbero superare la nostra capacità di accoglienza”, ha detto ancora.

“Sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile. Come in ogni guerra, anche in Ucraina non ci sarà nessun vincitore e i civili pagheranno un prezzo molto alto. Le sfide che ci attendono potrebbero andare oltre il prevedibile. Nessuno deve pensare che noi potremo risolvere il problema di tutti i rifugiati”, ha spiegato Grandi. La maggioranza delle persone in fuga è diretta in Polonia e Moldova. L’Alto commissario ha espresso un “ringraziamento di cuore ai Paesi e ai popoli dei Paesi che stanno tenendo aperti i loro confini e stanno accogliendo i rifugiati”.

L’agenzia S&P taglia il rating della Russia a BB+ e lo pone sotto osservazione con implicazioni negative

“Riteniamo che le sanzioni annunciate potrebbe avere effetti significativi diretti e indiretti sull’attività economica, la fiducia e la stabilità finanziaria.

C’è un’alta incertezza sull’evoluzione del conflitto geopolitico e di ulteriori sanzioni, ma anche sulle ripercussioni economiche e finanziarie delle restrizioni esistenti”, afferma S&P.

S&P taglia il rating dell’Ucraina a B- e lo mette sotto osservazione con implicazioni negative, avvertendo di fatto che sono possibili ulteriori downgrade. “L’assalto militare russo pone rischi alla crescita economica ucraina, alla stabilità finanziaria e alle sue finanze pubbliche”, afferma S&P in una nota sottolineando che “il creditwatch negativo indica che potremmo tagliare il rating se le incertezze legate al conflitto militare dovessero significativamente indebolire la liquidità, il sistema finanziario o la capacità amministrativa del governo dell’Ucraina”