UE, IL PIANO DI JUNCKER PREVEDE SOLO 21 MILIARDI DI INVESTIMENTI

di Maurizio Costa

Roma – La Commissione europea approva un piano di investimenti da 315 miliardi di euro, ma i soldi messi a disposizione dall’Europa sono una somma molto inferiore di quella annunciata. La manovra voluta da Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, e anche dal premier Matteo Renzi, prevederà l’istituzione di un Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi) che erogherà questi fondi agli stati europei.

La somma messa a disposizione dall’Europa, però, non sarà di 300 miliardi, ma di appena 21 miliardi di euro, di cui 5 erogati direttamente dalla Banca europea degli investimenti (Bei), creata nel 1957 proprio per aiutare i paesi meno sviluppati del continente e per ammodernare le infrastrutture di ogni stato dell’Unione.

La somma sarà costituita anche da fondi di programma già investiti. Di questi, 8 miliardi di euro saranno costituiti da risorse da riallocare ma già esistenti all’interno dei piani europei: 2,7 miliardi verranno presi da Horizon 2020, un programma europeo per la ricerca e l’innovazione e altri 3 miliardi proverranno dal Cef, un programma per incentivare lo sviluppo delle infrastrutture e i trasporti. La rimanenza proverrà da margini di bilancio e da risorse che ancora devono essere reperite.

La Commissione prevede che questi 21 miliardi diventeranno 315 perché entreranno in gioco altri investitori all’interno dei progetti dei singoli stati, che faranno lievitare gli introiti di quindici volte: ogni euro investito dall’Europa porterà 15 euro sul mercato.

Queste previsioni non sono certe, ma sono state fatte in base alle esperienze economiche precedenti. I soldi investiti verranno utilizzati per trasporti, infrastrutture, energia pulita, ricerca ed educazione. Nessun paese avrà delle priorità e i risultati si vedranno tra qualche anno.