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UNA VITA DI SUCCESSI: PRINCIPI E POTERI

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Tempo di lettura 5 minuti I sette principi, assimilandoli e usandoli nella quotidianità della nostra esistenza ci portano ad ottenere i sette poteri, che in realtà sono già dentro di noi.

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Sara Desirèe Galea

La vita è regolata da  sette principi e da sette poteri …
 
I sette principi                                                       I sette poteri
 
Il mondo è ciò che pensi che sia                     Consapevolezza
 
Non ci sono limiti                                                  Libertà
 
L’Energia fluisce dove va l’attenzione              Concentrazione
 
Adesso è il momento del potere (ora)             Presenza
 
Amare è essere felici con …                              Amore
 
tutto il potere viene da dentro                             Fiducia
 
L’Efficacia è la misura della verità                   Flessibilità
 
Questi sono i poteri che  servono a vivere con successo la vita.
Alcune filosofie, tra cui l’Huna, sono nate  per portare armonia tra corpo, mente e spirito.
I sette principi, assimilandoli e usandoli nella quotidianità della nostra esistenza ci portano ad ottenere i sette poteri, che in realtà sono già dentro di noi, allo stato latente, ed hanno bisogno di essere riscoperti e incoraggiati  perchè nella nostra natura basata sulla fisicità, e l’evidenza, le abilità interiori non vengono prese in considerazione, e sono a mala pena tollerate in una piccolissima minoranza di persone classificate poi come ”sensitivi” o ”strani”.
Purtroppo le nostre convinzioni sono orientate, fin dalla nascita, dagli ambienti in cui siamo cresciuti, la scuola, la chiesa,  i mass media,  le figure autoritarie, verso una visione prevalentemente materiale dell’esistenza.
 
A noi la scelta, quando ci liberiamo di questa visuale limitata e limitante, abbiamo il libero arbitrio di scegliere se uscire fuori dai condizionamenti sociali, o se proseguire in una falsa vita.
Molte persone si limitano a dire che non è possibile uscire fuori da questo circolo, e a quelle persone dico che non è vero, evidentemente non si ha abbastanza voglia di desiderare le  verità, e abbastanza coraggio per ribellarsi e riprendersi la propria vita in mano.
  
In questi poteri risiede L’Amore puro, incondizionato che, purtroppo, è stato visto, e sentito, per lungo tempo come una fonte inesauribile di dedizione sacrificale verso il  prossimo che amavamo, verso  i sofferenti, i deboli, e coloro che per paura, timore, pigrizia, non hanno mai voluto prendersi la responsabilità della loro vita.
 
Sappiamo tutti che eravamo arrivati al punto in cui in nome dell’amore, secondo la credenza collettiva buonista, pretendevamo il benessere  dagli altri  senza la nostra personale collaborazione, diventando una fonte inesauribile di sacrifici di taluni verso gli altri, dove i taluni erano sempre gli stessi come anche gli altri erano sempre gli stessi.
Abbiamo creato un mondo di ricevitori felici della forza e opera altrui,   dei perdenti, deboli e sottomessi costretti  a rifugiarsi nel dramma di malattie degenerative, psicosi, esaurimenti nervosi, e ansie con infinite patologie annesse.
Il Dramma della  vita è radicato nella coscienza umana, coscienza in cui la sofferenza ha raggiunto un radicamento talmente profondo da trasformare  il senso della vita in: amore = accettazione totale e sottomissione all’altrui volere,  piacere e bisogno.
Se noi attuiamo i sette principi entreremo in un flusso in cui sarà l’amore a condizionare la nostra vita, qualunque cosa si voglia realizzare per la nostra vita.
 
Il primo potere ci spinge verso la nostra integrità interiore, che ci vuole consapevoli di ciò che realmente noi siamo, gli altri sono, e nella vita  esiste e si crea.
La consapevolezza ci conduce a oltrepassare i limiti che sopraggiungono dal fatto che noi trasformiamo la realtà che vediamo per paura di viverla, impedendoci di viverla, attraverso il pensiero.
Quanti giochini ci propina la mente rendendoci ‘’Nessuno’’ e obbligandoci, in nome dell’Amore, a fare quello che non vogliamo  fare.  Rendiamoci conto che le nostre azioni dipendono dai nostri pensieri, e da questi derivano anche i risultati che otteniamo.
 
Il secondo potere è la Libertà, ne ho parlato settimana scorsa, questo è il link(     ) ma anche libertà di usare le nostre energie, quelle che permettono l’attivazione dei talenti psichici dell’essere umano,  le qualità sensitive della telepatia e della chiaroveggenza. La telepatia è l’abilità di comunicare con gli altri senza usare le parole, e la chiaroveggenza è la possibilità di ricevere o inviare immagini mentali.
 
Il terzo potere è invece la concentrazione. La concentrazione è un potere? Vi chiederete! ebbene si, perché soltanto essendo completamente presenti a se stessi, e a quello che si fa, si vuole, si pensa, o dice, si può bloccare l’interferenza da parte delle paure, degli agenti esterni ( persone, situazioni) e  dei programmi limitanti, (vi state chiedendo cosa siano i programmi limitanti? Tante convinzioni radicate nel nostro dna che instradano la nostra vita, a scanso di noi, facendoci agire in una determinata maniera, e preparandoci ad attrarre ciò che è in risonanza con le stesse convinzioni, (es. Io sono un incapace, Io non riuscirò mai a fare questo, io  sono brutto, etc…) Concentrandoci, quindi focalizzando l’attenzione su un progetto,  l’occhio della mente si tramuta in una lente d’ingrandimento, convogliando l’energia universale verso il nostro obiettivo. Avete già usato questo potere, anche senza saperlo, ogni volta che siete riusciti a portare a termine qualche iniziativa alla quale tenevate.
 
Il quarto potere è la Presenza, in un certo senso potrebbe sembrare che sia pari alla concentrazione ma la presenza ci coinvolge per defenestrare completamente dalla nostra mente i pensieri che vagano dal passato al futuro, senza farci passare mai dallo stop o dallo start, facendoci godere diciò che accade e fluisce nel momento in cui siamo vivi, evitando così di vivere in uno stato narcotico di sofferenza, o falso benessere. Una tecnica interessante per rimanere sempre nel momento presente è portare la propria attenzione nel respiro, nel flusso dell’aria che entra ed esce dal nostro naso, sentendo il movimento dei polmoni che spostano la cassa toracica, insomma ascoltando la vita che si svolge in quell’istante, scoprirete e noterete tante cose intorno a voi che non avete neanche mai visto J nonostante pensiate di vivere dove vivete …
 
Il quinto potere è l’Amore, Amare significa vivere nel benessere, nella serenità, acquisendo la   bacchetta magica che ci garantirà il benessere totale, assumendoci la totale responsabilità di noi stessi e di ciò che creiamo. Ma l’Amore è anche relazioni, amicali o interpersonali. Chi di noi non ha un Amore o una grande Amicizia? I rapporti sociali fanno parte della vita perché ci permettono di specchiarci e confrontarci, nonché di condividere il grande bene che c’è dentro di noi. La cosa più importante è apprezzare, apprezzare tutti, lodare, augurare, partendo dal cuore, con sincerità e convinzione. Non mi soffermo oltre perché anche questi saranno motivo di riflessione in uno dei prossimi tabella…
Una cosa però voglio intanto dirla qui, mai e poi mai dobbiamo volere che le nostre certezze ci arrivino dalle relazioni, perché nessuno mai ci può garantire la realizzazione di noi stessi, se non noi stessi…
 
Il sesto potere è la fiducia. È il potere che ha creato l’Universo e ciò che ha permesso ai santi di fare i miracoli.
Avere fiducia significa affidarsi alle proprie intuizioni, alle proprie idee, alla propria emotività, e tutto quanto abbia origine da una nostra ispirazione. Ovviamente una meravigliosa fiducia in noi stessi ci garantisce solidità anche nel rapporto con gli altri, con le situazioni, e con tutto quanto debba entrare a fare parte della nostra vita, quindi creazione.
Gli altri ci possono, se vogliono, dare gli strumenti per camminare  da soli, non dobbiamo pretendere sempre l’elemosina di ogni cosa, non dobbiamo pretendere proprio niente, noi ci dobbiamo fidare di noi stessi.
 
Il settimo potere è la Flessibilità. Fondamentale questo potere, per acquisirla bisogna essere mentalmente aperti verso qualsiasi proposta, e rendersi conto che c’è sempre una soluzione alternativa davanti a qualsiasi sfida. Non tutti i metodi sono validi per chiunque, ma ce n’è sempre uno valido per ciascuno.
Non bisogna mai bloccarsi su di una unica solozione, ma bisogna osservare tutte le varie possibilità.  Se non si raggiungono gli obiettivi non bisogna  rinunciare, ma applicare il potere   della flessibilità e cambiare strada, o tecnica, o azione, pensiero o qualsiasi cosa necessiti in quel dato momento.
 
Un abbraccio di luce, Namastè
 

Castelli Romani

Ciampino, autodemolitori alla Barbuta: la sindaca Colella lancia l’appello ai ministri competenti: “Ricevetemi!”

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Nessun cenno di risposta alla richiesta formale di un incontro inviata da circa un mese dalla sindaca di Ciampino ai ministri dell’Ambiente, dei Beni Culturali e della Sicurezza, per rappresentare le varie criticità per la città di Ciampino relative la delocalizzazione dei vari autodemolitori da Centocelle alla Barbuta, quindi per ribadire il no al trasferimento delle attività.

Emanuela Colella, prima cittadina della città aeroportuale ha quindi fatto appello durante la puntata di oggi 9 febbraio 2024 di Officina Stampa ai tre ministri di voler prendere atto della richiesta di incontro permettendogli di rappresentare i motivi del ”perché no” alla deroga dei vincoli e degli autodemolitori alla Barbuta.

OFFICINA STAMPA DEL 9 FEBBRAIO 2024 – L’appello della sindaca di ciampino

A decretare il trasferimento delle varie attività di smaltimento auto è stato il Commissario per il Giubileo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che lo scorso 10 dicembre 2023 ha firmato la relativa ordinanza che ora attende solo il nulla osta governativo.   

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Castelli Romani

Rocca Priora, si dimette la sindaca Anna Gentili: oggi le motivazioni in Consiglio comunale

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Si è dimessa la sindaca di Rocca Priora. Anna Gentili era stata eletta a maggio del 2019 vincendo per un soffio la sfida all’ultimo voto contro i contendenti Mario Vinci e Andrea Penza.

La sindaca Anna Gentili intervistata da Chiara Rai durante la trasmissione web Officina Stampa del 15 settembre 2023

Ieri pomeriggio le dimissioni annunciate sul social Facebook. “Ho rassegnato le mie dimissioni da Sindaca di Rocca Priora. – Scrive Anna Gentili – Con rammarico, – prosegue – dispiacere, con il cuore gonfio di amarezza ma con l’anima fiera e coraggiosa e soprattutto rispettosa della fascia tricolore che con orgoglio ho sempre indossato non posso lasciare che questa comunità continui ad essere governata senza un progetto di campo chiaro, senza una visione, ma solo da velleità personali. La mia coscienza, il mio amore per questa comunità, e il profondo rispetto per ognuno di voi mi impone di interrompere questo percorso che non trova più ragioni politiche per essere continuato. Domani – Ndr. Oggi mercoledì 20 dicembre 2023 ) in consiglio comunale darò più ampia motivazione. Con animo sereno e consapevole di aver sempre e solo lavorato nell’interesse della mia amata comunità, vi abbraccio.”

Dimissioni che arrivano all’indomani di una crisi dove diversi esponenti della maggioranza avevano annunciato la volontà di voler intraprendere un nuovo percorso politico insieme ad altri esponenti dell’opposizione.

Dopo il Consiglio comunale atteso per la giornata di oggi arriverà quindi il Commissario prefettizio in attesa di nuove elezioni fissate per la primavera 2024.

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Cronaca

Immigrazione clandestina e sfruttamento lavoro nero: sequestrati beni per 12 milioni di euro a noto imprenditore

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Smantellato un vero e proprio sistema di “false assunzioni” di autotrasportatori impiegati presso diverse aziende italiane ed estere riconducibili all’imprenditore

Questa mattina la Polizia di Stato ha eseguito a Piacenza e nelle provincie di Milano, Pavia, Cremona, Catania, Messina e Trapani, nonché in Svezia e in Bulgaria, un decreto di sequestro di beni emesso, ai sensi della normativa antimafia, dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Bologna, su proposta formulata dal Questore della provincia piacentina, nei confronti un affermato imprenditore nel settore del trasporto su gomma, di origini siciliane, da anni insediatosi nel tessuto economico emiliano. L’operazione, eseguita dalla Divisione Anticrimine della Questura di Piacenza con il supporto del Servizio Centrale Anticrimine, si colloca in una più ampia strategia nazionale finalizzata a contrastare l’accumulazione dei proventi delle attività delittuose connesse all’immigrazione clandestina e allo sfruttamento del lavoro nero.

Il provvedimento ablatorio in argomento riguarda beni, assetti societari e rapporti finanziari per un valore complessivamente stimato di circa 12 milioni di euro, riconducibili direttamente ovvero per il tramite di una folta schiera di prestanome al predetto imprenditore, ritenuto socialmente pericoloso, poiché dedito alla commissione di reati tributari, fallimentari, in materia di falsificazione di mezzi di pagamento, immigrazione e prostituzione. Inoltre, il predetto, già condannato per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, nel novembre 2022, si è sottratto, rendendosi irreperibile, all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’operazione Hermes, condotta dalla Polizia di Stato di Piacenza, poiché responsabile di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, intermediazione illecita di manodopera e sfruttamento del lavoro, nonché di delitti contro la fede pubblica.

In particolare, l’inchiesta aveva consentito di disvelare un vero e proprio “sistema”, al cui vertice si poneva il proposto, finalizzato a favorire l’ingresso illegale e lo sfruttamento di cittadini stranieri, di nazionalità brasiliana, moldava e turca, sul territorio nazionale, i quali, previa corresponsione di consistenti somme di denaro, venivano dotati di documenti e certificati di abilitazione professionale falsi, per essere impiegati come autotrasportatori nelle aziende italiane ed estere riconducibili all’imprenditore, con modalità palesemente contrastanti con le norme contrattuali di riferimento e in precarie condizioni igienico-sanitarie.

I malcapitati, dietro un primo pagamento di € 500,00, ricevevano “la dichiarazione di invito” necessaria per l’ingresso in Italia. Una volta giunti sul territorio nazionale, erano accompagnati presso la sede di una delle società del proposto, sita a Piacenza, dove, dietro pagamento di ulteriori € 500,00, venivano muniti di documenti falsi per poi essere assunti come autotrasportatori alle dipendenze del proposto. Il costo di ogni “pratica” si assestava tra i 2.000 e i 2.500 euro ed era corrisposto mediante pagamenti mensili di € 500,00.

A causa delle restrizioni all’ingresso sul territorio nazionale conseguenti alla diffusione della pandemia da COVID 19, il descritto sistema illecito ha comportato l’espansione societaria del proposto anche in altri Stati dell’Unione Europea, al fine di orientare le illecite attività di reclutamento prevalentemente su cittadini moldavi e turchi, i quali, benché assunti da una società di diritto bulgaro riconducibile al proposto, operavano in maniera continuativa in Italia.

I lavoratori fornivano le loro prestazioni in condizioni assolutamente degradanti, poiché il proposto aveva adottato politiche del lavoro inumane, facendo leva sul loro stato di bisogno. Gli autisti, infatti, erano sottoposti a turni di lavoro massacranti, non potendo fruire di riposi giornalieri o settimanali, costretti a guidare giorno e notte senza adeguato riposo. Oltre agli introiti percepiti mediante lo sfruttamento e il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, l’imprenditore riusciva a trarre ulteriore profitto offrendo situazioni alloggiative caratterizzate da condizioni igienico-sanitarie pessime. Ai lavoratori, in particolare, era garantito il pernotto all’interno di baracche o container, o addirittura all’interno dell’abitacolo degli stessi mezzi pesanti, parcheggiati presso la ditta di autotrasporto del proposto, dietro pagamento di una somma di denaro pari a € 100 al mese.

Le odierne investigazioni, oltre a documentare la pericolosità sociale del proposto, i cui trascorsi criminali abbracciano più di un ventennio, hanno permesso di far luce sull’impero societario economico e finanziario realizzato, nel tempo, dall’imprenditore attraverso una pluralità di operazioni societarie tali da impedire la diretta riconducibilità delle stesse strutture alla sua persona. Il tutto a fronte di una complessiva situazione reddituale “dichiarata” di natura modesta o addirittura inadeguata, in alcuni casi, anche al semplice soddisfacimento delle primarie esigenze quotidiane personali e del suo nucleo familiare. Le spiccate doti imprenditoriali gli hanno permesso in tutti gli ambiti in cui ha operato di ottenere lauti guadagni infrangendo la legge. Sin dai primi anni del 2000, da quando cioè si è stanziato in territorio piacentino, il proposto ha fatto registrare un’improvvisa impennata reddituale, che ha dato luogo ad un’esponenziale crescita imprenditoriale non giustificata.

L’imprenditore, da un lato, ha fatto ampio e costante ricorso a proventi illeciti per finanziare, avviare ed acquisire le attività imprenditoriali a lui riconducibili – operanti nei settori del trasporto su gomma, della logistica, dei servizi alle imprese, della ristorazione, degli spettacoli “a luci rosse”, dell’allevamento degli equini e immobiliare – dall’altro, ha utilizzato le stesse società come strumento per commettere ulteriori attività delittuose.

In particolare, negli anni dal 2008 al 2015, attraverso le sue compagini societarie, ha partecipato ad un articolato sistema di frode che prevedeva l’emissione e l’utilizzazione di un rilevante volume di fatture per operazioni oggettivamente inesistenti, il cui importo complessivo è calcolato in circa 200 milioni di euro, al fine di creare ingenti crediti I.V.A fittizi in capo ai vari soggetti economici compiacenti. Il meccanismo consisteva nell’impiego di cd. “società cartiere”, dedite all’emissione di false fatturazioni per operazioni inesistenti nei confronti di “società filtro”, che avevano il compito di emettere a loro volta ulteriori false fatturazioni nei confronti di altri operatori economici, i quali in conclusione erano i veri beneficiari della frode.

Inoltre, l’utilizzo malsano dei conti correnti delle società, estrinsecatosi in sistematiche condotte distrattive, che nel solo periodo 2013- 2019 raggiungono l’importo complessivo di circa 5 milioni di euro, ha permesso al proposto di disporre di una consistente provvista in parte impiegata per la realizzazione di investimenti immobiliari e societari, nonché per sostenere le spese connesse al mantenimento personale e del nucleo familiare.

Con l’odierno provvedimento, il Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione di Bologna, accogliendo la proposta formulata dal Questore di Piacenza, ha disposto il sequestro, poiché ritenuti di provenienza illecita, della totalità delle quote e dell’intero compendio aziendale di 14 società, di cui una sedente in Svezia e una in Bulgaria, di 32 immobili, tra fabbricati e terreni, di 110 automezzi, tra motrici e rimorchi, e di numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivamente stimato di circa 12 milioni di euro.   

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