Connect with us

Economia e Finanza

UNIONE EUROPEA: QUANTO PESO HA NEL NUOVO ORDINE MONDIALE?

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Barroso parla con gli studenti della Yale School University

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

L’europa non solo è stata al centro del Nuovo Ordine Mondiale , ma traino per portare avanti il cambiamento e adattare il nostro libro delle regole comuni per la nuove realtà geopolitiche e geoeconomiche. Lo sviluppo e la creazione del G20 è parte integrante del Nuovo Ordine Mondiale, ed è una delle trasformazioni più significative del sistema globale…

di Cinzia Marchegiani


Bruxelles – José Manuel Durão Barroso, Presidente della Commissione Europea tre giorni fa, il 21 settembre 2014 in un lunghissimo discorso rivolto agli studenti della Yale School of Management spiega senza veli il vero progetto della barca Europa…parte integrante nel Nuovo Ordine Mondiale. Barroso lo fa associando il Nuovo Ordine Mondiale ad un miglioramento rispetto alle evoluzioni che si sono affrontate di recente, come la Crisi in Ucraina, in Siria e in Iraq:” Eppure, fuori di tutto questo caos un qualche tipo di ordine sarà finalmente materializzarsi, e nella nostra difesa contro tali minacce troveremo la vera essenza dei nostri sistemi di governo.” Barroso si addentra ancora in modo più specifico quando dichiara:” Queste evoluzioni ci costringono, non solo di trovare una risposta efficace in termini politici giorno per giorno, ma anche per rivisitare i concetti stessi su cui si fondano le nostre istituzioni politiche e sociali, di riaffermare il nostro impegno per la democrazia e lo Stato di diritto, per ridefinire il nostro attaccamento alla globalizzazione e integrazione internazionale, di aggiornare il nostro impegno nel multilateralismo e il multiculturalismo. O ci sarà plasmare il nuovo ordine mondiale, o soffriremo le conseguenze.”
Il discorso spiega tra le righe un cambiamento necessario, come una normale evoluzione democratica e come il progresso non è un fenomeno automatico, ma i cittadini che hanno bisogno di essere “convinti” e “portati insieme” verso un consenso prima di qualsiasi cambiamento può avvenire. Ma questo cambiamento viene descritto impegnativo:”Permettetemi di fare due esempi degli ultimi anni che hanno, credo, profondamente influenzato il 'nuovo ordine mondiale' e in cui l'Unione europea è stata sia al centro o sul cavo per portare avanti il cambiamento e adattare il nostro libro delle regole comuni per la nuove realtà geopolitiche e geoeconomiche. Il primo è l'emergere del G20. Ricordo vividamente venire qui negli Stati Uniti nel mese di ottobre 2008 con l'allora presidente francese Sarkozy, tenendo al tempo della presidenza di turno del Consiglio europeo, per un incontro a Camp David per cercare di convincere il presidente George W. Bush di unirsi alla nostra chiamata a agire contro la crisi in modo concertato e convincente. Questo alla fine ha portato al G20 nel suo formato attuale, a capi di Stato e di governo, e lo sforzo estremamente importante per globalizzare la risposta alla crisi in quella fase. Nonostante qualche iniziale riluttanza la necessità di un'azione globale è stata accettata. Le lezioni della Grande Depressione del 1930 erano stati disegnati ovunque. E siamo stati in grado di tenere la prima riunione a Washington nel novembre 2008 un secondo vertice si è tenuto solo quattro mesi più tardi, a Londra, e da allora, il G20 è diventato il più importante forum per il coordinamento delle politiche economiche tra i suoi membri, dando concreta forma e la forma di un sacco di concetti che l'UE ha portato al tavolo, per esempio, su un quadro per una crescita equilibrata e sostenibile, sulla regolamentazione e supervisione finanziaria, sulla lotta contro l'evasione e la frode fiscale – i problemi che prima non erano semplicemente possibile discutere a livello globale. L'OCSE li discute, ma era impensabile fino ad allora di avere allo stesso tavolo le economie più sviluppate e le economie emergenti che parlano e concordare un'azione comune su tali questioni. Lo sviluppo del G20 è una delle trasformazioni più significative del sistema globale e la sua creazione ha certamente contribuito a evitare gli scenari più negativi che potrebbe benissimo sono verificati senza di essa. Tuttavia io credo che non sia sufficiente e siamo ben lontani dall'avere le strutture di cui abbiamo bisogno per gestire politicamente la nostra interdipendenza.”

Barroso cita come secondo esempio la riforma dell'Unione economica e monetaria dell'Europa e spiega che se la crisi economica e finanziaria ha evidenziato il livello senza precedenti di interdipendenza globale, la ricaduta in Europa, sotto forma di una crisi del debito sovrano, ha rivelato persino un inaspettato livello di interdipendenza delle economie senza precedenti, ma – in particolare, ma non solo – dell'area dell'euro.
Un discorso sicuramente teso a illustrare una poltrona lunga 10 anni, quella della sua Presidenza della Commissione Europea e spesso le parole diventano simboliche di tutto quello che è stato seminato e raccolto dall’inizio della creazione di questa Unione Europea. Barroso afferma che “quando le circostanze cambiano, le istituzioni dovrebbero cambiare. E quelli che hanno la capacità di riflettere i cambiamenti al meglio, riescono più. Anche in questo caso, che è stato possibile solo grazie alla leadership politica che era lì per creare un ampio consenso. E ci volle del tempo – in realtà siamo ancora in questo processo – perché in parallelo abbiamo bisogno di legittimare democraticamente questi cambiamenti. Necessità dei singoli paesi e sensibilità devono essere rispettati pur perseguendo quello che è un interesse comune europeo.” L’Unione Europea ha creato con orgoglio meccanismi che erano semplicemente impensabili qualche tempo prima, dalla Union Banking per il nuovo sistema di governance, un sistema molto più integrato della governance della politica economica. Agli studenti Barroso spiega le sfide della Commissione Europea: ”Noi, gli europei, siamo in grado di affrontare queste sfide solo se è veramente unita, in Europa e verso il resto del mondo. Ci può essere solo un blocco di costruzione del nuovo ordine mondiale se siamo, in un certo numero di aspetti vitali, veramente un blocco – coordinato, costruttivo e coerente. Non vi è alcun dubbio su di esso. La nostra coerenza interna e rilevanza internazionale sono indissolubilmente legate. La nostra attrazione economica e la trazione geopolitico sono anche fondamentalmente legate.”

Conclude Barroso, liquidandosi con i saluti, spiegando come il potere e la responsabilità non potranno che aumentare con il tempo, dove le potenze emergenti avranno un ruolo sempre maggiore nel processo decisionale, e alla fine prendere una parte più grande della responsabilità. Essi non avranno altra scelta. L’Ordine, anche loro capiranno, è qualcosa che si crea, creare, lavorare.”E sono profondamente convinto che il partenariato tra gli Stati Uniti e l'Unione europea, che è venuto a molte volte la stessa conclusione in passato, continuerà a costituire il nucleo di quello sforzo in futuro. Speriamo di avere un ordine mondiale basato sui principi così importanti per noi: il principio di libertà, giustizia, stato di diritto, la democrazia e la dignità umana.”

The New World Order è stato creato…con un obiettivo ora spiegato nei minimi temini, creato per cambiare le regole comuni per le nuoeve realtà geoplitiche e geoeconomiche, cit Barroso!

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Economia e Finanza

Taglio di 500 miliardi di Spesa Pubblica, Maria Grazia Cucinotta: “Basta elemosinare per il diritto alla salute”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print


Il Comitato Promotore della Legge d’iniziativa Popolare per il Taglio di 500 miliardi della Spesa Pubblica STIAMO UNITI “capitanato” dal presidente, l’avvocato Evandro Senatra, è al gran completo.

Due donne sono i veri motori dell’iniziativa nata dalla “intuizione geniale” dell’onorevole Roberto Mezzaroma: Maria di Prato e Maria Grazia Cucinotta.
Due donne che fanno comprendere come questa sia l’ultima possibilità per il nostro Paese di rimettere non solo i “conti in ordine” ma per porre basi solide per il nostro rilancio sociale, economico e politico.
Ed in più ci sono: Civita di Russo, Evelina Amadei, Giuseppe Scarano, Gianluca di Ascenzo, Antonio Tanza, Massimo Zignani, Paolo Sabbioni, Pier Giorgio Poretti, Antonio Gambino, Michele Navaglio, gli altri componenti il Comitato Promotore.


Non ci sono bandiere di partito, ci sono donne ed uomini, professionisti, imprenditori che hanno le idee ben chiare sui mali endemici della nostra Repubblica.

“Vede – dice Roberto Mezzaroma che risponde alla nostra domanda su come gli è arrivata questa intuizione – ci sono arrivato avendo alla spalle la mia esperienza di imprenditore e di padre di famiglia. Questo che oggi noi proponiamo è solo un 10% di quello che il nostro Paese potrebbe risparmiare avendo la volontà di farlo

Quindi mi vuole dire che questa è la punta di un iceberg?

Certamente. Ridurre i ritardi dei lavori, qualificare l’offerta lavorativa, una accoglienza che metta in risalto le qualifiche e la professionalità sono altre componenti.
Se ci aggiungiamo una rivalutazione di tutto quel patrimonio immobiliare nelle mani di Stato, Regioni, Comuni etc, glielo dico da architetto, avremmo ulteriori risparmi e ricchezza.

Prima parlavamo di mancanza di sinergie. Rivestono un peso importante nella società odierna?

Concordo con Lei. Se considera che la formazione non essendo ancora del tutto parte fondamentale del lavoro porta, purtroppo, ad un deprezzamento del valore che questo può generare.
Maestranze poco adeguate e poco formate sono un realtà che può e deve essere incrementata e migliorata.

L’Europa come può esserci di aiuto visto i suoi trascorsi al Parlamento di Bruxelles?

Mi spiace dovere constatare che quella unità di azione politica europea viene sempre più meno.
Le diversità Europee che posso essere valore aggiunto diventano ostacolo.
Le faccio un esempio: la politica estera e di difesa: oggi non vi è una unità di intenti.

nella foto l’onorevole Roberto Mezzaroma e Maria Grazia Cucinotta

Maria di Prato, già promotrice del Referendum contro il Finanziamento Pubblico ai partiti, è il “motore” di questo Comitato.
Dottoressa di Prato ma come ci si arriva a 50.000 firme in due mesi?

Ci si arriva ricordando agli italiani i troppi sprechi.
Ci si arriva facendo non solo capire ma facendo toccare con mano che quella che Lei chiamava “intuizione” è qualcosa di concreto: sanare l’Italia

Maria Grazia Cucinotta sempre attenta ai problemi sociali in modo concreto ed attivo “ci mette la faccia”
Oggi, signora Cucinotta, Lei è qui come Italiana e mamma

Certo e ne vado profondamente fiera. Tocco ogni giorno con mano il dolore della gente.
Vedo donne ed uomini elemosinare la salute che deve essere la base del vivere civile.

Lei con la sua fondazione è molto attenta e vicina alle tante e troppe fragilità che coinvolgono l’Italia.

Si! Troppe volte ascolto il dolore di molte cittadine, di molti cittadini. Assisto troppe volte a situazioni in cui il personale medico e paramedico fa davvero i miracoli per portare avanti ospedali e strutture sanitari.
Loro operano con quello spirito che è frutto della loro professionalità troppe volte arginata dagli sprechi.

Nella foto Maria Grazia Cucinotta ed il presidente del Comitato, avvocato Evandro Senatra

In conclusione Evandro Senatra, avvocato, presidente di questo Comitato Promotore.
Avvocato Senatra, l’onorevole Mezzaroma parlava di pianificazione e formazione. Il suo pensiero?

Concordo in pieno con Roberto (Roberto Mezzaroma n.d.s.) Come vede non è solo il taglio di 500 miliardi il cuore della nostra proposta.
È facile dire: taglio 500 miliardi. È difficile dire e poi attuare la “spendibilità” di questo capitale.
200 miliardi per tagliare il debito pubblico sarebbero la migliore medicina per la nostra economia.
Vede riprendo le parole di Roberto: Lei da padre di famiglia va in banca a chiedere un mutuo perché ha bisogno di comprare casa o iniziare una attività ma ha un debito già esistente.
Trova qualcuno pronto a concederglielo? Sicuramente no.
Oggi il nostro Paese resta ancora in queste condizioni.

E – aggiunge – bisogna investire nelle famiglie, cuore vivo di ogni Nazione.
Ridare dignità con 40 miliardi ai malati in difficoltà
Altri 40 miliardi per i troppi italiani che sono in difficoltà con i mutui.
Un nuova e concreto rilancio per il Paese.

Non c’è solo entusiasmo nei loro visi. C’è la consapevolezza, passata la porta che li condurrà alla Accettazione da parte della Corte di Cassazione di questa “intuizione genitale”, di rendere davvero un servizio come “padri e madri” del nostro Paese.

Continua a leggere

Economia e Finanza

Taglio di 500 miliardi di Spesa Pubblica: lunedì la proposta di legge che parte dal basso

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Maria Grazia Cucinotta “madrina” dell’iniziativa

Lunedi 22 aprile presso la Corte di Cassazione a Roma il comitato Stiamo Uniti sostenuto da Adusbef, Annild, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare, per mano del presidente, l’avvocato Evandro Senatra, presenterà una proposta di Legge d’iniziativa Popolare per il Taglio di 500 Miliardi di Spesa Pubblica.

Un’ impresa in apparenza titanica ma che punta a rivoluzione in modo deciso il nostro Paese.

Ci saranno 2 mesi di tempo per raccogliere almeno 50.000 firme richieste dalla Legge

Un taglio traversale ove i principali risparmi proverranno da:

  • 13 miliardi di tagli nei costi della politica italiana;
  • 10 miliardi abolendo i cosiddetti Enti inutili;
  • 39 miliardi da recuperare riprendendo le nostre risorse dalle fondazioni bancarie;
  • 60 miliardi vendendo parte degli immobili e dei terreni pubblici;
  • 12 miliardi e mezzo potrebbero provenire eliminando sprechi e inefficienze del trasporto pubblico locale;
  • 40 miliardi velocizzando l’intero comparto giustizia;
  • 251 con una cartolarizzazione concordata recuperando i crediti dell’Agenzia delle Entrate;
  • 30 miliardi eliminandogli sprechi negli acquisti della Pubblica Amministrazione.

Un risparmio che ammonterebbe a quasi 10 manovre finanziarie ma che lo stesso Comitato Stiamo Uniti ha già pensato di indirizzare ad aiuti alle famiglie in difficoltà, al taglio netto dell’enorme debito pubblico, ai malati in difficoltà, ad un massiccio taglio delle tasse e fare in modo che si possa aiutare con concretezza in italiani in difficoltà con i mutui.
Una vera rivoluzione copernicana che se avverrà potrà riportare, stante le indicazioni dei componenti del Comitato, ad un nuovo e più concreto Boom Economico Italiano.

Al telefono abbiamo sentito l’avvocato Evandro Senatra, che ci ha dichiarato:

È un progetto che interessa non solo chi vive oggi nel nostro Paese ma, soprattutto, le generazioni future che potranno vivere in una Nazione davvero unica.

Presidente questo taglio, come Le dicevo, sembra davvero una impresa titanica?

Assolutamente si ma crediamo davvero nei nostri concittadini che capiranno senza alcun indugio l’alto valore della nostra lodevole iniziativa.
È il frutto di un lavoro di squadra e non posso esimermi dal ringraziare l’anima di questo Comitato.

Può svelarci il nome?

Certo l’amico Roberto Mezzaroma che ci ha messo a disposizione la sua struttura sede dei nostri uffici. Roberto è un uomo di alto lignaggio morale e profondamente religiosa oltre che ottimo conoscitore dei meandri della struttura pubblica italiana, politica e burocratica e anche della Comunità Europea essendo stato anche parlamentare europeo.
Ma gli altri componenti non sono da meno. Ed in più voglio ringraziare l’operato di Maria di Prato, una donna imprenditrice, cuore ed anima del Comitato dei Promotori.

Un’altra “primizia” per la nostra testata?

Guardi Le dico che fa parte del nostro gruppo ed è la “madrina” delle nostre iniziative la stupenda attrice Maria Grazia Cucinotta. Una donna che vuole da sempre essere di aiuto all’Italia di cui è ambasciatrice nel mondo di bellezza e di raffinatezza.

Che messaggio vuole inviare alle italiane ed agli italiani?

Di credere in questo progetto. Basterà recarsi nelle segreterie comunali muniti del proprio documento di identità e firmare questo progetto.
È l’occasione per tornare davvero quella meraviglia di paese che tutto il mondo invidia.
È un dovere nei confronti delle generazioni future.

Continua a leggere

Economia e Finanza

Risparmio e Partita IVA possono coesistere: ecco 5 consigli

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Molte persone che lavorano come liberi professionisti o titolari di partita IVA si trovano a dover bilanciare il proprio budget in modo efficiente. Gestire le finanze in modo responsabile è fondamentale per garantire la stabilità economica e il successo a lungo termine del proprio business.

In questo articolo, esploreremo cinque strategie pratiche per risparmiare denaro e gestire le finanze con saggezza mentre lavori come autonomo.

Monitora e pianifica le tue entrate e le tue uscite

Il primo passo per un autonomo efficiente è tenere traccia delle entrate e delle uscite finanziarie. Questo è essenziale per avere una visione chiara della situazione finanziaria del tuo business e per identificare eventuali aree in cui è possibile risparmiare.

Inizia creando un bilancio dettagliato che includa tutte le fonti di reddito e le spese aziendali. Pianifica le entrate e le uscite per avere una panoramica completa della tua situazione finanziaria e per identificare eventuali aree in cui è possibile tagliare i costi.

Sfrutta le detrazioni fiscali

Come lavoratore autonomo, hai diritto a diverse detrazioni fiscali che possono ridurre il tuo carico fiscale complessivo. È importante essere consapevoli di queste detrazioni e sfruttarle al massimo per massimizzare il risparmio fiscale.

Le detrazioni fiscali comuni per i lavoratori autonomi includono spese aziendali come forniture per l’ufficio, attrezzature, spese di viaggio, formazione professionale e molto altro ancora.

Assicurati di tenere traccia di tutte le spese deducibili e di consultare un professionista fiscale per massimizzare il tuo risparmio fiscale. Con Fiscozen puoi ricevere una consulenza fiscale gratuita e senza impegno. Un esperto risponderà alle tue domande e ti dirà se hai diritto a delle detrazioni fiscali e come sfruttarle al meglio.

Automatizza i processi aziendali

L’automatizzazione dei processi aziendali può aiutarti a risparmiare tempo prezioso e ridurre i costi operativi del tuo business.

Esistono numerosi strumenti e software disponibili che possono semplificare le attività quotidiane come la contabilità, la gestione delle finanze, il marketing e la gestione delle vendite.

L’automatizzazione può aiutarti ad eliminare il lavoro manuale ripetitivo, ridurre gli errori umani e migliorare l’efficienza complessiva del tuo business.

Quindi, investi in strumenti di automazione che si adattino alle esigenze specifiche del tuo business e che ti aiutino a risparmiare tempo e denaro a lungo termine.

Confronta e negozia con i fornitori

Uno dei modi più semplici per risparmiare denaro come autonomo è confrontare e negoziare con i fornitori per ottenere le migliori tariffe e condizioni possibili:

  • Rivedi regolarmente i tuoi contratti e le tue relazioni con i fornitori per assicurarti di ottenere il massimo valore per i tuoi soldi
  • Cerca alternative più convenienti e confronta le tariffe offerte da diversi fornitori per assicurarti di ottenere la migliore offerta possibile
  • Non esitare a negoziare con i fornitori per ottenere sconti, tariffe ridotte o condizioni di pagamento migliori.

Investi nella tua formazione continua e nello sviluppo

Come autonomo, il tuo successo dipende dalla tua capacità di rimanere aggiornato sulle ultime tendenze del settore e di acquisire nuove competenze e conoscenze pertinenti.

Investire nella tua formazione continua e nello sviluppo professionale può aiutarti a migliorare le tue capacità e a rimanere competitivo nel tuo settore. Cerca opportunità di formazione online, seminari, corsi e workshop che possano aiutarti a sviluppare nuove competenze e conoscenze pertinenti al tuo settore.

L’investimento nella tua formazione continua può pagarsi da solo nel tempo, consentendoti di migliorare il tuo business e di raggiungere i tuoi obiettivi professionali.

Conclusioni

Essere un lavoratore autonomo presenta sfide uniche, ma con la giusta pianificazione e strategia, è possibile risparmiare denaro e gestire le finanze in modo efficiente.

Segui questi cinque consigli pratici per migliorare la tua situazione finanziaria e assicurarti un futuro stabile e prospero come lavoratore autonomo.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti