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VACANZE ALL'ESTERO: ATTENZIONE ALLE MALATTIE INFETTIVE

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La malaria nell’Africa sub-Sahariana trasmessa dalle zanzare, l’Ebola in Sierra Leone, il coronavirus in Medio Oriente e gli animali selvatici del sub-continente indiano: queste le infezioni più preoccupan

 

Con l’avvicinarsi del periodo di vacanze estive è opportuno ricordare a tutti coloro che intendono recarsi all’estero la necessità di programmare per tempo le necessarie misure profilattiche per prevenire i rischi sanitari, spesso di natura infettiva ma non solo, che possono verificarsi soprattutto nei Paesi del sud del mondo. Gli specialisti della Simit, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, consigliano di prestare maggiore attenzione a zanzare, acque, animali selvatici e rapporti sessuali, i principali canali di trasmissione per malattie infettive durante le prossime settimane.
Tra questi, in gran parte dell’Africa sub-Sahariana, la malaria trasmessa di sera e di notte dalle zanzare Anopheles rimane il pericolo principale da prevenire adeguatamente, anche mediante la assunzione di opportuni farmaci profilattici, per le conseguenze potenzialmente mortali che comporta. Sempre le zanzare, questa volta del tipo Aedes a puntura diurna, sono invece responsabili della trasmissione del virus Chikungunya e del virus dengue. La prevenzione di queste infezioni, in assenza di farmaci o vaccini efficaci, rimane affidata alla prevenzione della puntura della zanzara.
“Oltre alle zanzare – spiega il Prof. Massimo Andreoni, Presidente Simit, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali – sono da ricordare i rischi, anche gravi, connessi alla ingestione di acqua o alimenti contaminati che possono causare anche patologie gravi quali la amebiasi e la epatite virale A e che richiedono il rigoroso rispetto di norme alimentari che evitino il rischio di contaminazione. Analogamente importante è usare tutte le precauzioni possibili soprattutto per i rapporti sessuali occasionali, nei paesi più frequentati, e potenziali fonti di infezioni anche gravissime quali la infezione da HIV e la epatite virale B, oltre alle classiche malattie veneree”.
“Tra le epidemie attualmente in atto – aggiunge il Prof. Francesco Castelli, Presidente Simet, Società Italiana di Medicina Tropicale – è da ricordare quella di virus Ebola, che ancora colpisce la Sierra Leone, Liberia e la Guinea Conakry, aree tuttavia normalmente non interessate dai flussi turistici, e quella di virus Chikungunya che da ottobre 2013 colpisce alcune isole caraibiche. Un richiamo particolare anche alle precauzioni da contatto respiratorio per chi si reca in Medio Oriente, dove serpeggi la infezione dovuta al nuovo coronavirus MERS-CoV”.
Una particolare attenzione al contatto con gli animali selvatici soprattutto nel sub-continente indiano dove è stato segnalato un incremento dei casi di rabbia anche mortali conseguente a morsi di cani. Oltre alle patologie infettive, occorre qui ricordare come il maggior numero di morti tra i turisti sia causato da imprudenze accidentali sulla strada o in ambito sportivo, richiedendo una particolare cautela nell’uso dei bevande alcoliche.
“Se il viaggio è occasione di spensieratezza e di piacere – conclude il Prof. Andreoni  dal suo osservatorio privilegiato al Policlinico universitario di Tor Vergata a Roma – è quanto mai opportuno pianificarlo con accuratezza anche sotto il profilo sanitario rivolgendosi per tempo  a chi potrà fornire i più opportuni consigli vaccinali, chemio profilattici e comportamentali oltre che provvedere a stipulare una adeguata copertura assicurativa per le eventuali necessità sanitarie che dovessero rendersi necessarie nel Paese di destinazione. La nostra struttura è a disposizione anche attraverso i social media e i siti web”.

La malaria nell’Africa sub-Sahariana trasmessa dalle zanzare, l’Ebola in Sierra Leone, il coronavirus in Medio Oriente e gli animali selvatici del sub-continente indiano: queste le infezioni più preoccupanti

“Il caldo favorisce la presenza di zanzare e zecche, potenziali vettori di infezioni. L’innalzamento delle temperature, inoltre, favorisce l’inquinamento delle risorse idriche a causa della proliferazione di organismi infestanti. Con l’avvicinarsi del periodo di vacanze estive aumentano non soltanto le probabilità di incorrere in rischi sanitari durante vacanze fuori dall’Italia, ma anche quelle causate dal turismo in entrata. Gli specialisti della Simit, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, consigliano di prestare maggiore attenzione a zanzare, acque, animali selvatici e rapporti sessuali, i principali canali di trasmissione per malattie infettive durante le prossime settimane.

Nell’anno corrente sembrano accertati in Italia casi di influenza aviaria proveniente dalla Cina. Gli spostamenti aerei della durata di poche ore possono rappresentare un rischio di importazione di malattie respiratorie responsabili di crisi acute e caratterizzate da diffusione a breve termine, quali SARS e nuova SARS (MERS). Inoltre, bisogna aggiungere il rischio di incremento dei casi di infezione da HIV, a causa di rapporti promiscui e non  protetti con persone provenienti da aree endemiche, in particolare nella stagione estiva che facilita incontri, e spostamenti, nonché di altre malattie infettive sessualmente trasmissibili quali la sifilide e la gonorrea. “Sono da sottolineare – spiega il Prof. Massimo Andreoni, Presidente Simit, Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali – i rischi, anche gravi, connessi alla ingestione di acqua o alimenti contaminati che possono causare anche patologie gravi quali la amebiasi e la epatite virale A e che richiedono il rigoroso rispetto di norme alimentari che evitino il rischio di contaminazione””.

EBOLA:

L’Italia, a differenza di altri paesi europei, non ha collegamenti aerei diretti con i paesi africani colpiti dall’epidemia. Nonostante il rischio di importazione della malattia sia remoto, il Ministero della Salute ha rafforzato le misure di sorveglianza presso porti ed aeroporti. Inoltre gli Uffici di Sanità Marittima, Aerea e di Frontiera (USMAF) sono tenuti al controllo delle navi che nei 21 giorni precedenti  all’arrivo in Italia hanno toccato i paesi africani nei quali il virus Ebola si sta diffondendo.
Eventuali casi sospetti a bordo degli aeromobili, su indicazione del Ministero della Salute, devono essere segnalati, affinché  l’aereo venga dirottato su aeroporti italiani provvisti di laboratori e di attrezzature deputate al controllo. “Il rischio di infezione per i turisti, i viaggiatori in genere ed i residenti nelle zone colpite, è considerato molto basso – spiega il Prof. Antonio Chirianni – se si seguono alcune precauzioni elementari, quali: evitare il contatto con malati  e/o i loro fluidi corporei e con i corpi e/o fluidi corporei di pazienti deceduti oltre alle altre semplici e generiche  precauzioni sempre consigliate in caso di viaggi in Africa Sub-sahariana quali  ad esempio, evitare contatti stretti con animali selvatici vivi o morti, evitare di consumare carne di animali selvatici, lavare e sbucciare frutta e verdura prima del consumo, lavarsi frequentemente le mani”.
L’epidemia  si trasmette attraverso contatto diretto con fluidi corporei e la diffusione è, in genere, facilitata da usi e abitudini culturali locali, legate ad esempio alla sepoltura dei cadaveri, o a paure diffuse all’interno di alcune comunità, che spesso non informano le autorità sanitarie dei nuovi casi per timore degli ospedali, percepiti a volte come luoghi di morte anziché di guarigione. L’esistenza di guerre tribali tra i diversi Paesi  rende, inoltre, difficile per motivi logistici controllare la diffusione dell’epidemia tra due o tre frontiere differenti. 
 “I migranti clandestini che giungono sulle coste siciliane – aggiunge Chirianni – non rappresentano un rischio di importazione della malattia da virus Ebola: il viaggio che tali individui affrontano per raggiungere il nostro paese è lungo mesi, via terra e via mare e la malattia, che presenta un periodo di incubazione di circa 10 giorni e che da subito è altamente debilitante, impedirebbe loro di arrivare in Italia. E’ improbabile che un soggetto malato e che presenta febbre elevata, diarrea, vomito e manifestazioni emorragiche, possa andare in giro a diffondere l’infezione.
 

RISCHIO SARS DALLA CINA:

Il turismo 2014 in Italia è caratterizzato, al momento, prevalentemente dal boom turistico proveniente dalla Cina. Se da un punto di vista economico ci conforta, da un punto di vista sanitario non deve lasciarci indifferenti. “La Cina ha negli ultimi anni promosso una campagna vaccinale per il contenimento di malattie gravi – spiega Chirianni – quali l’encefalite giapponese, la malaria resta confinata in alcune aree rurali del sud: tali patologie non sembrano essere ad elevato rischio di importazione da parte dei paesi europei che accolgono individui provenienti dalla Cina. Di maggior rilevanza è il rischio di diffusione della SARS e della nuova SARS (MERS), che hanno colpito e colpiscono Asia e Medio Oriente, con l’arrivo di individui che si spostano per turismo o per lavoro”. L’ OMS già da tempo ha comunque rafforzato il filtro aeroportuale che prevede controlli clinici dei passeggeri in arrivo da aree infette e sorveglianza sanitaria dei soggetti che hanno viaggiato o avuto contatti con individui malati o sospetti.
 

CON L’ESTATE AUMENTA LA PROBABILITA’ DI DIFFUSIONE: I microrganismi patogeni, anche grazie alla loro velocità di riproduzione, presentano un elevato potenziale evolutivo. Molti fattori possono favorire l’insorgenza di malattie infettive e la loro diffusione: uno di questi fattori è rappresentato dalle modificazioni ecologiche ed in particolare dai cambiamenti climatici. “Il caldo allertano gli specialisti SIMIT – favorisce la presenza di zanzare e zecche, potenziali vettori di infezioni. L’innalzamento delle temperature, inoltre, favorisce l’inquinamento delle risorse idriche a causa della proliferazione di organismi infestanti. In molti paesi, dove ancora le difficoltà relative allo smaltimento dei rifiuti rappresentano una triste realtà, c’è un  rischio di diffusione di infezioni derivanti dalla proliferazione di germi conseguente la fermentazione dei rifiuti esposti. Il caldo modifica anche la suscettibilità individuale alle infezioni, provocando disidratazione ed alterazioni della flora batterica intestinale. non bisogna dimenticare, però, che molte patologie infettive, possono essere  favorite dai climi freddi, quali la tubercolosi e le meningiti”.

TUBERCOLOSI:

Nei primi 6 mesi del 2014 sono stati registrati 60mila arrivi di clandestini in Italia. Se è vero che i movimenti di popolazione, per motivi di turismo, per lavoro o per necessità di sopravvivenza come nel caso dei migranti da paesi poveri, è pur vero che gli individui che lasciano la loro terra d’origine ed affrontano viaggi lunghi settimane o mesi sono per lo più giovani sani. “Oggi non è possibile arrestare – afferma il Prof. Chirianni – la circolazione di uomini e di conseguenza di germi, ma non bisogna creare inutili allarmismi. Le malattie che prevalentemente vengono importate dai paesi riceventi i clandestini, che provengono principalmente dall’Asia e dall’Africa sono rappresentate da Malaria, Tubercolosi, HIV e patologie respiratorie infettive quali la SARS. Se è vero che la SARS è una patologia responsabile di crisi acute, è pur vero che l’immigrato che affronta un lungo viaggio non ne manifesta i sintomi al suo arrivo, essendo una affezione altamente debilitante. Altre malattie, quali la TBC, la Malaria e l’HIV, endemiche in molti paesi asiatici ed africani, hanno una diffusione più lenta.  Il solo modo di contenere le patologie infettive da importazione non è “preoccuparsi” e scatenare “panico” attraverso la diffusione di false informazioni, ma offrire assistenza medica, favorire l’accesso di chi arriva presso le strutture di diagnosi e cura, al fine di consentire una diagnosi precoce ed un eventuale trattamento, garantire le coperture vaccinali nella popolazione ospite. L’OMS già da tempo collabora con le istituzioni italiane per gestire lo stato sanitario dei migranti e tutelare le comunità che li accolgono”.

 

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L’impatto di 5G e connessioni veloci sul gaming

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È ormai diverso tempo che gli esperti di gaming, per quanto riguarda il lato produttivo, affermano di come l’introduzione della connessione 5G sia un vero e proprio spartiacque per quanto riguarda la giocabilità. Il primo ambito in cui questa nuova risorsa sarà tangibile è il “cloud gaming”: di fatto un accesso in modo diretto allo streaming per quanto riguarda i videogame. Il funzionamento è molto simile a quanto accade già normalmente per le serie tv ad esempio: mediante connessione Internet si accede ad un catalogo online più o meno vasto, si seleziona il film o la serie che si vuole visionare e si preme play. Questa modalità è già presente da tempo perché richiede una velocità di connessione variabile: è chiaro che una fibra è preferibile rispetto al 4G, ma su entrambe le modalità è possibile visionare i contenuti in streaming. Per i videogame il discorso è differente perché si tratta di giochi infinitamente più pesanti rispetto ad un normale film, ragion per cui il 5G apre le porte a tutti a questa nuova modalità di fruizione.

Il cloud gaming non è stato scoperto ora ma si trovano le sue radici nel “lontano” 2010: cronologicamente si parla solo di decennio fa ma in ambito videoludico i cambiamenti sono stati abissali. All’epoca furono due start up ad avvicinarsi a questo nuovo modo di giocare: Onlive e Gaikai, entrambe acquistate dalla Sony, che non a caso è tra le poche aziende ad aver già il suo servizio di cloud gaming, Playstation Now. Funziona come un qualsiasi abbonamento di una piattaforma online di streaming: a fronte di un pagamento mensile, l’utente può accedere a tutto il catalogo Sony (si parla di circa 700 videogame, in costante aggiornamento).

L’introduzione del 5G ha un impatto anche sui luoghi in cui si potrà effettivamente giocare. Ad oggi, infatti, per avere una funzionalità di gioco fluida e non perdere in immediatezza si preferisce utilizzare connessioni wifi, anche se il dispositivo prescelto è un tablet ad esempio, o un computer portatile, che permettono dunque di essere utilizzati ovunque. È evidente, perciò, che con le connessioni più presenti al momento, cioè 3G e 4G, si preferisce utilizzare giochi e passatempi che non richiedono un grande dispendio in termini di connessione. Ci sono una pluralità di app che possono essere scaricate e permettono di giocare anche in modalità offline come nel caso di quiz, parole crociate o giochi ispirati a diversi sport. Allo stesso modo, rientrano in questa categoria i rompicapo e tutti gli altri piccolo software come tutti i giochi di carte che puoi trovare online, dal poker alla classica briscola, dalla scopa alla scala 40, i quali richiedono sempre un dispendio di connessione irrisorio. L’introduzione del 5G rivoluziona anche questo aspetto, evitando perciò l’ormai nota coincidenza tra la figura del gamer e la persona che resta rintanata per ore e ore all’interno della propria camera da letto.

Un altro aspetto non secondario dell’impatto del 5G sul gaming riguarda l’abbattimento dei costi. Questo perché i giochi sono disponibili in streaming e possono funzionare grazie alla connessione Internet, di conseguenza non sarebbe più fondamentale comprare l’ultima console uscita o utilizzare il computer di ultima generazione. È chiaro, però, che ad una console migliore corrisponde una maggiore attenzione ai dettagli all’interno del videogioco perché la qualità audio-video risulterebbe indubbiamente eccellente rispetto a console precedenti.

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WWE 2K24, il wrestling torna su pc e console in forma smagliante

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WWE 2K24 torna in forma smagliante su Pc, Xbox e PlayStation per celebrare al meglio i 40 anni di WrestleMania, l’evento più importante per gli appassionati della disciplina. Proprio per l’occasione la classica modalità Showcase è stata ribattezzata Showcase… of the Immortals, riprendendo uno dei nomi con cui viene spesso chiamata WrestleMania. La struttura è quella a cui il titolo ha abituato i suoi fans, ovvero una serie di incontri con precisi obiettivi dove viene chiesto di ricreare alcuni momenti chiave degli scontri, con transizioni che passano dal gameplay a filmati di repertorio con grande fluidità. A presentare questo incredibile quanto avvincente viaggio nel tempo c’è Corey Graves, attuale commentatore di Smackdown che ci introduce i 21 match più rappresentativi di WrestleMania, passando da classici come Hulk Hogan contro André the Giant di WrestleMania III e Razor Ramon contro Shawn Michaels di WrestleMania X fino ai più recenti Roman Reigns contro Cody Rhodes e Rhea Ripley contro Charlotte Flair della scorsa edizione. Oltre ai filmati di repertorio sono presenti anche interviste ad alcuni degli stessi lottatori create appositamente per commentare le loro sensazioni durante gli incontri, creando un archivio storico di sicuro interesse per tutti gli appassionati. Lo Showcase si conferma quindi come il fulcro dell’offerta di WWE 2K24, ma questa è solo la punta dell’iceberg per quanto riguarda i contenuti presenti in game. Fra le modalità principali offerte torna MyRISE, tipologia di gioco dove una volta creata la propria SuperStar del wrestling, personalizzata tramite lo straordinario editor, si possono intraprendere due strade, ovvero Undisputed per i lottatori maschili e Unleashed per quelli femminili. La prima storia vede i giocatori vestire nei panni di un lottatore abbastanza mediocre che improvvisamente riceve l’occasione della vita quando il titolo Universale diventa vacante. Ovviamente Roman Reigns (il campione Universale nel mondo reale) diventerà il principale avversario in un viaggio che come da tradizione rivela parecchi colpi di scena, tradimenti e scelte che possono modificare lo svolgimento degli eventi. La seconda storia invece mette i players nei panni di una wrestler di una compagnia indipendente che ha l’occasione di farsi strada in WWE accompagnando la sua allieva Psycho Sally, scoprendo tuttavia che si tratta di un mondo ben diverso da quella a cui era abituata. Si tratta di un percorso maggiormente incentrato sui dilemmi morali e su come il successo può cambiare le persone, oltre a mettere in risalto molte difficoltà e dinamiche dietro la stessa WWE. Ovviamente i personaggi creati in MyRISE possono essere utilizzati anche in altre modalità di gioco, tra cui le storiche Universe e MyGM, perfette se ci si vuole cimentare con un aspetto più manageriale e meno d’azione. Universe infatti è un vero “parco giochi” in cui poter decidere i roster degli show, le faide, gli eventi, l’assegnazione di titoli e via discorrendo, così da poter dare sfogo a tutti i propri sogni se si fosse i padroni indiscussi della WWE e poter creare tutte le storie che si vogliono. In maniera simile MyGM mette i giocatori nei panni di un General Manager alle prese con la gestione del proprio brand, qui ovviamente è necessario far quadrare il bilancio tra gesione degli show, contratti delle Superstar, talent scout e soprattutto le richieste del grande capo Triple H. Compiere tale impresa non è certo una passeggiata, ma una volta apprese le dinamiche di gioco affrontare questa modalità è un’esperienza davvero appagante e divertente. Tra i nuovi manager introdotti in WWE 2K24 sono presenti lo storico Teddy Long, e tra i brand da gestire oltre a Smackdown, RAW e NXT ci sono anche la WCW e la ECW. Insomma, come avrete capito, di carne a cuocere ce n’è davvero moltissima.

Parlando sempre di aspetti gestionali torna anche la modalità MyFACTION, una sorta di “Ultimate Team” dove spendendo le diverse valute virtuali (o reali) si possono aprire pacchetti e ottenere diverse carte che rappresentano lottatori, manager e così via, creando poi la propria fazione da far scontrare con quelle degli altri giocatori nelle Guerre tra Fazioni 2.0, una evoluzione rispetto alla prima versione vista nel precedente capitolo. Una delle principali novità riguarda la possibilità di comprare direttamente specifiche carte, senza doversi quindi affidare alla fortuna degli “sbustamenti”. Tale opportunità permette di trovare le proprie Superstar preferite o le carte che mancano per avere un team altamente competitivo. Parlando invece delle modalità più “dirette” oltre a tutte le tipologie di match già esistenti nelle precedenti versioni sono state introdotte quattro nuove tipologie di scontri, ovvero Casket Match, Ambulance Match, Gauntlet Match e Special Referee Match. Il Casket Match è stato reso popolare da Undertaker, e l’obiettivo è quello di rinchiudere l’avversario in una bara posta a bordo ring. Molto simile anche l’Ambulance dove invece di una bara bisogna rinchiudere l’avversario dentro un’ambulanza, anche se ovviamente il vero divertimento è spostare l’azione sul tetto del mezzo… Il Gauntlet Match invece non è che una serie di battaglie in sequenza dove continua chi riesce a “schienare” l’avversario, per cui iniziare per primi è sicuramente più impegnativo ma anche più soddisfacente portare a casa la vittoria. Molto interessanti anche gli Special Referee Match dove la Superstar preferita può vestire i panni dell’arbitro, offrendo un punto di vista inedito. Naturalmente parlando della WWE e tutto può accadere, per cui si può cercare di avvantaggiare un lottatore con un conto veloce o penalizzare uno con un conto lento, fare finta di non vedere scorrettezze o prendere direttamente parte all’azione picchiando chi prova a contestare le decisioni del giocatore. In tutto questo però bisogna porre attenzione a non tirare troppo la corda, perché la dirigenza potrebbe decidere di rimpiazzare il giocatore con un vero arbitro. Nonostante non sia una nuova tipologia di match è da segnalare anche un rinnovamento dei Backstage Brawl che ora supportano fino a 4 giocatori e nuove interazioni ambientali, come ascensori funzionanti e vetrate da spaccare con la testa del malcapitato di turno, oltre a nuovi oggetti come microfoni e bottiglie che possono anche essere lanciati per colpire dalla distanza. Insomma, gli amanti del wrestling con WWE 2K24 potranno divertirsi per moltissime ore.

Oltre ad aggiungere nuovi contenuti e tipologie di incontri, Visual Concepts ha migliorato e rifinito il gameplay e le modalità già viste in WWE 2K23. Sul ring è possibile eseguire nuove tipologie di payback o scambiarsi colpi a ripetizione attraverso una serie di semplici QTE. Salendo sulle corde, poi, è possibile lanciarsi su un gruppo di avversari anche fuori dal ring, mentre è stata aggiunta qualche interazione in più nel backstage. Da quando la serie è tornata dalla pausa dopo il disastroso 2020 è stata intrapresa la giusta strada con un equilibrio tra arcade e simulazione con comandi semplici e intuitivi, e WWE 2K24 non fa eccezione andando solo a limare e aggiungendo nuove opzioni. Dal punto di vista tecnico WWE 2K24 si presenta con classica risoluzione in 4K su Xbox Series X e 60 fps solidi. Tirando le somme, quest’ultimo titolo dedicato al wrestling riesce senxz’ombra di dubbio ad offrire tutta una serie di contenuti che terranno incollati sullo schermo gli appassionati di lotta libera. Rimanendo in tema di abitudini i titoli della serie hanno sempre offerto una marea di contenuti, e WWE 2K24 non fa eccezione. Tra Showcase, MyRISE, MYGM, Universe, MyFACTION e tutte le possibilità di match liberi il gioco può tenervi occupati per centinaia di ore, a cui poi si aggiungono le sfide online e la Creation Suite con cui perdersi tra le infinite possibilità di personalizzazione di personaggi, arene, moveset e perfino i cartelloni del pubblico. Quest’anno inoltre il roster ha raggiunto l’incredibile numero di oltre 200 lottatori provenienti da tutte le epoche e brand, e altri ne verranno aggiunti con i prossimi DLC. Se proprio dovessimo trovare qualche lato negativo questo possiamo dire che WWE 2K24 offre un comparto tecnico buono ma non all’altezza dei tempi, e il motivo principale probabilmente è lo sviluppo ancora cross-gen. Da una parte è comprensibile come lasciare indietro una base di milioni di utenti non sia facile, ma più passa il tempo e più diventa difficile giustificare certi modelli poveri di dettagli, animazioni legnose e una fisica dei capelli quasi assente. Ad onore del vero qualche piccolo passo avanti è stato fatto, in particolare per l’illuminazione e le animazioni facciali che a detta degli sviluppatori sono state rinnovate da zero per il 90 per cento dei lottatori, ma il risultato è ancora sotto le aspettative. Tornano poi alcuni problemi di hitbox soprattutto quando si usano le armi e una intelligenza artificiale altalenante che passa da momenti di grande stupidità ad altri dove improvvisamente diventa invincibile, rendendo l’esperienza a volte frustrante, specialmente in modalità come lo Showcase dove bisogna eseguire specifiche mosse e l’avversario a volte proprio non ne vuole sapere di collaborare. In ogni caso WWE 2K24 è un titolo veramente divertente e ben fatto, a nostro avviso chiunque ami il mondo del wrestling dovrebbe giocare a questo videogame.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 9

Gameplay: 9

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise

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Malware, nel 2023 l’Italia è la nazione più colpita dagli attacchi in tutta Europa

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Nel 2023, l’Italia è stato il primo Paese in Europa e il quarto al mondo più colpito dagli attacchi malware. Il dato è emerso da uno studio dell’azienda di sicurezza Trend Micro, che rivela come nella classifica delle nazioni più interessate dalla minaccia informatica, l’Italia sia preceduta solo da Giappone, Stati Uniti e India. Lo studio sottolinea anche un cambiamento nelle tattiche dei cybercriminali, che scelgono i propri obiettivi con maggiore attenzione. Gli attacchi prendono di mira profili selezionati e si affidano meno a campagne di hacking generiche. Il numero totale di malware intercettati in Italia nel 2023 è stato di 277.616.731, nel 2022 il dato era fermo a 246.941.068. Si tratta di un primato negativo in Europa per il terzo anno consecutivo, e quarto al mondo dopo Giappone (1.169.219.233), Stati Uniti (993.996.354) e India (288.557.845). I settori più colpiti sono la sanità, il bancario, la pubblica amministrazione. L’Italia è inoltre settima a livello globale per infezioni da macro malware, particolari minacce che agiscono in maniera complessa come i normali software, persino in grado di scrivere documenti e inviarli via email. L’Italia ha subito 8.343 attacchi di questo tipo. I ransomware diffusi verso gli utenti italiani sono stati, sempre nel 2023, 19.632, mentre le minacce tramite posta elettronica ammontano a 206.694.717. Gli esperti di Trend Micro affermano che, in generale, è del 10% l’aumento dei tentativi di infezione rispetto al 2022. “Assistiamo ad un cambiamento del panorama delle minacce”, spiegano da Trend Micro , “con i criminali che optano per la qualità delle campagne piuttosto che per la quantità: Invece di lanciare attacchi a una gamma più ampia di utenti e di affidarsi alle vittime che cliccano sui link dannosi presenti nei siti web e nelle email, vengono lanciati attacchi più sofisticati che utilizzano la specificità per ingannare un campo più ristretto di vittime di alto profilo. Ciò consente di eludere i livelli di rilevamento precoce, come i filtri di rete e di posta elettronica”. Un dato sicuramente allarmante che deve far riflettere sulla reale necessità di utilizzare misure precauzionali all’avanguardia e sempre aggiornate.

F.P.L.

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