VACCINI: PRESUNTE COLLUSIONI TRA AZIENDE FARMACEUTICHE ED AIFA.

Il dott. Serravalle, presidente dell’ASSIS interviene sulle dichiarazioni dopo i primi test eseguiti sul vaccino Fluad: ”l’apprendere che non sono state trovate tossine anomale nelle fiale incriminate, infatti, esclude una sola tra le cause che possono avere determinato i decessi. Si tratta della causa più facile e più semplice da verificare, ma non della più probabile. Tanto è vero che le morti ci sono state, e che tutte e 13 si siano verificate dopo l'inoculazione del vaccino per pura coincidenza è difficile crederlo!

di Cinzia Marchegiani

Arriva un comunicato secco, a firma di Elio Lannutti di Adusbef e Rosario Trefiletti di Federconsumatori in merito allo scandalo di malasanità che l’Italia ha subito dopo i decessi avvenuti in concomitanza temporale della somministrazione del vaccino antinfluenzale FLUAD. I due presidenti, Lannuti e Trefiletti hanno annunciato il 29 novembre 2014 che avrebbero chiesto alle Procure della Repubblica di chiarire ed accertare le precise responsabilità delle 11 morti sospette di anziani dopo la vaccinazione con l’antinfluenzale Fluad: ”Non è la prima volta che le aziende farmaceutiche, aduse a pagare ed a corrompere per realizzare disegni criminosi sulla pelle degli ammalati, riescono a trovare sponde istituzionali, come nel caso del farmaco Avastin che ha visto coinvolta l’Aifa, per realizzare i propri profitti.”

Per Adusbef e Federcosumatori non è accettabile che decine di persone, che volevano vaccinarsi per salvaguardare la loro salute e prevenire la morbilità, possano morire impunemente senza accertare i responsabili di quelle morti, che sarebbero state tardivamente individuate in due lotti incriminatì del vaccino bloccati dall’Agenzia italiana del Farmaco AIFA, in tutto di 500 mila dosi, distribuite in 12 Regioni, ma solo nelle Asl e non in farmacia.
E i dubbi sollevati dalle due associazioni chiedono quale ruolo preventivo hanno svolto l’AIFA ed il Ministero della salute per testare i vaccini antinfluenzali che ha prodotto decine di vittime, specie dopo l’annuncio del ritiro di altri lotti del vaccino, poiché fra le 8 nuove segnalazioni di morti ulteriori, alcune riguardavano persone che avevano utilizzato il vaccino di altri lotti, procurando un allarme sociale di vaste dimensioni ?

Il comunicato spiega tra l’altro che anche se occorre ancora provare la relazione diretta vaccino-decessi, le inchieste della magistratura hanno già provato le attività di comparaggio delle aziende farmaceutiche anche nella prima infanzia, oltre a corruzioni e procedimenti illegali all’interno dell’Aifa, compreso l’ipotesi di disastro colposo per la messa in commercio di farmaci non perfetti, come ventidue medicine in commercio, sospettate di essere dannose per la salute dell'uomo.

Sul banco degli imputati e quindi sotto inchiesta ci sono troppi farmaci come un antinfiammatorio che, nonostante potesse provocare danni al fegato non è stato sospeso dal commercio; un anestetico locale che, secondo gli accertamenti, presenta un difetto a causa del quale due fiale diverse non sono distinguibili tra loro, con evidenti conseguenze per la salute pubblica; e poi psicofarmaci, antibiotici, diuretici, antipertensivi, antiasmatici a base di principi attivi che, scaduti i canonici dieci anni del brevetto, dovevano essere nuovamente sperimentati secondo le normali procedure che, invece, sono state ignorate.

A fronte di questo ennesimo scandalo sulla salute dei cittadini, Adusbef e Federconsumatori invieranno esposti-denunce alle principali Procure della Repubblica, e chiedono che vengano immediatamente revocati i componenti del Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’Aifa, a cominciare da Sergio Pecorelli; Giovanni Bissoni; Carlo Gaudio; Walter Bergamaschi; Ludovico Abbaticchio, oltre a Luca Pani direttore dell’Aifa, essendo intollerabile l’accaduto, con l’aggravante di quanto è stato segnalato dalla Regione Lazio, secondo la quale: "l'AIFA, l'Agenzia del farmaco non avrebbe fornito informazioni all'amministrazione, dimostrando grossi limiti di comunicazione".

L’AIFA nel frattempo rimane in silenzio stampa, non aggiorna sui nuovi decessi, ma invita comunque a continuare la campagna vaccinale influenzale, facendo leva sulle prime e incomplete analisi sui vaccini. In merito interviene il dottor Eugenio Serravalle, presidente dell’ASSIS (Associazione di Studi Informazione sulla Salute) che ricorda:"le dichiarazioni della ministra Lorenzin riguardanti la causa della morte di 13 persone dopo la somministrazione della vaccinazione antinfluenzale non rassicurano più di tanto. L’apprendere che non sono state trovate tossine anomale nelle fiale incriminate, infatti, esclude una sola tra le cause che possono avere determinato i decessi. Si tratta della causa più facile e più semplice da verificare, ma non della più probabile. Tanto è vero che le morti ci sono state, e che tutte e 13 si siano verificate dopo l'inoculazione del vaccino per pura coincidenza è difficile crederlo. Ciò che va indagato è infatti il rapporto esistente tra stimolazione artificiale del sistema immunitario e possibili avventi avversi, ossia reazioni impreviste da parte dell'organismo umano. Questo è l'ambito in cui andrebbe verificata l'esistenza di rapporti di causa-effetto tra i decessi ed i vaccini, e solo uno sforzo in questo senso della autorità sanitarie sarebbe davvero rassicurante ed indice di reale volontà di tutelare la salute degli individui."
E l’ombra ora si fa più pesante anche su quelle 8 mila morti dichiarate dall’AIFA e EMA collegate all’ influenza stagionale del 2013/2014. I dati di Influnet, sono altri, ce lo ricorda lo stesso dr Serravalle :”In base ai dati riportati da Influnet (il sistema di sorveglianza italiano basato sulle segnalazioni dei Medici e dei Pediatri di base) i casi stimati di sindromi influenzali nella stagione 2013-14 sono stati circa 4.542.000 . Di questi, i casi gravi di influenza confermata sono stati 77 con 16 decessi. L’80% (62/77) dei casi gravi segnalati presentava almeno una patologia cronica pre-esistente. Dei 16 casi deceduti, 14 presentavano condizioni di rischio pre-esistenti."

Si faccia chiarezza su chi fa vero allarmismo, poiché tanti cittadini, giustamente si affidano alle istituzioni sanitarie e questo non è certo un bel vedere…le procure hanno ora tutte le basi per poter avviare una vera inchiesta sanitaria, e lo show Fluad andato in onda a Porta a Porta il 1° dicembre 2014 forse dovrebbe far interrogare anche tutti i rappresentanti di questo governo, e capire se è accettabile che una trasmissione pubblica e un garante dell’agenzia dei farmaci possano aver inscenato una performance per indurre la comunità italiana a rompere gli indugi e farsi vaccinare in assoluta tranquillità? E poi ancora, Luca Pani, direttore generale dell’AIFA si è fatto vaccinare due volte con lo stesso vaccino a distanza di un mese? Altrimenti oltre ad essere uno show, si è dichiarato anche un falso e le risposte per questione di trasparenza e obiettività verso i telespettatori e tutti i cittadini devono essere profuse…