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Roma

Valmontone, pomodori e canapa indiana: arrestati padre e figlio

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Tempo di lettura < 1 minuto Si tratta di un 24enne di Artena, che vive con il padre in un’abitazione isolata, tra Valmontone e Artena

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Red. Cronaca


VALMONTONE (RM)
– I Carabinieri della Compagnia di Colleferro hanno arrestato un italiano, di 56 anni, e il figlio, di 24 anni, trovati in possesso di 5 piante di canapa indiana, alte quasi due metri, all’interno del loro giardino. Già da alcuni giorni, i Carabinieri di Valmontone e di Labico avevano localizzato una “piazza” di spaccio nel comune di Valmontone, e grazie ad alcuni controlli svolti, gli investigatori dell’Arma hanno individuato alcuni giovani sospetti. In particolare, è stato identificato un 24enne di Artena, che vive con il padre in un’abitazione isolata, tra Valmontone e Artena. E’ proprio nel retrostante giardino della loro abitazione, che i militari hanno scoperto una vera e propria piantagione di canapa indiana: precisamente vi erano cinque piante alte più di due metri in piena infiorescenza, ben occultate tra numerose piante di pomodoro.  


L'arresto e il tentativo di fuga
Al momento dell’irruzione dei Carabinieri all’interno della casa, il 56enne veniva subito fermato, mentre il giovane tentava la fuga arrampicandosi sul tetto dell’abitazione. Tuttavia, il ragazzo veniva bloccato e ammanettato. Dall’analisi delle piante sequestrate è emerso che si sarebbero potute ricavare circa 5.000 dosi di stupefacente, che immesse nell’illecito mercato locale avrebbero fruttato 30.000 euro.L’arresto dei due “coltivatori” è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria di Velletri, e durante l’udienza il padre è stato condannato a una pena di anni 1 e 10 mesi di reclusione e alla multa di 800 euro, mentre il figlio rinviato a giudizio. Entrambi sono stati sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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