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Roma

VELLETRI, CENTRO DI ACCOGLIENZA. FATTORI: "UN CENTRO DI INTERESSI ECONOMICI E POLITICI"

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Tempo di lettura 2 minuti Trenta: "I soggetti che hanno agito a Velletri sono gli stessi di Ariccia".

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Redazione

Velletri (RM) – "Il solito ricatto morale, la solita prassi in salvaguardia di interessi individuali, il tutto travestito da azioni sociali. – Dichiara la senatrice della Repubblica Elena Fattori attraverso un comunicato – Verrebbe da dire: "niente di nuovo". – prosegue la Fattori –  Ecco cosa rappresenta la vicenda legata allo SPRAR di Velletri. Un centro di accoglienza, in apparenza, che sembra, però, essere molto più un centro di interessi economici e politici; di sicuro, un progetto ben lontano da un'azione di reale solidarietà verso le popolazioni costrette a scappare dalle proprie terre".

Il Movimento 5 Stelle, da mesi, sta informando i cittadini riguardo l'ennesimo inciucio, portando costantemente battaglia in consiglio comunale, grazie alla figura del Consigliere Paolo Trenta; ne viene alla luce un modus operandi a dir poco bizzarro. "E' incomprensibile un atteggiamento del genere. Cooperative gestite come scatole cinesi, deroghe da parte del Ministero degli Interni, assegnazioni dirette, revoche e riassegnazioni agli stessi soggetti. Questo è lo SPRAR. Due milioni di euro di soldi pubblici che finiranno nelle tasche di soliti noti in un groviglio acrobatico di atti e contro atti.

Roba da far annichilire anche un circo", dichiara il Consigliere del Movimento 5 Stelle, che sulla vicenda ha anche coinvolto la cittadina in Senato Elena Fattori, la quale ha presentato un'interrogazione parlamentare sulla vicenda, diretta proprio al Ministro Alfano.

"Quello dei centri di accoglienza e della loro organizzazione è un problema di grande attualità che merita una legge organica e provvedimenti seri come l'abolizione del reato di clandestinità e non del solito contenitore clientelare" dice la Fattori, che aggiunge:" Spesso in questi centri la dignità umana non viene rispettata e anzi si tende al risparmio anche sui beni di prima necessità affinchè il margine di guadagno proveniente dai fondi pubblici sia maggiore. Abbiamo il sentore che l'organizzazione per accedere a questi finanziamenti sia ben organizzata a livello Regionale e il fatto che i nomi delle Cooperative coinvolte siano sempre gli stessi non fa assolutamente ben sperare. Mi auguro che il Ministro Alfano si degni di rispondere anche se poco confido in chi ha fatto silenzio anche su vicende come quelle legate a Priebke o sulla trattativa coi tifosi di Roma e Napoli". Di certo la vicenda non si conclude qui per quanto riguarda noi del Movimento 5 Stelle, che andremo avanti nell'indagine e nelle denunce presso gli organi preposti al controllo. Chiosa il Consigliere Paolo Trenta:" Questo dei centro di accoglienza è uno scempio che deve terminare. I soggetti che hanno agito a Velletri sono gli stessi di Ariccia. Non credo sia un caso, ma il gioco di potere e quello economico sono le reali motivazioni di una politica propagandista che sperpera denaro pubblico a fronte dell'inadeguatezza strutturale e politica."
 

Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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