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Roma

VELLETRI ELEZIONI, LADAGA: MENO TASSE E UN OCCHIO CRITICO SU SERVADIO

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Tempo di lettura 3 minuti Ladaga: "Servadio ha considerato le istituzioni come un’azienda privata"

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C.R.

Salvatore Ladaga, candidato di centrodestra, imprenditore e politico già dagli anni ’90. Salvatore Ladaga nasce a Velletri il 18 gennaio 1957 e ama definirsi figlio di questa terra. Conosciuto a Velletri come imprenditore e uomo politico di lungo corso, non rinnega le origini umili avendo svolto vari mestieri tra cui cameriere, muratore e fisioterapista, impieghi che durante gli anni di studio gli hanno consentito l’indipendenza economica ed il conseguimento del diploma di laurea. Eletto da giovane studente con l’avvento dei Decreti Delegati è amministratore pubblico di esperienza trentennale, con profonda conoscenza del territorio in cui vive e dei suoi concittadini. Già Assessore, Vice Sindaco e Sindaco F.F. nel periodo giugno/luglio del 1990, oltre alle esperienze politiche.

 

In cosa avrebbe fallito il sindaco Servadio?

Ha considerato le istituzioni come un’azienda privata e messo al centro l’esasperazione del risparmio. L’Amministrazione non deve guadagnare ma gestire servizi eccellenti a prezzi bassi. Avrà risparmiato su alcuni affitti ma in zona 167 ha chiuso una scuola e spostato dalla città i ragazzi meno fortunati del centro diurno in una scuola periferica.

 

 

Lei dove li avrebbe trasferiti?

All’antica sede delle suore della Neve di proprietà pubblica dove c’era un centro anziani oggi in abbandono. Questo per contrastare il disagio sociale.

 

Troppo risparmio o scelte sbagliate?

Scelte sbagliate. Una? Abbiamo perso polizia stradale Velletri

 

Insomma, un fallimento?

Servadio è meglio di quello che sembra ma non ha grandi capacità comunicative. Ci ha considerati nemici non avversari. Non è in grado di elaborare soluzioni alternative aldilà di quelle che passano per i conti.

Ladaga come avrebbe gestito l’emergenza sicurezza?

Coinvolgendo la caserma dei sottufficiali. Abbiamo mezzi e uomini sul nostro territorio e con un piano organico possiamo chiedere qualcosa in più. Con grande umiltà parleremo anche col Questore.

 

A Velletri la sanità è al collasso. Che ha in mente?

Il privato accreditato al sistema sanitario deve coesistere col pubblico per garantire i servizi essenziali. Nel momento in cui si è deciso di fare l’ospedale dei Castelli, il sindaco Servadio, non ha messo in atto una politica contrattuale nonostante la sua veste di presidente dell’assemblea dei sindaci della Asl.

 

Lei come avrebbe contrattato?

Avrei difeso un progetto più ampio, non solo il mio campanile.

 

Le sue priorità?

Diremo no all’Imu sulla prima casa ad Equitalia. La Velletri Servizi sarà riprogrammata per assicurare un trattamento equo che venga incontro ai più deboli. Istituiremo una commissione di esperti per la verifica della dichiarazione del dissesto. Dal risultato della commissione inizierà una graduale riduzione delle tariffe Tarsu e tributi locali. Costituiremo un ufficio per reperire fondi europei, statali, regionali finalizzati per ogni specifica attività. Forniremo a Velletri servizi idonei per una città di oltre 50 mila abitanti

 

Cultura e sport. Quest'ultimo meno presente a Velletri. che fara in proposito?

Le bellezze della Città, patria di Cesare Ottaviano Augusto, di Ciro Menotti, i siti recuperati, quale il palazzo dei conservatori, il tempietto del Bramante, il Tempio Volsco, il museo cittadino con le meravigliose opere, e tutte le altre opportunità che la Città offre, dovranno esser poste in una vetrina mediatica al fine di attrarre quel turismo che si ferma alle Città vicine in maniera immotivata. Il potenziamento delle attività di gemellaggio servirà a rendere più presente la nostra Città nel contesto Europeo, attraendo flussi turistici vitali per l’economia della città .Il monte Artemiso, libero dal parco dei castelli dovrà essere fruibile ai cittadini anche attraverso i percorsi pedonali già approvati. Si riprenderà il cammino della cultura, interrotto da Servadio, con la chiusura del teatro Tognazzi, che per cinque anni ha privato soprattutto i giovani che si cimentano nelle attività teatrali, di danza, di laboratorio scolastico, di canto e musica, di poter avere un palco verso la Città. Saranno recuperate le manifestazioni che hanno dato lustro alla Città, come il festival della canzone (Velester festival) e le feste locali, mostre artigiane, mercatini rionali. Lo sport , a Velletri, ha subito un declino innegabile, che ha tolto nelle varie attività, la nostra Città dai livelli più ambiti. Dopo le grandi opere del centrodestra, la sinistra si è limitata ad una gestione delle stesse strutture, in modo discutibile e nel malcontento. Si è arrestato, con la sinistra, il potenziamento delle strutture sportive con grave ricaduta sulle attività stesse. La domanda di sport ormai è superiore all’offerta di strutture idonee e tale lacuna deve essere prontamente colmata. Creazione di nuove strutture sportive polivalenti decentrate nelle zone attualmente sprovviste.

Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio. In molte di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che il paziente ha inserito il nome e il cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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Litorale

Tor San Lorenzo, tiene oltre 11 chili di droga in cantina: arrestato 40enne

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I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Anzio hanno arrestato un 40enne del Marocco gravemente indiziato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
A seguito di numerosi servizi perlustrativi nel territorio del comune di Ardea – frazione Tor San Lorenzo, i Carabinieri hanno notato che l’indagato, già noto per i suoi precedenti, da qualche mese, aveva aperto un negozio di abbigliamento e aveva un tenore di vita particolarmente alto.
Individuata l’abitazione dell’uomo, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una verifica. Nel corso della perquisizione domiciliare, i militari hanno trovato la chiave di una cantina di pertinenza e, una volta avuto accesso all’interno, hanno rinvenuto un trolley pieno di sostanze stupefacenti.
Nel dettaglio, vi erano oltre 11 kg di hashish, divisi in panetti, e circa 170 g di cocaina. Durante le operazioni, il 40enne ha opposto resistenza e tentato di darsi alla fuga ma è stato prontamente bloccato e arrestato. Nella circostanza, due Carabinieri hanno riportato lesioni guaribili in dieci giorni.
Sequestrati anche 2.760 euro in contanti, un bilancino di precisione e vario materiale per il confezionamento in dosi. L’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.



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