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Carla Borghetto
Velletri – E’ domenica 13 ottobre, la mattinata è fresca ma il sole annuncia una giornata gradevole. Io e mia figlia ci prepariamo ed usciamo per andare a Roma, parteciperemo ad un evento organizzato già da tempo. Ci avviamo con un po’ di anticipo, non si sa mai. Da Velletri imbocchiamo la via dei Laghi, sono passate da poco le 8,30. La strada è sgombra, ci sono poche macchine in giro e penso “senza dubbio arriveremo in tempo….”. Lungo la strada inizio a vedere persone con delle divise. “Sarà in corso una manifestazione o qualche gara”, mi dico… ma non vedo nessun cartello e nessuno mi dice di fermarmi, nessuna deviazione del traffico. Quindi fiduciosa continuo per la Via dei Laghi. Passato l’incrocio per Nemi vedo una signora con una bandierina arancione che mi intima di accostare. Ci sono altre macchine, due davanti e poi dietro di me la fila inizia ad allungarsi.Chiedo cosa stia succedendo, mi viene risposto che si tratta d una gara ciclistica regionale. Spengo il motore, tanto sono in anticipo e posso aspettare qualche minuto. Non sono ancora le 9,00. …i minuti passano in fretta…arrivano le 9,10….chiedo se ne avremo ancora per molto. La signora risponde che i ciclisti vengono da Roma ma non sa a che punto siano….aspettiamo ancora. Inizio ad innervosirmi come fanno già altre persone. Poi cominciano a passare i primi gruppi di ciclisti e i minuti scorrono veloci insieme a loro. Il mio anticipo inizia a trasformarsi in un ritardo ma sono lì bloccata e non posso andare né avanti né dietro. Chiedo alla signora del servizio d’ordine se posso passare tra una gruppo di ciclisti e l’altro ma lei mi risponde che se l’avessi fatto avrebbe comunicato ai carabinieri il numero della mia targa…Inizio a sentirmi presa in ostaggio. Intanto alcuni automobilisti giustamente arrabbiati sono ormai scesi dalle loro auto ed iniziano a protestare creando così una situazione potenzialmente pericolosa per se stessi e per i ciclisti stessi, visto che in quel tratto la Via dei Laghi è particolarmente stretto.
Avrebbero dovuto deviare il traffico magari all’incrocio con Nemi così avremmo potuto lasciare la Via dei Laghi ed andare per un’altra strada.
Si parla di una gara importante e di un alto numero di partecipanti. Chiedo ad un uomo che ormai si è sostituito alla signora del servizio d’ordine chi fossero gli organizzatori, lui fa finta di non sentire, io continuo a chiedere “lo guardi su internet…”mi risponde alla fine seccato.
Con gli altri automobilisti malcapitati ci chiediamo perché gli organizzatori non abbiano appropriatamente comunicato la presenza di una gara così importane su quella strada, avrebbero dovuto mettere dei posti di blocco all’inizio della Via dei Laghi e agli incroci principali e deviare così il traffico su altre strade evitando agli automobilisti di arrivare fino a quel punto di “non ritorno” tra Nemi e Rocca di Papa.
…..E la gara continua….le due ruote sfrecciano veloci una dopo l’altra accanto alla fila di macchine che intanto si è allungata notevolmente. Sono passate le 9,40 e possiamo ormai dire addio all’evento per il quale eravamo partite.