Venezia: Pregano Allah in stazione con pietre e machete in una borsa, fermati

Redazione
 
Venezia – Un gruppo di stranieri, precisamente tre uomini e tre donne, stavano pregando inginocchiati nei pressi della stazione ferroviaria di Venezia rivolti verso la mecca, quando sono stati improvvisamente notati da una guardia giurata che, insospettita, ha avvertito subito la Polizia. Non appena i soggetti si sono accorsi della guardia giurata hanno dato inizio ad una rocambolesca fuga sulla laguna. Immediatamente gli uomini della Digos si sono imbattuti nei primi due soggetti: O.A. 49enne nato in Germania, con documento di identità turco e permesso di soggiorno tedesco ma intestato ad un’altra persona. L’altro soggetto fermato è A.K. classe 1992, residente in Slovenia per studio e con passaporto turco. La perquisizione fatta al primo dei due soggetti ha fatto emergere elementi preoccupanti poiché in una borsa sono state rinvenute delle pietre, di cui una abbastanza voluminosa, e un machete. L’uomo si è subito giustificato dicendo che non sapeva come quella pietra fosse finita li e in merito al machete ha riferito invece che serviva per la celebrazione di una festività islamica del sacrificio. Immediato l’intervento dello Scrip e del servizio centrale antiterrorismo, che hanno provveduto a contattare la Polizia Tedesca e la Polizia Slovena. La Polizia Tedesca ha subito inviato la documentazione del 49enne fermato con relative foto ed è emerso che il soggetto fermato era diverso da quello indicato dai tedeschi, il soggetto fermato era sconosciuto alle banche dati. E’ stato arrestato per false attestazioni a pubblico ufficiale sull’identità personale ed è stato denunciato in merito al machete che portava con se.