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Cronaca

VERONICA BALSAMO: FIDANZATO RICOPERTO DI GRAFFI E CONFUSO

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Tempo di lettura 2 minuti I carabinieri del nucleo antinvestigativo di Sondrio hanno arrestato il giovane diciottenne con l'accusa di omicidio

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di Christian Montagna

Clamorosa svolta nel caso della morte di Veronica Balsamo, la giovane ventitré enne morta a fine agosto dopo essere precipitata in un dirupo. L'unico iscritto nel registro degli indagati da quel giorno fu il fidanzato Emanuele Casula. Oggi, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Sondrio, lo hanno arrestato con l'accusa di omicidio nella sua abitazione a Sondrio. In seguito alla morte della giovane, il fidanzato era stato posto in stato di fermo dal pm Elvira Antonelli. Altra accusa di tentato omicidio grava sempre sul giovane: avrebbe colpito alla testa e in altre parti del corpo Gianmario Lucchini, un probabile testimone di quella tragica sera d'estate. Prima ancora di effettuare la seconda autopsia sul corpo della giovane che si terrà il prossimo sei ottobre, dunque Emanuele è stato arrestato.

LE PRIME INDAGINI:
Si cercano da subito testimoni. Il fidanzato di Veronica Balsamo, Emanuele Casula é indagato formalmente. L' ultima persona ad aver visto in vita la giovane vittima racconta agli inquirenti una versione dei fatti per nulla convincente. L'atroce sospetto che ad uccidere la giovane sia stato proprio lui viene preso sempre più in considerazione. L'avviso di garanzia, in quanto atto dovuto, arriva per nulla inaspettato.Si procede inoltre all'esame autoptico sul corpo della giovane. Emanuele è in stato di libertà ma indagato per omicidio. Il pm interroga cinque testimoni che aiuteranno la magistratura nelle indagini. Inoltre si dispone un altro esame del DNA.

IL PERCORSO DI FUGA DI EMANUELE:
Il giovane indagato, in seguito alla caduta di Veronica, attua un vero e proprio piano di fuga. Prima finisce fuori strada invadendo un cortile di una casa, poi, ferito raggiunge a piedi il bar a valle dove ritrova i suoi amici. Appare agitato, confuso, parla a fatica ed è ricoperto di graffi sul dorso delle mani e sulla nuca. Emanuele non ricorda nulla dell'incidente. Come mai un'amnesia così generale? Il suo atteggiamento in seguito alla morte non fa altro però che nutrire sospetti. Emanuele successivamente viene ricoverato in ospedale per le ferite riportate sul corpo.

ALCOOL E DROGA NEL SANGUE DI VERONICA:
Quella sera, non si sa come siano andate le cose ma una cosa è certa: Emanuele e Veronica hanno fatto uso di alcool. In seguito alle analisi del sangue, sono state ritrovate tracce di cannabinoidi e alcool seppur non in quantità eccessive. Gli esami tossicologici consegnati ai periti dalla procura lo hanno stabilito. Poiché i rapporti indicati non hanno convinto la magistratura e non hanno rilevato la presenza di altre sostanze, è stato disposto un nuovo esame.

UNA NUOVA AUTOPSIA:
Toccherà al nuovo esame autoptico fare luce sulle cause del decesso. Bisognerà stabilire se la giovane sia stata colpita alla testa da una pietra o se le ferite sul cranio siano riconducibili alla caduta. E proprio questo elemento potrà essere fondamentale per le indagini. Il gip del Tribunale di Sondrio, Carlo Camnasio, ha accolto la richiesta di nuova autopsia. 

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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