VETRALLA, BILANCIO DI PREVISIONE: IL CONSIGLIERE FERRARA A 360 GRADI SU IMU, TASI, TARI, ADDIZIONALE IRPEF E BILANCIO

di Gennaro Giardino
 
Vetralla (VT) – Di seguito pubblichiamo una nota di Giulio Ferrara consigliere comunale vetralla benecomune.
 
Ecco la nota:
 
"Come cerco di fare sempre provo a raccontarvi quello che succede nel consiglio comunale e quali siano le nostre proposte.
Le ultime settimane dell'attività amministrativa, compresi gli ultimi due consigli comunali che si sono svolti l' 8 e il 26 settembre, sono stati inevitabilmente incentrati sul bilancio di previsione (ad ottobre, va be) e sui tributi propedeutici al bilancio.
 
IMU e TASI
 
L'IMU e la TASI, nonostante si paghino entrambe sull'immobile di proprietà in base alla rendita catastale, sono due tasse diverse. La TASI infatti va a coprire parte dei costi dei servizi indivisibili (servizi di anagrafe, illuminazione pubblica, polizia locale etc etc). Nonostante questo sono legate tra loro dalla legge che prevede un limite sulla somma delle due imposte.Quest'anno le abitazioni principali non pagano l'IMU, ma pagano comunque la TASI che non può superare il 2.5 mentre la somma di IMU e TASI sullo stesso immobile non può superare il 10.6. Dati questi limiti, riuscite ad indovinare l'amministrazione Aquilani che aliquote ha fissato? Il massimo, ovviamente. L'unica eccezione è per una minima differenziazione per la TASI sulla prima casa che va dal 2 per rendite inferiori a 300 euro al 2.5 per rendite che superano i 400 euro, passando per il 2.25 per le rendite che sono nella fascia di mezzo. Seconde case (senza alcuna detrazione per i comodati d'uso gratuito tra padri e figli, per esempio) che pagano 10.6 di IMU ed immobili produttivi/commerciali che pagano 8.10 di IMU e 2.5 di TASI, si ritrovano tutte con il 10.6 massimo consentito dalla legge.C'è anche un'altra eccezione e riguarda le case di lusso (palazzi di pregio, castelli e ville) che pagano l'imu al 5.5 (con una detrazione di 200 euro) e NON pagano la TASI. Secondo noi andava messa la TASI anche sulle abitazioni di lusso, visto che è una tassa per dei servizi di cui beneficiano anche, anzi soprattutto, i possessori di abitazioni di lusso, e andava usato il maggior gettito per poter ridurre la tassazione sulle altre categorie, per esempio sugli immobili commerciali, visto che i commercianti già se la passano male a causa della crisi. Insomma anche quest'anno, come già lo scorso anno con la mini imu, abbiamo il poco invidiabile record per quanto riguarda la tassazione sugli immobili, grazie ad una amministrazione Aquilani che non riesce a quadrare un bilancio senza dover mettere al massimo consentito dalla legge tutti i tributi.
 
TARI
La TARI è la tassa che va a coprire i costi del servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti che nel suo complesso costa alla collettività ben 2 milioni di euro. Nei giorni scorsi sono usciti comunicati stampa della maggioranza che sbandierava come un proprio successo il fatto che si pagherà un po' meno dello scorso anno. E' sicuramente un buon risultato, ma è stato ottenuto in gran parte grazie al fatto che l'ufficio tributi ha recuperato una bella somma dall'evasione fiscale (vanno ai tecnici comunali i nostri complimenti per l'ottimo lavoro) a cui si aggiunge anche una diminuzione della produzione complessiva di rifiuti. Quello su cui invece poteva, e doveva, intervenire la parte politica era sull'aumento della differenziata così da ridurre i costi di smaltimento in discarica e quindi la TARI.
Anche in questo caso è evidente il fallimento totale dell'amministrazione Aquilani che in tre anni non è riuscita ancora a combinare nulla per quanto riguarda i rifiuti. Un bando, che ancora non concluso, la cui gestazione è durata anni con vari ripensamenti e titubanze dell'assessore, cambi di rotta improvvisi, sperimentazioni tipo IGENIO servite solo a perdere altro tempo e soldi (10.000 euro).Il risultato è che mentre altri comuni hanno cominciato a raggiungere buone percentuali di differenziata, noi ancora oggi,nel 2014, siamo fermi ad un RIDICOLO 15.09%. E alla fine la cattiva politica si traduce inevitabilmente in tasse per i cittadini vetrallesi che con la TARI andranno a pagare anche i 655.260 euro che spendiamo per lo smaltimento di quel 85% di indifferenziato che produciamo.
 
ADDIZIONALE IRPEF
Come già negli anni scorsi anche quest'anno è stata confermata l'aliquota unica allo 0.8. Non ci crederete mai, ma anche in questo caso è giusto giusto il massimo consentito dalla legge. Altro bel biglietto da visita per l'amministrazione Aquilani che nonostante gli impegni presi negli scorsi anni non riesce a differenziare in base alle fasce di reddito, come vorremmo fare noi per agevolare chi guadagna meno.E proprio a tal proposito ho presentato un emendamento al bilancio. Prima di illustrarvelo una premessa doverosa.
Fare il bilancio di previsione ad ottobre capite bene che è una cosa piuttosto ridicola, visto che buona parte dei soldi in realtà sono già stati spesi. Questo di fatto rende anche molto complicato intervenire con emendamenti da parte nostra, a maggior ragione dati i tempi strettissimi (al limite di legge) che la maggioranza ci ha concesso.Ovviamente ci sarebbe da fare un discorso più strutturale sul bilancio (poi ci torno) che non si può fare certo quando i buoi sono ormai fuggiti dal recinto. Rimane quindi solo la possibilità di piccole correzioni che mandano un segnale. Nel nostro caso l'obiettivo era di mandare un segnale nella direzione di una fiscalità che non sia lineare come a Vetralla dove tutti pagano il massimo consentito, ma che invece tenga conto di chi ha più difficoltà.
Abbiamo quindi proposto di mettere la TASI sulle abitazioni di lusso dallo 0 allo 0.8 per i motivi detti prima e di eliminare il capitolo di spesa destinato alle donazioni agli enti religiosi visto che godono di agevolazioni fiscali previste dallo Stato centrale. Il gettito di tutto questo lo avremmo destinato ad abbassare l'aliquota IRPEF per lo scaglione di reddito più basso (0-15.000 euro). E' stato bocciato con il voto a favore solo dei 5 consiglieri di minoranza.
 
IL BILANCIO
Come dicevo prima, parlare di bilancio di previsione ad ottobre è come guardare una partita registrata sapendo già il risultato: puoi agitarti quanto vuoi, ma quello che vedi è già successo e la batosta inevitabile visto che Vetralla schiera in campo una squadra di assessori e un sindaco i cui fallimenti sono ormai storia (ero minorenne e sindaco e giunta erano più o meno gli stessi di oggi). La speranza è che Vetralla la prossima volta decida di schierare una squadra diversa. In attesa di tempi migliori c'è però il presente e il futuro prossimo che in questo caso è rappresentato dal bilancio di previsione 2014.Un bilancio in cui ha un peso enorme tutto quello che è legato ai servizi sociali che secondo noi rappresentano una spesa così elevata da meritare un' attenzione particolare.
In consiglio ho fatto notare che è l'unico settore in cui la spesa rispetto allo scorso anno è aumentata. Tutti, in tempi di crisi, hanno cercato di ridurre le spese, tranne i servizi sociali che, tra mensa, asilo nido e ludoteca vede un aumento di spesa di circa 45.000 euro.
Nello specifico la mensa della scuola materna passa da 158.500 a 174.910, l'asilo nido da 307.000 a 328.850 e la ludoteca da 103.573 a 111.083.L'assessore Zelli ritiene siano dovuti unicamente agli adeguamenti contrattuali, risposta che, dato l'importo in questione, mi lascia qualche dubbio.Sia chiaro che nessuno mette in discussione il ruolo importantissimo che ricoprono servizi quali asilo, ludoteche, campi solari, mense. L'idea però che ci siamo fatti, vedendo le cifre che spendiamo e confrontandole con quello che succede in altri comuni, è che forse si potrebbero ottenere gli stessi servizi spendendo molto meno.In consiglio ho portato l'esempio della ludoteca comunale, servizio importante che però costa più di 110.000 euro all'anno. Ho preso a caso cercando su google i primi capitolati che ho trovato ed è uscito fuori che a Firenze, così come a Cascina (Pisa), riescono a coprire più o meno le stesse ore che copre la ludoteca di Vetralla con un costo molto più basso.
 
Forse si potrebbe, a parità di servizi resi alla cittadinanza, risparmiare quei soldi che potrebbero servire a creare un sistema tributario più equo, che abbia più attenzione per le fasce di cittadini più in difficoltà. Un sistema anche più trasparente e più rispettoso della dignità delle persone dal momento che, come ho detto più volte anche in consiglio, secondo noi è meglio non far pagare per niente una tassa a chi non la può pagare piuttosto che dargli i soldi per pagarla. Il beneficio è immediato, è nero su bianco e si evita il passaggio attraverso l'assessorato dei servizi sociali. Certo è che non fare bandi, andando in proroga nell'affidamento della gestione dei servizi, e non dotarsi di un regolamento per i contributi non aiuta a sgombrare il campo dai dubbi e dalle perplessità.
Proprio per questo il consiglio si è concluso con una mozione, firmata olte che da me anche dagli altri consiglieri di minoranza e da Mauro Patrignani che di recente ha rinunciato alla delega all'agricoltura, in cui si chiedeva conto all'assessore Zelli e all'assessore Bacocco del proprio operato, da noi ritenuto ampiamente insufficiente.La risposta, così chiudiamo con una nota di colore, cosa d'altra parte inevitabile quando c'è di mezzo Vittori, è stata degna di questa maggioranza. Il capogruppo Vittori si è alzato ed ha cominciato a leggere l'elenco interminabile delle interrogazioni fatte da noi dell'opposizione ai due assessori negli ultimi tre anni.Probabilmente l'intento, oltre quello di poter permettere a Vittori di avere l'attenzione di qualcuno per più di 5 minuti, era di dimostrare come le questioni sollevate dalla minoranza fossero già state affrontate dai due assessori. In realtà non ha fatto altro che confermare che sono tre anni che chiediamo le stesse cose, chiediamo chiarezza senza ottenerla.Era dai tempi di "Gassman legge l'elenco telefonico" che non si vedeva qualcosa di simile. Solo che in quel vecchio skatch televisivo c'era un grandissimo attore che si prendeva talmente poco sul serio da leggere un elenco di numeri di telefono come se fossero dei versi importantissimi. In questo caso invece abbiamo assistito alla performance di un pessimo politico che si prende cosi esageratamente sul serio da leggere l'elenco di importanti questioni sollevate in consiglio comunale come se fossero stronzate qualsiasi.
Non c'è che dire. Il giusto epitaffio sul fallimento e sull'arroganza di questa maggioranza."