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Viterbo

VETRALLA: COMMERCIANTI E CITTADINI DEL CENTRO STORICO AL LAVORO PER LE FESTIVITÀ NATALIZIE

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Tempo di lettura < 1 minuti Si è parlato anche della possibilità di organizzare gli addobbi per settore o per quartiere

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di Gennaro Giardino

Vetralla (VT) – Positivo l'incontro di ieri sera tra  commercianti é cittadini del centro storico,  per definire il programma di eventi da organizzare in vista delle imminenti festività natalizie. All’incontro ha preso parte anche l’Assessore al Bilancio Francesco Biancucci che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per far si che si trovino tutte le sinergie e forme di collaborazione in vista delle festività di Natale. Durante molte sono state  le proposte e idee avanzate dai commercianti è residenti .

“Come commercianti  abbiamo voluto avere questo incontro iniziale per far si di trovare tutti insieme idee, e sviluppare quindi le iniziative. Solo con la sinergia tra cittadini é commercianti si potrà realizzare un programma per le festività natalizie che possa abbellire e coinvolgere l’intera cittadina vetrallese.

Si è parlato anche della possibilità di organizzare gli addobbi per settore o per quartiere, ma sempre con la necessità di trovare tutte le iniziative e sinergie per ravvivare il commercio e rendere il periodo natalizio vivo a Vetralla.
Ci sono stati interventi di commercianti é cittadini i quali hanno avanzato le prime idee e proposte.

Dagli interventi è emersa unanime la necessità di trovare un’intesa maggiore tra di loro e creare un’Associazione composta da cittadini e commercianti che lavori in sintonia con l’amministrazione per trovare e sviluppare e far rivivere il centro storico.
 Alla finire dell’incontro è emersa unanime la necessità di iniziare con una serie di incontri,  per iniziare a sviluppare i progetti che vedranno coinvolta tutta la cittadinanza per i vari eventi da organizzare.

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Cronaca

Il Capo della Polizia Giannini avvia il suo corso sull’antiterrorismo all’Università degli Studi della Tuscia

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Nell’aula magna della sede di Santa Maria in Gradi, oltre duecento studentesse e studenti hanno assistito alla lezione del Prefetto Lamberto Giannini, Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e docente dell’Università degli Studi della Tuscia.
Il Capo della Polizia ha tenuto una lezione dal titolo “Evoluzione della minaccia terroristica: strumenti di prevenzione e contrasto. “Siamo molto onorati di poter annoverare tra i nostri docenti il Prefetto Giannini che, nonostante i gravosi impegni istituzionali, continua a incoraggiare le nuove generazioni a occuparsi di un tema delicato che merita un approccio scientifico” ha dichiarato il Rettore Stefano Ubertini, secondo il quale “l’Ateneo ha costruito una grande capacità di unire riflessione teorica ed esperienze professionali che permettono ai nostri giovani di comprendere meglio come muoversi in un mondo sempre più interessato da cambiamenti veloci e radicali”.
La lezione di venerdì è stata l’avvio del corso di Diritto dell’antiterrorismo e dell’antimafia che Lamberto Giannini tiene per la laurea magistrale del corso “Scienze della politica, della sicurezza internazionale e della comunicazione pubblica” insieme al Vice Prefetto Andrea Nino Caputo. Percorrendo molte vicende del terrorismo italiano e internazionale, la lezione ha messo a fuoco il legame tra la complessità dei rischi e la necessità di trovare strumenti di azione sempre inseriti nel solco del diritto costituzionale. “È fondamentale per coloro che lottano contro il terrorismo avere una profonda conoscenza dei fenomeni, della loro evoluzione e delle modalità con cui si manifestano. Solo così riusciamo ad adottare misure efficaci per contrastarli.
La lotta contro il terrorismo non può e non deve essere limitata alle operazioni di polizia, ma richiede una cultura che fornisca gli strumenti adeguati a prevenire gli attacchi” ha sottolineato il Prefetto Giannini a conclusione della sua lezione. Sul tema della sicurezza, l’Ateneo viterbese ha molto investito in questi anni con un indirizzo dedicato sia nella laurea triennale in Scienze politiche che in quella magistrale e con un nuovo Dottorato di ricerca. Di recente, inoltre, è nato anche il Laboratorio di criminologia e criminalistica che permette a studentesse e studenti di svolgere esercitazioni in materia di balistica e ricostruzione della scena del crimine.

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Cronaca

Comuni della Tuscia e Comitati insieme contro le scorie nucleari

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Trentacinque comuni della Tuscia hanno sottoscritto una richiesta di incontro con il Ministro dell’Ambiente sul tema del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. “Questa richiesta, così ampiamente condivisa dalle Istituzioni locali, aggiunge un ulteriore elemento di fondamentale importanza alla vertenza.” – Dichiarano i portavoce di “Biodistretto della Via Amerina e delle Forre AssoTuscania”, “Biodistretto Lago di Bolsena”, “Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Corchiano e della Tuscia”, “Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Montalto e della Tuscia Montalto Futura”, “Italia Nostra Sezione Etruria”, “Comitato Maremma Viva”, “Verde Tuscia” e “Associazione italiana cultura e sport”.
“Il sostegno delle istituzioni alle nostre ragioni, così perfettamente sintetizzate nella lettera, – proseguono i portavoce – è un punto di forza di cui sia il Ministero che il Governo dovranno tenerne conto nelle scelte che prenderanno in futuro.”
“Quando ad inizio 2021 arrivò la notizia che Sogin individuò, tramite uno studio discutibile, ventidue aree potenzialmente idonee su sessantasette ad ospitare il deposito qui nella Tuscia, – proseguono ancora – fummo colti alla sprovvista. In piena pandemia ci fu dato poco tempo per capire cosa avesse portato la società incaricata dello smantellamento dalle centrali nucleari a fare tali scelte, ci fu un intenso lavoro di ricerca da parte di tutti quelli che tenevano a questo Territorio che portò ad una conoscenza approfondita di aspetti che fino ad allora sembravano scontati. Oggi queste conoscenze aggiornate ci hanno fatto comprendere meglio le fragilità e le meraviglie del luogo che abitiamo e adesso ce lo fanno guardare con uno sguardo più consapevole. Abbiamo inutilmente rappresentato tutte le nostre ragioni di contrarietà al sito di scorie nucleari al Seminario nazionale organizzato dalla Sogin, un seminario formalmente democratico, ma sostanzialmente privo di qualsiasi utilità.  Ora, qualora fosse accolta dal ministro la loro richiesta e sarebbe molto grave, se così non fosse,  saranno i Sindaci a rappresentare nella sede istituzionale del Ministero dell’Ambiente le ragioni dell’intera Tuscia che rifiuta con determinazione il deposito delle 100 mila tonnellate di scorie nucleari. Un territorio il nostro  che vuole essere conosciuto per quello che è, un luogo d’Arte e di Storia , un luogo di eccellenze nella produzione agricola e di straordinarie bellezze naturali,  non un terreno da occupare con nuove servitù che sono in radicale contrasto con le vocazioni del nostro territorio.”

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Cronaca

Bolsena, 13 artiste per celebrare la festa della donna

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“Women in art – XXI”: 8 marzo, alle 16,30, sala multimediale comunale

Tredici artiste si incontreranno a Bolsena per celebrare la festa della donna. Lo faranno l’8 marzo, alle 16,30, alla sala multimediale dell’ufficio turistico comunale, al civico 9 di piazza Matteotti, per l’inaugurazione della mostra a ingresso libero “Women in art – XXI”, curata dall’artista Paolo Berti e da Premio Centro con GalleriaViva, nell’ambito della rassegna “Rosa, Rosae…  Declinare al femminile” patrocinata dal Comune di Bolsena, dalla Pro loco Bolsena e dal Centro Sviluppo Bolsena e il Lago.

Lidia Bachis, di Viterbo; Simona Benedetti e Rita Sargenti, di Nepi; Fabiana Centofanti, Maria Grazia Tata e Maria Pizzi di Soriano nel Cimino; Anna Donati Iskra, di Civitanova Marche; Benedetta Jandolo, di Bologna; Maribel Diez, Simona Gloriani, Eugenia Serafini, Teodora Ricciardi e Gabriella Tirincanti, di Roma; fino al 18 marzo, proporranno al pubblico un’esposizione con opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, dalla ceramica alle installazioni. “Linguaggi diversi, interpretazioni di varietà espressive, soggettive e appartenenti esclusivamente alle menti e alle personalità delle artiste – sottolinea il curatore della mostra Paolo Berti -.

Il mondo dell’arte, dal 1500 in poi, ha difficilmente preso atto della grande qualità delle donne nel campo dell’arte visiva. Ricordiamo Sofonisba Anguissola, tra tardo Rinascimento e primo Barocco, e Artemisia Gentileschi nel Seicento. Poche altre sono state annotate nel grande libro della storia dell’arte, tra cui, nel Novecento, Frida Khalo e Tamara De Lempicka. Solo nella seconda metà del Ventesimo secolo, le donne diventano protagoniste sempre in tutti i campi: dalla scienza alla politica, dalla partecipazione sociale al mondo del lavoro; dalle professioni all’arte. Oggi sono tante e tutte esprimono opere di grande interesse sia culturale che artistico. Noi abbiamo pensato che “quel declinare al femminile” dovesse permettere alle artiste di portare la testimonianza del loro talento e della loro visione della realtà”.

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