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Cultura e Spettacoli

Vetralla e il marchese del Grillo: tutto pronto per la ricostruzione storica

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VETRALLA (VT) – Vetralla, il 22-23 settembre 2018, si sveglierà ai tempi del marchese del Grillo. Il celebre grido: “S’è svegliato” darà vita ad una ricostruzione storica della vita quotidiana nei primi anni dell’Ottocento, quando Vetralla era stata annessa all’Impero francese. È anche il periodo di ambientazione del celebre film, del 1981, “Il marchese del Grillo”, con Alberto Sordi e Paolo Stoppa, uno dei film più amati della storia del cinema italiano. Il film fornisce lo spunto per alcune scene teatralizzate, recitate dai celebri personaggi del capolavoro di Mario Monicelli.

La colonna sonora del film eseguita magistralmente dal Complesso Bandistico “Ottavio Pistella” – Città di Vetralla, diretto dal maestro Augusto Mentuccia (che ha suonato nella colonna sonora originale del film), accompagnerà lo spettatore per le scene ambientate nella splendida cornice del centro storico di Vetralla.

L’evento è organizzato dalla Pro Loco di Vetralla con il patrocinio del Comune di Vetralla, coinvolgendo le realtà locali. In particolare le Compagnie teatrali amatoriali “I Casaioli” e “I Dialettanti”; il Complesso Bandistico “Ottavio Pistella” – Città di Vetralla; Opera Extravaganza, Associazione culturale per l’opera lirica – Viterbo; Francis & Friends – Presepe Vivente di Vetralla; ApriBottega! Lo spazio degli artigiani di Vetralla e dintorni; AVIS Vetralla; A.S.D. 1928 Vetralla; l’Associazione Centro Soc. Pol. Diurno PIETRO CANONICA; l’Associazione Vetralla Centro Storico – Daniela Marconi e i Cittadini del Comune di Vetralla e, non solo, che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa.

Il coordinamento e la regia dell’evento sono a cura di Francesca Spurio e di Andrea Natali.

Particolare attenzione sarà rivolta ai costumi, prendendo spunto, oltre che dalla tradizione del Presepe Vivente di Vetralla, da una ricerca storica sulla produzione dei pittori dell’epoca che ritraggono situazioni e persone (fra i quali il pittore e incisore Bartolomeo Pinelli, che produce un ampio repertorio di immagini dedicate ai costumi romani e laziali, e le pubblicazioni di Renato Mammucari “Viaggio a Roma e nella sua campagna” e “Ottocento Romano” editi da Newton Compton). Per quanto riguarda la veridicità storica, ci si baserà sulla bibliografia locale e, in particolare, sulla specifica pubblicazione “La vita quotidiana a Vetralla nei primi dell’Ottocento”, autore Andrea Natali, 2007, Davide Ghaleb Editore.

Appuntamento quindi al 22 e al 23 Settembre 2018 alle ore 18 in Piazza Umberto I a Vetralla (VT).

Ingresso 5 € (bambini gratis). Nel corso dell’evento sarà inoltre offerto agli spettatori un “aperitivo teatralizzato”, con prodotti tipici locali, ambientato nell’Osteria del marchese del Grillo

Cultura e Spettacoli

Roberto Rossellini, un maestro del cinema italiano

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Tra i suoi film più celebri: “Roma, città aperta” (1945), considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano

Roberto Rossellini, uno dei più grandi registi del cinema italiano e mondiale, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema con la sua visione innovativa e il suo approccio rivoluzionario alla narrazione cinematografica.

Nato l’8 maggio 1906 a Roma, Rossellini ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del neorealismo italiano e ha influenzato generazioni di cineasti con la sua ricerca di autenticità e verità sullo schermo.

Il contributo di Rossellini al cinema è stato caratterizzato da una profonda sensibilità umana e da una volontà di esplorare le complessità dell’esistenza umana attraverso storie realistiche e vicine alla vita di tutti i giorni. I suoi film sono spesso ambientati in contesti sociali e politici tumultuosi, e riflettono le sfide e le contraddizioni del mondo contemporaneo.

Tra i suoi film più celebri vi è “Roma, città aperta” (1945), considerato uno dei capolavori del neorealismo italiano. Il film, ambientato durante l’occupazione nazista di Roma, segue le vite di un gruppo di persone coinvolte nella Resistenza contro il regime fascista. Con “Roma, città aperta”, Rossellini ha introdotto una nuova forma di narrazione cinematografica, caratterizzata da una fotografia cruda e realistica, da una recitazione naturale e da una trama focalizzata sui personaggi e sulle loro esperienze individuali.

Un altro capolavoro di Rossellini è “Paisà” (1946), una raccolta di episodi che raccontano le conseguenze della Seconda Guerra Mondiale in diverse regioni italiane. Attraverso storie di speranza, dolore e resilienza, il regista offre uno sguardo profondo e umano sulla realtà post-bellica del Paese.

Nel corso della sua carriera, Rossellini ha continuato a sperimentare e a innovare, esplorando nuove forme di narrazione e abbracciando nuovi temi e generi. Con “Stromboli” (1950), ha portato il neorealismo sullo sfondo di un’isola vulcanica, esplorando il conflitto tra la natura e la civiltà. Con “Viaggio in Italia” (1954), ha creato un ritratto intimo e psicologico di un matrimonio in crisi, aprendo la strada al cinema d’autore europeo.

Rossellini ha dimostrato una straordinaria abilità nel cogliere l’essenza umana e nel portare sullo schermo le emozioni e le contraddizioni della vita quotidiana. Il suo contributo al cinema italiano e mondiale rimane senza pari, e la sua eredità continua a ispirare e influenzare i cineasti di oggi. Con la sua visione audace e la sua sensibilità unica, Roberto Rossellini rimane un gigante del cinema, il cui lavoro continuerà a essere ammirato e studiato per generazioni a venire.

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Cultura e Spettacoli

Tarquinia, fervono i preparativi per la 75esima edizione della “Fiera del Lido”

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Dal 3 al 5 maggio saranno presenti 250 espositori divisi per tipologia: dalle macchine agricole a quelle industriali; dai prodotti di ferramenta e casalinghi al plein air; dall’area dedicata all’enogastronomia a quella del mercato e dell’artigianato

Fervono i preparativi per la Fiera del Lido, Mostra mercato macchine agricole, in programma a Tarquinia dal 3 al 5 maggio.

Giunta alla 75esima edizione, la fiera si proporrà soprattutto come mostra di macchine agricole con aziende provenienti da tutta Italia, che presenteranno le ultime novità del settore. La tre giorni proporrà un ricco programma di eventi con concerti, laboratori per bambini e degustazioni di prodotti tipici locali. Sarà presente anche l’associazione “Il Mercante in Fiera” con un villaggio al cui centro ci saranno prodotti artigianali antiquariato. Non mancherà una zona dedicata al modellismo sia statico che dinamico.

“Sono previsti circa 250 espositori divisi per tipologia: dalle macchine agricole a quelle industriali; dai prodotti di ferramenta e casalinghi al plein air; dall’area dedicata all’enogastronomia a quella del mercato e dell’artigianato – fanno sapere dalla Pro loco Tarquinia -. Due terzi degli spazi previsti sono già prenotati. Per favorire ulteriormente la partecipazione, – proseguono dalla Pro loco – abbiamo pubblicato sul sito www.prolocotarquinia.it una pagina in cui è possibile trovare tutte le informazioni e scaricare la documentazione necessaria per formalizzare l’iscrizione come espositore”.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, grande attesa per l’appuntamento con Osho

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Giovedì 29 febbraio, alle ore 18.30 presso i locali de “La Quintessa” in via Spiaggia del Lago 20 la presentazione del libro “Er pugno se fa co la destra o co la sinistra?”

“Er pugno se fa co la destra o co la sinistra?” (Rizzoli) è il libro di Federico Palmaroli (Osho) che sarà presentato giovedì 29 febbraio, alle ore 18.30, a Castel Gandolfo (Roma).

L’ideatore e animatore de “Le Frasi di Osho” sarà l’ospite d’onore dei Cocktail d’Avanguardia, l’appuntamento culturale promosso da Meta Magazine e Meta Promotion, presso i locali de La Quintessa in via Spiaggia del Lago 20 a Castel Gandolfo. Nella suggestiva cornice del Lago Albano il noto vignettista presenterà il suo ultimo libro “Er Pugno se fa co la destra o co la sinistra?”. A dialogare con l’autore ci sarà il giornalista Andrea Titti.

“Abbiamo scelto di invitare Federico Palmaroli”, sottolinea Andrea Titti, “per aprire la nuova stagione dei Cocktail d’Avanguardia, perché riteniamo la sua arte abbia offerto un modo nuovo di comunicare la politica e la società di questo tempo. Ironico e pungente, dando nuova linfa e rappresentazione al linguaggio della romanità. Un vero esponente di avanguardia appunto”.

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