Connect with us

Viterbo

VETRALLA: IL VANGELO DELLA DOMENICA, PENSIERO DI DON LAMBERTO DI FRANCESCO: "E’CRISTIANO METTERSI A SERVIZIO, NON ESSERE SERVI".

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti La paura rende servili. Essere servi e servili dona paura.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

di Gennaro Giardino
 
Vetralla (VT) – Il Parroco della chiesa SS. Filippo e Giacomo di Vetralla Don Lamberto Di Francesco invia un messaggio ai fedeli.
 
Ama per non avere paura. 
 
La paura rende servili. Essere servi e servili dona paura.
 
Gesù si è espresso con parole che diventavano azioni, e azioni che avvaloravano le parole. 
 
Nella Parola di Dio ce n’è abbastanza per chiudere la bocca ai farisei di tutti i tempi. Gesù non vuole intavolare discussioni vane; condanna il modo dì vivere la fede quando è sclerotizzato: vi regnano talmente numerose le virtù, che non c’è più posto per un gratuito atto d’amore. 
 
Amore:
 
per i cristiani,  agape:  amore, sacrificio, amore disinteressato, donazione gioiosa di sé che ama e accetta l’altro trasfigurandolo. 
 
Amare non abolisce l’obbedire ma lo rende filiale; non annulla il timore di Dio, ma gli toglie il carattere servile; non rende meno impegnativa la relazione con Dio, ma non sopporta una formulazione del verbo amare all’imperativo. 
 
per i pagani, eros:  desiderio dell’altro, nobile autoaffermazione determinata dalla bellezza e dal fascino dell’altro, 
 
L’amore non lo si esegue, lo si vive in una festa di libertà: 
 
                                                                          Sogni di Libertà.
 
Gesù, andando oltre l’Antico Testamento («ama il prossimo come te stesso»), afferma: «amatevi l’un l’altro come io vi ho amato».
 
La vita di una comunità che viva queste parole è contagiosa e diffonde il Vangelo.
 
 (In parte, a tratti, liberamente: da Lectio Divina S. Maria di Pulsano)
 
Preghiera
 
O Padre, donaci un cuore libero
 
Avvisi e una domanda:
 
“Ma il cuore chi lo educa?”. (Vescovo Lorenzo)
 
Semplificare il cuore dell’Uomo.
 
Se uno mi ama, osserverà la mia parola: non c’è bisogno che qualcuno lo comandi.
 
“Volere il Bene”, non “Volere bene”.
 
Facciamola finita di andare appresso ad un mondo di chiacchieroni.
 
 “Deus caritas est” (Benedetto XVI) 
 
1 Corinzi 13 (S. Paolo)
 
Salmo 17, «Ti amo, Signore, mia forza».

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cultura e Spettacoli

Viterbo, grande successo per il concerto di Pasqua

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Grandissima risposta della città che ha accolto l’invito a partecipare al concerto di Pasqua organizzato dall’Associazione XXI secolo. In una chiesa della Verità gremita, gentilmente accolti da don Elio, si sono accomodate centinaia di persone, tra cui l’assessore Patrizia Notaristefano e Marcello De Marchi, fratello di Rosanna, scomparsa due mesi fa, a cui era dedicato il concerto e in particolare il Requiem.
 
Tre le parti dello spettacolo pasquale: la prima con la sola orchestra sinfonica EtruriÆnsemble che, diretta dal maestro Fabrizio Bastianini ha proposto la Sinfonia n. 40 di Mozart con la consueta esecuzione impeccabile e coinvolgente; è poi venuto il momento della dedica, con l’ingresso dell’ensemble vocale Il Contrappunto, la quale, accompagnata all’organo da Fabrizio Viti e alla viola da  Nico Ciricugno, sempre diretti dal maestro Bastianini, ha pregato in note in onore dell’amica Rosanna, con il meraviglioso Requiem di Puccini, composto per ricordare il grande Giuseppe Verdi. Un’emozione palpabile che si è riflessa negli occhi dei presenti.
 
Il concerto si è chiuso con l’esecuzione straordinaria di uno Stabat Mater realizzato con l’opera di ben otto compositori, Bononcini, Dvorak, Frank, Jenkins, Kodaly, Pergolesi, Poulenc, Verdi. Un vero mosaico di note spiegato Anna Rollando, nel doppio ruolo di violista dell’orchestra e mediatrice musicale. “Lo Stabat Mater richiama come ‘stava la madre dolorosa davanti alla croce’ – ha precisato Anna -, una preghiera davanti al mistero della morte del figlio, vissuto però con la speranza della fede. L’eccezionale esecuzione odierna presenta varie composizioni, di varie epoche, che vanno a comporre la preghiera completa. Immaginate un insieme di colori che vanno a dipingere una magia, raccontando qualcosa di intimo. Si parte con Pergolesi, in una sorta di cornice che apre e chiude le esecuzioni, per poi affrontare tutti gli altri compositori, dedicate sempre a Cristo sulla croce fino ai contemporanei, che si spingono alla ricerca di Dio e al confronto dell’uomo con la morte. Tanti stili diversi che insieme creano qualcosa di migliore, come la musica può creare, davvero, un mondo migliore”.
 
Parole seguite dalla musica, che ha confermato la straordinarietà del progetto del Maestro Bastianini, un incanto per il pubblico che ha seguito e apprezzato decretando un lunghissimo applauso finale.
 
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Economia e Finanza

Comuni e Reti d’Impresa del lago di Bolsena protagonisti alla BMT

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Un tocco di internazionalizzazione nella presentazione del lago di Bolsena alla recente Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli.

Ospiti, infatti, della Rete Destinazione Sud, il progetto Destinazione “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” e le Reti di Impresa tra operatori economici, oltre ad una vasta platea di operatori e giornalisti, è stata presentata anche ad una delegazione venezuelana, guidata dal Console Generale a Napoli, Esquìa Rubìn De Celis Nunez, e dall’Ambasciatrice Maria Elena Uzzo Giannattasio, con la quale sono stati allacciati proficui contatti per l’attuazione di scambi turistici e commerciali nell’ambito del più vasto progetto relativo al “Turismo delle radici” lanciato dal Ministero del Turismo Italiano e in fase di esecuzione.

La delegazione del Lago di Bolsena, con i Comuni di Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte e Marta e le Reti di Impresa ‘Visit Bolsena’, ‘Naturalmente Capodimonte’, ‘Visit Marta’ e ‘Montefiascone in Vetrina’, era guidata dal Sindaco di Capodimonte Mario Fanelli, il quale dopo aver portato il saluto degli altri suoi colleghi, impossibilitati ad intervenire per motivi istituzionali, ha parlato della sua città e delle iniziative che in questo 2024 il Comune e la Rete d’Impresa “Naturalmente Capodimonte” ha programmato fra le quali i festeggiamenti per ricordare i 500 anni della nascita di Giulia Farnese e una manifestazione legata alla storia de “La Bella e la Bestia”, la favola ispirata alla figura di Pedro Gonzales che visse a Capodimonte. Il Sindaco era accompagnato dal Delegato al Turismo, Angelo Scipioni, il quale si è soffermato sulle bellezze della località, caratterizzata da uno stupendo promontorio proiettato sul lago, il Monte Bisenzio e soprattutto dall’isola Bisentina recentemente riaperta al pubblico.

Per il progetto “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” è intervenuta la coordinatrice del Centro Sviluppo lago di Bolsena Patrizia Crosta la quale ha parlato delle peculiarità e degli obiettivi dell’iniziativa, nonché delle potenzialità del territorio, ricco di bellezze naturali, architettoniche, culturali ed enogastronomiche.

Roberto Basili, Assessore ai Grandi Eventi di Bolsena, dopo aver accennato alla località che dà il nome all’intero comprensorio, anche in vista del Giubileo del prossimo anno, non poteva non accennare ai trascorsi religiosi della cittadina, attraversata dalla Via Francigena ma, soprattutto, per la presenza della Basilica di Santa Cristina e di quello che ha rappresentato per l’istituzione della Festa del Corpus Domini.

Alessandra di Tommaso, Presidente della Rete d’Impresa “Montefiascone in vetrina”, ha accennato alle iniziative che l’istituzione del Comune di Montefiascone e la Rete ‘Montefiascone in Vetrina’ stanno allestendo per dare impulso alla località sotto l’aspetto turistico, commerciale ed enogastronomico e l’importanza del coordinamento tra le quattro Reti del comprensorio del lago, mentre Fabrizio Benedetti della Pro Loco ha illustrato le caratteristiche della “Fiera del Vino”, avvenimento di portata nazionale, e del suo celebre vino (l’Est, Est, Est) che l’ha ispirata.

Ha chiuso la serie degli interventi programmati Vincenzo Peparello, Presidente del CAT – Sviluppo Imprese Viterbo – che ha sottolineato l’importanza della partnership pubblico-privato per la promozione del territorio e della costituzione delle Reti d’Impresa, nate con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese, attraverso la collaborazione e la cooperazione, che rappresentano entrambe, la sola soluzione al superamento di tutte le difficoltà che si frappongono all’attuazione di ogni iniziativa imprenditoriale.
Al termine della presentazione ha fatto seguito una degustazione di prodotti e vini locali fra i quali i celebri “Est, Est, Est” di Montefiascone e il “Cannaiola” di Marta, molto apprezzati dai numerosi presenti.

Continua a leggere

Cronaca

Roccalvecce, inaugurata la nuova lapide per i caduti di tutte le guerre

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ieri mattina in piazza Umberto I a Roccalvecce è stata scoperta la nuova lapide, apposta dal Comune di Viterbo, in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Sono intervenuti per l’occasione la sindaca Chiara Frontini, l’assessore al decentramento Katia Scardozzi e il consigliere comunale delegato ai rapporti con le forze armate Giancarlo Martinengo insieme alle rappresentanze d’arma e combattentistiche. “Siamo andati a sostituire la vecchia lapide marmorea – ha spiegato la sindaca Chiara Frontini – collocata dai nostri predecessori ormai diversi decenni fa. Il tempo aveva reso illeggibili alcuni nomi. Era giusto provvedere alla sostituzione della lapide anche e soprattutto in segno di rispetto verso quegli uomini originari di questo territorio che hanno perso la loro vita durante le guerre”.
 
“La sostituzione della lapide marmorea che ricorda i Caduti che la frazione di Roccalvecce ha subìto durante tutte le guerre era un impegno che questa amministrazione aveva preso pochi mesi fa – ha aggiunto il consigliere Martinengo -. E un Paese senza memoria è un paese destinato a essere privo di identità. Un debito morale nei confronti dei concittadini che hanno offerto il bene più prezioso per la nostra libertà che abbiamo voluto sanare con immediatezza e con la fierezza di una amministrazione attenta”. A prendere la parola anche il generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi, il tenente Pasquale Trabucco dell’associazione 4 Novembre e il presidente della sezione UNUCI di Viterbo Luigino Chizi.
 
Da ieri Roccalvecce ha anche due nuove targhe toponomastiche, ovvero quelle posizionate all’inizio e alla fine di via Majocchi, strada di collegamento con la piazza centrale. “Abbiamo sostituito le targhe toponomastiche riportando il nome esatto della persona a cui la via è dedicata – ha affermato l’assessore Scardozzi –. Anche questo in segno di rispetto per il concittadino di Roccalvecce Domenico Majocchi, studioso che ha garantito un enorme e prezioso contributo nel settore della dermatologia. A questo proposito voglio ringraziare Marco Piazza, esperto del territorio, che ci ha chiesto di intervenire per la sostituzione delle precedenti targhe riportanti le diciture inesatte”. Alla cerimonia è intervenuto anche il parroco di Roccalvecce Don Mauro Manzoni.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti