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di Gennaro Giardino
Vetralla (VT) – Il Parroco della chiesa SS. Filippo e Giacomo di Vetralla Don Lamberto Di Francesco invia un messaggio ai fedeli.
Ama per non avere paura.
La paura rende servili. Essere servi e servili dona paura.
Gesù si è espresso con parole che diventavano azioni, e azioni che avvaloravano le parole.
Nella Parola di Dio ce n’è abbastanza per chiudere la bocca ai farisei di tutti i tempi. Gesù non vuole intavolare discussioni vane; condanna il modo dì vivere la fede quando è sclerotizzato: vi regnano talmente numerose le virtù, che non c’è più posto per un gratuito atto d’amore.
Amore:
per i cristiani, agape: amore, sacrificio, amore disinteressato, donazione gioiosa di sé che ama e accetta l’altro trasfigurandolo.
Amare non abolisce l’obbedire ma lo rende filiale; non annulla il timore di Dio, ma gli toglie il carattere servile; non rende meno impegnativa la relazione con Dio, ma non sopporta una formulazione del verbo amare all’imperativo.
per i pagani, eros: desiderio dell’altro, nobile autoaffermazione determinata dalla bellezza e dal fascino dell’altro,
L’amore non lo si esegue, lo si vive in una festa di libertà:
Sogni di Libertà.
Gesù, andando oltre l’Antico Testamento («ama il prossimo come te stesso»), afferma: «amatevi l’un l’altro come io vi ho amato».
La vita di una comunità che viva queste parole è contagiosa e diffonde il Vangelo.
(In parte, a tratti, liberamente: da Lectio Divina S. Maria di Pulsano)
Preghiera
O Padre, donaci un cuore libero
Avvisi e una domanda:
“Ma il cuore chi lo educa?”. (Vescovo Lorenzo)
Semplificare il cuore dell’Uomo.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola: non c’è bisogno che qualcuno lo comandi.
“Volere il Bene”, non “Volere bene”.
Facciamola finita di andare appresso ad un mondo di chiacchieroni.
“Deus caritas est” (Benedetto XVI)
1 Corinzi 13 (S. Paolo)
Salmo 17, «Ti amo, Signore, mia forza».
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