VETRALLA, IL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE ELIO PIETROROMOLO FERRI, CI PARLA DEL SUO PASSAGGIO DALLA "DC" A “FORZA ITALIA”

di Gennaro Giardino

Pubblichiamo la seguente nota scritta dal Delegato allo Sport del Comune di Vetralla Elio PietroRomolo Ferri :
“Forza Italia, è il grido, l’urlo prorompente, che esce dalla, bocca spalancata, dal suono delle parole, è l’esplosione di una grande dimostrazione affettiva verso quella Patria, appunto, che orgogliosamente rappresentiamo come cittadini. Forza Italia!… , l’angosciante attesa di un Partito, che al di fuori del proprio nome, non riesce a comunicare, con quanto e come il suo elettorato vorrebbe. Democristiano” doc”, dalla mia nascita politica, ho sempre, nei miei diversi incarichi, politici ed amministrativi, mantenuto la mia identità. Passato al “Berlusconismo”, a mio giudizio, come unico “traduttore” del mio Partito,ho comunque sempre individuato, molto diversamente dalla D.C. la più completa inefficiente organizzazione, informazione, interessamento, ai problemi del territorio. Lasciati comunque sempre isolato. Le nostre iniziative, mai supportate da “autorità” politiche, di qualsiasi livello “superiore”. Ho partecipato, come rappresentante provinciale, di una “corrente Berlusconiana”, alla cerimonia inaugurativa di questo simbolico appellativo “Forza Italia” a Roma, ( Fiera di Roma). Pensavo, in considerazione della grande euforia del momento, che diversamente, molto diverso, sarebbe stato poi il seguito, l’interessamento al territorio, da parte della classe dirigente. Assolutamente no! Gli incontri, scontri, più o meno graditi, hanno di fatto contribuito ad una maggiore dimenticanza del territorio provinciale. A Vetralla, per lo meno, l’indifferenza più assoluta, da parte degli organi provinciali, ha determinato un deterioramento, non solo nell’interessamento alla politica, ma maggiormente, per quanto ci riguarda, del Partito stesso, che veramente sta vivendo ancora, sulla persona di Berlusconi. In verità, non avevo mai vissuto, nella politica, tanta non curanza, tanta apatia. L’inserimento, nel cosiddetto “tessuto sociale” penso, che sia una “conditio sine qua non”, per qualsiasi movimento o partito. Questo avviene attraverso una presenza attiva, che pone all’attenzione dei cittadini quali e quelli che siano i problemi, interessamento, cura, sostegno, interesse alla soluzione, supportato il tutto, da una attività politica locale, che partendo come ripeto dall’alto (in questo caso intendo Viterbo) possa propagarsi nell’ambito territoriale. Quanta delusione! Quanta attesa ancora?! Non stancatevi a “combattervi” Poca polvere è rimasta ancora, dopoché, i risultati saranno proporzionali al merito. Immagino veramente scarsi, che ne pensate???”.