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Cronaca

VIBO VALENTIA, MEGA TRUFFA ALL'INPS: LA GUARDIA DI FINANZA DENUNCIA 21 PERSONE

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Tempo di lettura 2 minuti Individuato un sistema fraudolento di Isee a persone decedute. Intascate somme ancora da quantificare.

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Redazione

Vibo Valentia – La Guardia di finanza di Vibo Valentia ha scoperto, nell'ambito di un'operazione denominata "Morte apparente", una truffa all’Inps messa in atto, secondo l’accusa, da cinque Centri di assistenza fiscale della provincia di Vibo Valentia. Grazie al meccanismo fraudolento che era stato organizzato, l’Inps ha erogato somme ai CAF per dichiarazioni sostitutive uniche predisposte falsamente a favore di persone decedute. I responsabili dei Caf avrebbero intascato così le somme corrisposte dall’Inps il cui importo è in fase di quantificazione.

Le persone denunciate all’autorità giudiziaria sono cinque rappresentanti legali dei Caf che avrebbero messo in atto la truffa ed altre 16 coinvolte, a vario titolo, nel sistema fraudolento. L’accusa contestata alle persone denunciate è truffa aggravata. Le indagini della Guardia di finanza proseguono per verificare se nella truffa siano coinvolti altri Caf oltre a quelli già individuati.

Nel dettaglio, il meccanismo fraudolento consisteva nella trasmissione all’Inps di Dichiarazioni sostitutive uniche (DSU) falsamente predisposte nell’interesse di soggetti in realtà da tempo deceduti. Con la trasmissione di migliaia di tali dichiarazioni, unitamente alle relative attestazioni Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) i cinque Caf, sulla base di una specifica convenzione stipulata con l’Ente previdenziale, hanno percepito indebitamente somme in via di completo accertamento ed esatta quantificazione.
Infatti, gli accertamenti delle Fiamme gialle vibonesi proseguono per verificare eventuali ulteriori episodi fraudolenti con il coinvolgimento di altri centri di assistenza fiscale. Allo stato delle indagini, come detto, sono state già denunciate all’Autorità giudiziaria cinque persone, nella loro qualità di rappresentanti legali dei citati Caf, per i reati di truffa aggravata e continuata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e ulteriori sedici soggetti a vario titolo coinvolti nel sistema fraudolento descritto, per il reato di concorso in truffa aggravata. E’ stata, inoltre, richiesta all’Autorità giudiziaria l’adozione della misura cautelare del sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle somme indebitamente percepite.

Tale servizio, svolto nell’ambito dei poteri conferiti al Corpo dal D.Lgs.68/2001, assume spiccata importanza, laddove vede le Fiamme Gialle vibonesi costantemente impegnate sul versante della difesa degli interessi erariali del Paese e della tutela della Spesa pubblica nazionale, settori in relazione ai quali il Corpo della Guardia di finanza svolge una costante azione di monitoraggio e di prevenzione.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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