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Cronaca

Vicenda Consip: indagato il ministro Luca Lotti

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Tempo di lettura 2 minutiSembra siano indagati anche il generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana Emanuele Saltalamacchia.

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di Paolino Canzoneri

 

ROMA – L'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio e ministro dello Sport Luca Lotti, braccio destro di Renzi e aspirante alla delega sui servizi segreti con il presidente del Consiglio Gentiloni sembra essere indagato per rivelazione di segreto e favoreggiamento nell'ambito dell'indagine avviata dalla procura di Napoli su presunta corruzione nella Centrale Acquisti della Pubblica Amministazione Italiana (Consip). Sembra siano indagati anche il generale dell'Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e il comandante della Legione Toscana Emanuele Saltalamacchia. Il fascicolo trasferito per competenza territoriale nella Capitale verrà vagliato dal Procuratore Giuseppe Pignatone.A rivelare il caso il Fatto Quotidiano che in un articolo del giornalista Marco Lillo sembra che il braccio destro di Renzi con comandante della Legione Toscana Emanuele Saltalamacchia avrebbero informato l'amminstratore delegato della Consip  Luigi Marroni di indagini in corso. Gli accertamenti sono partiti per dei sospetti nati da una sorta di disposizione di "bonifica" contro le microspie nel proprio ufficio richiesta da Marroni che ha trovato riscontro oggettivo proprio grazie alla scoperta effettiva di alcune di alcune microspie. L'indagine è in corso e stamane sul suo profilo social Lotti ha scritto: "Dopo settimane di lavoro molto intenso tra referendum, crisi di governo e primi passi del nuovo impegno come ministro mi ero preso un giorno di ferie per la prima recita di Gherardo, mio figlio. Oggi però un giornale scrive che sarei indagato per rivelazioni di segreto d'ufficio in una inchiesta che vedrebbe indagato persino il Comandante generale dell'Arma dei carabinieri. È una cosa che semplicemente non esiste. Inutile stare a fare dietrologie o polemiche. Sto comunque tornando a Roma per sapere se la notizia corrisponde al vero e, in tal caso, per chiedere di essere sentito oggi stesso. È una cosa che non esiste e non ho voglia di lasciarla sospesa. Noi non scappiamo dalle indagini: siamo a totale disposizione di ogni chiarimento da parte dell'autorità giudiziaria. La verità, del resto è più forte di qualsiasi polemica mediatica e non vedo l'ora di dimostrarlo. Buon Natale a tutti".
 

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