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Cronaca

"VICINI A MESSINA DENARO", BLITZ DEI ROS: SEQUESTRATI 10 MILIONI AL CLAN

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Tempo di lettura 2 minuti L'attivita' investigativa, in particolare, ha ricostruito parti significative del circuito di smistamento della corrispondenza del ricercato

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Redazione

Palermo – "Piu' vicini a Messina Denaro". Ne sono convinti i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Trapani che oggi hanno assestato l'ennesimo colpo al tesoro del latitante Matteo Messina Denaro e alla sua rete di supporto economico e di protezione. L'operazione "Mandamento bis" che oggi ha portato al sequestro di beni e aziende degli imprenditori Spallino, ritenuti prestanome del clan di Castelvetrano, "si inserisce – afferma l'Arma – nel quadro della complessiva manovra finalizzata alla cattura del latitante da parte del gruppo congiunto dei carabinieri e della polizia di Stato che, sotto il coordinamento della Procura distrettuale antimafia di Palermo, nell'anno in corso, ha gia' portato all'esecuzione di diverse operazioni". Tra queste, il 14 gennaio, il sequestro da 16,5 milioni di euro nei confronti dell'imprenditore trapanese Salvatore Angelo e dell'esponente mafioso Antonino Nastasi: colpita la rete di societa' attive nel settore delle energie rinnovabili e nella costruzione di parchi eolici.

E' del 3 agosto 2015, invece, l'operazione "Hermes"), con l'esecuzione della misura cautelare in carcere emessa nei confronti di undici indagati per associazione mafiosa e favoreggiamento della latitanza di Messina Denaro; gli arrestati erano inseriti nella rete di comunicazione e 'pizzini' attraverso il quale il ricercato esercitava il suo controllo in Cosa nostra trapanese.

L'attivita' investigativa, in particolare, ha ricostruito parti significative del circuito di smistamento della corrispondenza del ricercato, evidenziando il ruolo del capo del mandamento di Mazara del Vallo, Vito Gondola, responsabile della raccolta e distribuzione dei bigliettini, nonche' degli esponenti mafiosi Giovanni Domenico Scimonelli e Pietro Giambalvo, incaricati dell'ulteriore 'instradamento' della corrispondenza. L'11 novembre 2015 (operazione "Eden bis") e' scattata, invece, una misura cautelare in carcere nei confronti di 4 affiliati alle famiglie mafiose di Bagheria e Corso dei Mille indagati per rapina e ricettazione aggravate dalle finalita' mafiose. Il provvedimento ha interessato soggetti coinvolti nella rapina ai danni del deposito della ditta di spedizioni di Campobello di Mazara del 4 novembre del 2013, rientrante nel patrimonio aziendale dell'imprenditore palermitano Cesare Lupo, ritenuto prestanome dei fratelli Graviano. L'indagine, quale prosecuzione dell'attivita' "Eden 2", nel 2014, aveva portato all'arresto di 16 indagati e ricondotto la rapina a un generale accordo tra le principali articolazioni di Cosa nostra per la gestione di delitti comuni, pianificati anche per finanziare la latitanza di
Messina Denaro. E' del 3 dicembre 2015 (operazione "Hermes") il decreto di sequestro beni per 13 milioni di euro nei confronti di Gondola, Scimonelli, Giambalvo e Michele Gucciardi. costituito da numerose societa' attive nella distribuzione alimentare e nei settori agricoli.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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