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Vincenza Sicari: una campionessa condannata a morte

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Tempo di lettura 5 minuti Immobile a letto rischia la vita in una stanza d’ospedale e qualcuno probabilmente non ancora si è reso conto della gravità del caso

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di Roberto Ragone
Ne abbiamo scritto a marzo di quest’anno, due volte e poi ancora in aprile. La risposta del pubblico è stata immediatamente generosa e massiccia. Pensavamo, confidavamo nell'attenzione delle Istituzioni, sollecitate non solo da noi ma dalla TV e dalla stampa tradizionale, con un ampio servizio su di un noto rotocalco. Ma, nulla! Nell'intervista in TV Vincenza chiedeva che i medici potessero finalmente mettere fine a questa attesa senza un orizzonte, ma niente.

Il calvario di Vincenza Sicari Ricordiamo brevemente il calvario di Vincenza, lodigiana, 37 anni, alle spalle una splendida carriera sportiva nella maratona – ne ha vinte ben cinque – ventinovesima alla maratona olimpica di Pechino del 2008, nonostante le crisi immancabili in una corsa di oltre quarantadue chilometri.   Il tempo passa, e Vincenza peggiora. Tutto questo è iniziato nel 2013, andava ancora bene, poi ha incominciato ad avere febbre, spossatezza, fino a non riuscire a camminare neanche per brevi percorsi. La prima diagnosi parla di ‘malattia degenerativa neuromuscolare’, ma niente di più. Nessuno fino ad ora ha saputo dire di che cosa sia malata Vincenza, anzi, a questa loro incapacità i medici hanno cercato di ovviare dichiarando che il suo disturbo proviene da una condizione mentale non sana, in pratica prendendola per pazza, con un ordine di ricovero in TSO. Anche la Società Sportiva dell'Esercito, per cui ha gareggiato per anni, l'ha scaricata completamente. "Eppure" dice Vincenza "ho corso per loro anche di notte, e a piedi nudi." L'abbiamo conosciuta ricoverata all'ospedale di Pisa, proveniente dall'Ospedale Militare del Celio di Roma, da cui è stata mandata altrove, perchè il suo ricovero costava troppo.

L'Odissea di Vincenza Sicari  E la sua storia si trasforma in Odissea, con ricoveri in più ospedali, con esami ogni volta ripetuti, perchè quelli prima non andavano bene, con medici sempre meno attenti, sempre più infastiditi da quella paziente che li mette in crisi e che non accetta le loro prepotenze, tanto da dover registrare di nascosto le frasi di un primario e da dover far intervenire il suo avvocato perchè siano tutelati i suoi diritti, e la verità non sia manomessa.  Vediamo foto di Vincenza sui social network, la vediamo sorridere, e non ci rendiamo conto della tragedia che sta vivendo. Magari qualcuno ha anche pensato che sia tutta una bufala, ma non è così. La realtà è che Vincenza è immobilizzata a letto ormai da quasi un anno, senza una diagnosi, senza che nessuno l'aiuti. Praticamente condannata a morte con incredibile cinismo proprio da quelle Istituzioni che poi sul palcoscenico dei media si mostrano con espressioni di circostanza, corone d'alloro, mazzi di fiori, minuti di silenzio e di raccoglimento e contributi alle Associazioni benefiche, quelle create ad arte per raccogliere fondi che poi non si sa più come, dove e quando vengano utilizzati, se non per pagare gli stipendi a chi le ha create. Cinismo? No, peggio, crudeltà! La condizione di Vincenza è sotto gli occhi di tutti coloro che la vogliano vedere, ma come non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire, non c'è peggior cieco di chi si gira dall'altra parte. Una speranza pareva che venisse dalla massima autorità politica in materia di Sanità, il ministro Lorenzin, quella che quando c'è un caso di malasanità – e ormai se ne moltiplicano a bizzeffe, non sempre per colpa dei medici – manda gli 'ispettori'. Penso che la sua mansione si sia ridotta a 'mandare gli ispettori'. Oltre che a fovorire le lobby dei farmaci – a proposito, la cura del prof. Di Bella è stata ufficialmente dichiarata efficace, dopo che addirittura, quand'era in vita, hanno tentato di ucciderlo – e ad apparire in televisione, sembra che non sia buona neanche a risolvere un caso così grave e delicato, al dilà delle promesse elargite senza economia, tanto non costano nulla. L'ho già scritto, ma lo ripeto: sembra che tutti stiano a guardare aspettando la soluzione finale; dopodichè tutti saranno prontissimi a rammaricarsi di com'è andata la cosa. Qui di seguito riportiamo il comunicato stampa del collega Rosario Murro, responsabile dell'Ufficio Stampa di Vincenza Sicari, che riporta le ultime notizie a proposito di Vincenza. L'Italia è uno strano paese, dove se non alzi la voce non t'ascolta nessuno, a dispetto dei diritti di ognuno, in questo caso di quelli sacrosanti e codificati del malato. Dopodichè, prima delle fiaccolate postume, rimane solo da scendere in piazza. E' questa la strada che le autorità ci suggeriscono?

Lo stato di salute attuale Peggiorano le condizioni fisiche di Vincenza Sicari, L’ex maratoneta olimpica Pechino 2008 , urla la sua disperazione. Sola in un letto di ospedale  e oltre 18 mesi   dal Mondino di Pavia lancia un appello:” Sto morendo, aiutatemi! Voglio la verità sulla mia malattia”.
Può una persona gravemente malata essere lasciata al suo destino senza sapere con certezza contro cosa sta combattendo, vedendo inoltre calpestati la sua dignità e i suoi diritti? E’ quello che sta accadendo a Vincenza Sicari, atleta lodigiana, 37 anni, che dopo una meravigliosa carriera da maratoneta, con varie medaglie vinte e la partecipazione alle Olimpiadi di Pechino 2008, sta lottando da un anno e mezzo per la sua vita, essendo affetta da una malattia degenerativa neuromuscolare di cui non si conosce il nome e la cura. Dopo essere stata ricoverata in diverse strutture ospedaliere italiane senza però ottenere una diagnosi precisa e una soluzione, Vincenza quindici giorni fa è stata contattata dall’ospedale Mondino di Pavia che le ha proposto di recarsi presso la struttura stessa per essere sottoposta a nuovi accertamenti, ma una volta ricoverata non le è stata data l’assistenza promessa. Il Ministero della Salute, al corrente della situazione, si è interessato finalmente  al caso, nella persona del Dottor Nicola Armentano, ma non ha ancora risolto nulla, non è stata inviata quella commissione medica che è stata richiesta più volte per accertare le reali condizioni in cui si trova Vincenza, che ha inoltre chiesto aiuto al Ministero per poter essere ricoverata all’Ospedale San Raffaele di Milano,   struttura consigliata dal Professor Claudio Mariani (Primario Rep. Neurologia Ospedale Sacco di Milano) che ha in cura la paziente, o altra struttura idonea  per ripetere le analisi e avere la certezza della diagnosi della malattia, inoltre il Prof. Mariani ha sempre invocato  l’intervento di una Commissione Medica Ministeriale. Anche la Fidal (Federazione Italiana Atletica Leggera , ha inviato una lettera indirizzata al Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin, nel contenuto il  Presidente Alfio Giomi ha richiesto un intervento adeguato per fare chiarezza sul caso di Vincenza.  Nell’ultima frenetica settimana ad oggi ,   innumerevoli telefonate all’Ufficio del Sottosegretario  On. Vito De Filippo richiedendo  una maggiore attenzione  sul caso ,non sono sfociate in  alcuna  soluzione.  I giorni passano,  la tensione è alta   e   le condizioni di Vincenza Sicari peggiorano  ora dopo ora,   mentre  il Ministero temporeggia  le parti chiamate in causa  ‘giocano’  una pericolosa  quanto incredibile partita a ‘tennis’.

La  Sicari  immobile a letto rischia la vita in una stanza d’ospedale e qualcuno probabilmente non ancora si è reso conto della gravità del caso.   E’ possibile che nel 2016 in Italia accadano ancora cose del genere?  Perché non vengono applicate semplici formule  basandosi solo ed esclusivamente su superfici e principi di diritto del Malato?

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L’impatto di 5G e connessioni veloci sul gaming

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È ormai diverso tempo che gli esperti di gaming, per quanto riguarda il lato produttivo, affermano di come l’introduzione della connessione 5G sia un vero e proprio spartiacque per quanto riguarda la giocabilità. Il primo ambito in cui questa nuova risorsa sarà tangibile è il “cloud gaming”: di fatto un accesso in modo diretto allo streaming per quanto riguarda i videogame. Il funzionamento è molto simile a quanto accade già normalmente per le serie tv ad esempio: mediante connessione Internet si accede ad un catalogo online più o meno vasto, si seleziona il film o la serie che si vuole visionare e si preme play. Questa modalità è già presente da tempo perché richiede una velocità di connessione variabile: è chiaro che una fibra è preferibile rispetto al 4G, ma su entrambe le modalità è possibile visionare i contenuti in streaming. Per i videogame il discorso è differente perché si tratta di giochi infinitamente più pesanti rispetto ad un normale film, ragion per cui il 5G apre le porte a tutti a questa nuova modalità di fruizione.

Il cloud gaming non è stato scoperto ora ma si trovano le sue radici nel “lontano” 2010: cronologicamente si parla solo di decennio fa ma in ambito videoludico i cambiamenti sono stati abissali. All’epoca furono due start up ad avvicinarsi a questo nuovo modo di giocare: Onlive e Gaikai, entrambe acquistate dalla Sony, che non a caso è tra le poche aziende ad aver già il suo servizio di cloud gaming, Playstation Now. Funziona come un qualsiasi abbonamento di una piattaforma online di streaming: a fronte di un pagamento mensile, l’utente può accedere a tutto il catalogo Sony (si parla di circa 700 videogame, in costante aggiornamento).

L’introduzione del 5G ha un impatto anche sui luoghi in cui si potrà effettivamente giocare. Ad oggi, infatti, per avere una funzionalità di gioco fluida e non perdere in immediatezza si preferisce utilizzare connessioni wifi, anche se il dispositivo prescelto è un tablet ad esempio, o un computer portatile, che permettono dunque di essere utilizzati ovunque. È evidente, perciò, che con le connessioni più presenti al momento, cioè 3G e 4G, si preferisce utilizzare giochi e passatempi che non richiedono un grande dispendio in termini di connessione. Ci sono una pluralità di app che possono essere scaricate e permettono di giocare anche in modalità offline come nel caso di quiz, parole crociate o giochi ispirati a diversi sport. Allo stesso modo, rientrano in questa categoria i rompicapo e tutti gli altri piccolo software come tutti i giochi di carte che puoi trovare online, dal poker alla classica briscola, dalla scopa alla scala 40, i quali richiedono sempre un dispendio di connessione irrisorio. L’introduzione del 5G rivoluziona anche questo aspetto, evitando perciò l’ormai nota coincidenza tra la figura del gamer e la persona che resta rintanata per ore e ore all’interno della propria camera da letto.

Un altro aspetto non secondario dell’impatto del 5G sul gaming riguarda l’abbattimento dei costi. Questo perché i giochi sono disponibili in streaming e possono funzionare grazie alla connessione Internet, di conseguenza non sarebbe più fondamentale comprare l’ultima console uscita o utilizzare il computer di ultima generazione. È chiaro, però, che ad una console migliore corrisponde una maggiore attenzione ai dettagli all’interno del videogioco perché la qualità audio-video risulterebbe indubbiamente eccellente rispetto a console precedenti.

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WWE 2K24, il wrestling torna su pc e console in forma smagliante

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WWE 2K24 torna in forma smagliante su Pc, Xbox e PlayStation per celebrare al meglio i 40 anni di WrestleMania, l’evento più importante per gli appassionati della disciplina. Proprio per l’occasione la classica modalità Showcase è stata ribattezzata Showcase… of the Immortals, riprendendo uno dei nomi con cui viene spesso chiamata WrestleMania. La struttura è quella a cui il titolo ha abituato i suoi fans, ovvero una serie di incontri con precisi obiettivi dove viene chiesto di ricreare alcuni momenti chiave degli scontri, con transizioni che passano dal gameplay a filmati di repertorio con grande fluidità. A presentare questo incredibile quanto avvincente viaggio nel tempo c’è Corey Graves, attuale commentatore di Smackdown che ci introduce i 21 match più rappresentativi di WrestleMania, passando da classici come Hulk Hogan contro André the Giant di WrestleMania III e Razor Ramon contro Shawn Michaels di WrestleMania X fino ai più recenti Roman Reigns contro Cody Rhodes e Rhea Ripley contro Charlotte Flair della scorsa edizione. Oltre ai filmati di repertorio sono presenti anche interviste ad alcuni degli stessi lottatori create appositamente per commentare le loro sensazioni durante gli incontri, creando un archivio storico di sicuro interesse per tutti gli appassionati. Lo Showcase si conferma quindi come il fulcro dell’offerta di WWE 2K24, ma questa è solo la punta dell’iceberg per quanto riguarda i contenuti presenti in game. Fra le modalità principali offerte torna MyRISE, tipologia di gioco dove una volta creata la propria SuperStar del wrestling, personalizzata tramite lo straordinario editor, si possono intraprendere due strade, ovvero Undisputed per i lottatori maschili e Unleashed per quelli femminili. La prima storia vede i giocatori vestire nei panni di un lottatore abbastanza mediocre che improvvisamente riceve l’occasione della vita quando il titolo Universale diventa vacante. Ovviamente Roman Reigns (il campione Universale nel mondo reale) diventerà il principale avversario in un viaggio che come da tradizione rivela parecchi colpi di scena, tradimenti e scelte che possono modificare lo svolgimento degli eventi. La seconda storia invece mette i players nei panni di una wrestler di una compagnia indipendente che ha l’occasione di farsi strada in WWE accompagnando la sua allieva Psycho Sally, scoprendo tuttavia che si tratta di un mondo ben diverso da quella a cui era abituata. Si tratta di un percorso maggiormente incentrato sui dilemmi morali e su come il successo può cambiare le persone, oltre a mettere in risalto molte difficoltà e dinamiche dietro la stessa WWE. Ovviamente i personaggi creati in MyRISE possono essere utilizzati anche in altre modalità di gioco, tra cui le storiche Universe e MyGM, perfette se ci si vuole cimentare con un aspetto più manageriale e meno d’azione. Universe infatti è un vero “parco giochi” in cui poter decidere i roster degli show, le faide, gli eventi, l’assegnazione di titoli e via discorrendo, così da poter dare sfogo a tutti i propri sogni se si fosse i padroni indiscussi della WWE e poter creare tutte le storie che si vogliono. In maniera simile MyGM mette i giocatori nei panni di un General Manager alle prese con la gestione del proprio brand, qui ovviamente è necessario far quadrare il bilancio tra gesione degli show, contratti delle Superstar, talent scout e soprattutto le richieste del grande capo Triple H. Compiere tale impresa non è certo una passeggiata, ma una volta apprese le dinamiche di gioco affrontare questa modalità è un’esperienza davvero appagante e divertente. Tra i nuovi manager introdotti in WWE 2K24 sono presenti lo storico Teddy Long, e tra i brand da gestire oltre a Smackdown, RAW e NXT ci sono anche la WCW e la ECW. Insomma, come avrete capito, di carne a cuocere ce n’è davvero moltissima.

Parlando sempre di aspetti gestionali torna anche la modalità MyFACTION, una sorta di “Ultimate Team” dove spendendo le diverse valute virtuali (o reali) si possono aprire pacchetti e ottenere diverse carte che rappresentano lottatori, manager e così via, creando poi la propria fazione da far scontrare con quelle degli altri giocatori nelle Guerre tra Fazioni 2.0, una evoluzione rispetto alla prima versione vista nel precedente capitolo. Una delle principali novità riguarda la possibilità di comprare direttamente specifiche carte, senza doversi quindi affidare alla fortuna degli “sbustamenti”. Tale opportunità permette di trovare le proprie Superstar preferite o le carte che mancano per avere un team altamente competitivo. Parlando invece delle modalità più “dirette” oltre a tutte le tipologie di match già esistenti nelle precedenti versioni sono state introdotte quattro nuove tipologie di scontri, ovvero Casket Match, Ambulance Match, Gauntlet Match e Special Referee Match. Il Casket Match è stato reso popolare da Undertaker, e l’obiettivo è quello di rinchiudere l’avversario in una bara posta a bordo ring. Molto simile anche l’Ambulance dove invece di una bara bisogna rinchiudere l’avversario dentro un’ambulanza, anche se ovviamente il vero divertimento è spostare l’azione sul tetto del mezzo… Il Gauntlet Match invece non è che una serie di battaglie in sequenza dove continua chi riesce a “schienare” l’avversario, per cui iniziare per primi è sicuramente più impegnativo ma anche più soddisfacente portare a casa la vittoria. Molto interessanti anche gli Special Referee Match dove la Superstar preferita può vestire i panni dell’arbitro, offrendo un punto di vista inedito. Naturalmente parlando della WWE e tutto può accadere, per cui si può cercare di avvantaggiare un lottatore con un conto veloce o penalizzare uno con un conto lento, fare finta di non vedere scorrettezze o prendere direttamente parte all’azione picchiando chi prova a contestare le decisioni del giocatore. In tutto questo però bisogna porre attenzione a non tirare troppo la corda, perché la dirigenza potrebbe decidere di rimpiazzare il giocatore con un vero arbitro. Nonostante non sia una nuova tipologia di match è da segnalare anche un rinnovamento dei Backstage Brawl che ora supportano fino a 4 giocatori e nuove interazioni ambientali, come ascensori funzionanti e vetrate da spaccare con la testa del malcapitato di turno, oltre a nuovi oggetti come microfoni e bottiglie che possono anche essere lanciati per colpire dalla distanza. Insomma, gli amanti del wrestling con WWE 2K24 potranno divertirsi per moltissime ore.

Oltre ad aggiungere nuovi contenuti e tipologie di incontri, Visual Concepts ha migliorato e rifinito il gameplay e le modalità già viste in WWE 2K23. Sul ring è possibile eseguire nuove tipologie di payback o scambiarsi colpi a ripetizione attraverso una serie di semplici QTE. Salendo sulle corde, poi, è possibile lanciarsi su un gruppo di avversari anche fuori dal ring, mentre è stata aggiunta qualche interazione in più nel backstage. Da quando la serie è tornata dalla pausa dopo il disastroso 2020 è stata intrapresa la giusta strada con un equilibrio tra arcade e simulazione con comandi semplici e intuitivi, e WWE 2K24 non fa eccezione andando solo a limare e aggiungendo nuove opzioni. Dal punto di vista tecnico WWE 2K24 si presenta con classica risoluzione in 4K su Xbox Series X e 60 fps solidi. Tirando le somme, quest’ultimo titolo dedicato al wrestling riesce senxz’ombra di dubbio ad offrire tutta una serie di contenuti che terranno incollati sullo schermo gli appassionati di lotta libera. Rimanendo in tema di abitudini i titoli della serie hanno sempre offerto una marea di contenuti, e WWE 2K24 non fa eccezione. Tra Showcase, MyRISE, MYGM, Universe, MyFACTION e tutte le possibilità di match liberi il gioco può tenervi occupati per centinaia di ore, a cui poi si aggiungono le sfide online e la Creation Suite con cui perdersi tra le infinite possibilità di personalizzazione di personaggi, arene, moveset e perfino i cartelloni del pubblico. Quest’anno inoltre il roster ha raggiunto l’incredibile numero di oltre 200 lottatori provenienti da tutte le epoche e brand, e altri ne verranno aggiunti con i prossimi DLC. Se proprio dovessimo trovare qualche lato negativo questo possiamo dire che WWE 2K24 offre un comparto tecnico buono ma non all’altezza dei tempi, e il motivo principale probabilmente è lo sviluppo ancora cross-gen. Da una parte è comprensibile come lasciare indietro una base di milioni di utenti non sia facile, ma più passa il tempo e più diventa difficile giustificare certi modelli poveri di dettagli, animazioni legnose e una fisica dei capelli quasi assente. Ad onore del vero qualche piccolo passo avanti è stato fatto, in particolare per l’illuminazione e le animazioni facciali che a detta degli sviluppatori sono state rinnovate da zero per il 90 per cento dei lottatori, ma il risultato è ancora sotto le aspettative. Tornano poi alcuni problemi di hitbox soprattutto quando si usano le armi e una intelligenza artificiale altalenante che passa da momenti di grande stupidità ad altri dove improvvisamente diventa invincibile, rendendo l’esperienza a volte frustrante, specialmente in modalità come lo Showcase dove bisogna eseguire specifiche mosse e l’avversario a volte proprio non ne vuole sapere di collaborare. In ogni caso WWE 2K24 è un titolo veramente divertente e ben fatto, a nostro avviso chiunque ami il mondo del wrestling dovrebbe giocare a questo videogame.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 8,5

Sonoro: 9

Gameplay: 9

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise

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Malware, nel 2023 l’Italia è la nazione più colpita dagli attacchi in tutta Europa

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Nel 2023, l’Italia è stato il primo Paese in Europa e il quarto al mondo più colpito dagli attacchi malware. Il dato è emerso da uno studio dell’azienda di sicurezza Trend Micro, che rivela come nella classifica delle nazioni più interessate dalla minaccia informatica, l’Italia sia preceduta solo da Giappone, Stati Uniti e India. Lo studio sottolinea anche un cambiamento nelle tattiche dei cybercriminali, che scelgono i propri obiettivi con maggiore attenzione. Gli attacchi prendono di mira profili selezionati e si affidano meno a campagne di hacking generiche. Il numero totale di malware intercettati in Italia nel 2023 è stato di 277.616.731, nel 2022 il dato era fermo a 246.941.068. Si tratta di un primato negativo in Europa per il terzo anno consecutivo, e quarto al mondo dopo Giappone (1.169.219.233), Stati Uniti (993.996.354) e India (288.557.845). I settori più colpiti sono la sanità, il bancario, la pubblica amministrazione. L’Italia è inoltre settima a livello globale per infezioni da macro malware, particolari minacce che agiscono in maniera complessa come i normali software, persino in grado di scrivere documenti e inviarli via email. L’Italia ha subito 8.343 attacchi di questo tipo. I ransomware diffusi verso gli utenti italiani sono stati, sempre nel 2023, 19.632, mentre le minacce tramite posta elettronica ammontano a 206.694.717. Gli esperti di Trend Micro affermano che, in generale, è del 10% l’aumento dei tentativi di infezione rispetto al 2022. “Assistiamo ad un cambiamento del panorama delle minacce”, spiegano da Trend Micro , “con i criminali che optano per la qualità delle campagne piuttosto che per la quantità: Invece di lanciare attacchi a una gamma più ampia di utenti e di affidarsi alle vittime che cliccano sui link dannosi presenti nei siti web e nelle email, vengono lanciati attacchi più sofisticati che utilizzano la specificità per ingannare un campo più ristretto di vittime di alto profilo. Ciò consente di eludere i livelli di rilevamento precoce, come i filtri di rete e di posta elettronica”. Un dato sicuramente allarmante che deve far riflettere sulla reale necessità di utilizzare misure precauzionali all’avanguardia e sempre aggiornate.

F.P.L.

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