VITERBO, DANNI DA CINGHIALI: LA PROVINCIA SI STA DOTANDO DI UN NUOVO PIANO FAUNISTICO VENATORIO

Redazione

Viterbo – Il presidente della Provincia di Viterbo Marcello Meroi, unitamente al presidente del Consiglio provinciale Piero Camilli ed al vicepresidente del Comitato Tecnico Faunistico Alberto Grazini, ha incontrato nel pomeriggio di ieri alla Camera dei Deputati il presidente della Commissione Agricoltura Luca Sani. 

Oggetto dell’incontro la problematica relativa ai danni provocati dai cinghiali, che si va caratterizzando sempre di più come una vera e propria emergenza in campo agricolo. La Provincia di Viterbo si sta dotando di un nuovo Piano Faunistico Venatorio  elaborato con la preziosa consulenza del professor Andrea Amici, docente presso il Dipartimento di Produzioni Animali dell’Università degli Studi della Tuscia. 

“L’origine del problema – spiega il presidente Meroi – sta tutto in una normativa nazionale che è interessata a tutelare i cinghiali ma non allo stesso modo i diritti degli agricoltori a non essere da questi danneggiati. E’ doveroso – prosegue il Presidente – garantire il mantenimento dell’equilibrio ambientale e dell’habitat naturale salvaguardando la fauna selvatica, ma in un territorio come la Tuscia in cui l’agricoltura continua ad essere la principale fonte di reddito, non si può restare indifferenti di fronte al danno sempre più consistente che la proliferazione dei cinghiali produce alle colture locali. Grazie al Presidente Camilli che si è fatto promotore dell’iniziativa, è stato possibile incontrare l’onorevole Sani presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati al quale abbiamo chiesto un intervento legislativo volto a modificare la normativa nazionale in materia. E’ necessario infatti introdurre nel quadro normativo di riferimento maggiori misure a salvaguardia del comparto agricolo, prevedendo azioni di contenimento più efficaci. Il tutto non per incrementare l’attività venatoria, ma per evitare che gli Enti locali si trovino a dover sborsare cifre sempre più esorbitanti per compensare le perdite subite dagli agricoltori a causa dei danni provocati dai cinghiali. Insieme al sottoscritto e al presidente Camilli ha partecipato all’incontro anche il vice presidente del Comitato tecnico faunistico dottor Grazini, che insieme all’assessore provinciale all’Agricoltura Luigi Ambrosiani, anche lui molto attento e sensibile al problema, sta seguendo la predisposizione del Piano Faunistico Provinciale. Da parte dell’onorevole Sani – ha concluso Meroi – abbiamo riscontato attenzione, consapevolezza del problema, ed una piena disponibilità ad affrontare la questione in sede parlamentare. Ci ha comunicato che presto potrà essere interessata la Commissione competente della Camera su una problematica sollevata da altre istituzioni locali e dalla Regione Toscana, forse prevedendo una normativa specifica a tutela delle produzioni agricole”

Soddisfatto anche il presidente del Consiglio provinciale Camilli: “I cinghiali per molti agricoltori che operano sul nostro territorio sono diventati un vero e proprio incubo. Abbiamo incontrato l’onorevole Sani insieme al presidente Meroi proprio per manifestargli l’urgenza di intervenire su questo problema e mettere un argine al proliferare indiscriminato della specie. Far morire l’agricoltura significa far morire l’economia del territorio. Questo non possiamo più permetterlo in alcun modo”.