Connect with us

Viterbo

VITERBO, DOPO L’ENNESIMA DISAVVENTURA DENUNCIATA DAI PENDOLARI DELLA TRATTA FERROVIARIA VITERBO-ROMA LA PROVINCIA COMMISSIONA UNO STUDIO PER MIGLIORARE IL SERVIZIO FERROVIARIO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Simeone: “Mi spiace che tanti cittadini si siano ancora una volta trovati alle prese con dei gravissimi disagi"

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

Dopo l’ennesima disavventura denunciata dai pendolari della tratta ferroviaria Viterbo-Roma, che nell’ultima settimana hanno dovuto subire la soppressione, senza avviso, di tre treni in direzione della Capitale, l’assessore ai Trasporti della Provincia di Viterbo, Franco Simeone, fa il punto sul lavoro che l’amministrazione provinciale sta svolgendo per mettere a punto proposte concrete e fattibili che abbiano una duplice finalità: riorganizzare il servizio in maniera sostenibile e abbattere i tempi di percorrenza in direzione Roma, concentrandoli un’ora e mezzo al massimo sulla FR3. “Mi spiace che tanti cittadini si siano ancora una volta trovati alle prese con dei gravissimi disagi – afferma l’assessore Simeone -, e a loro va la mia più sincera solidarietà. Passata Santa Rosa, all’ordine del consiglio provinciale ci sarà l’approvazione del Piano di bacino dei trasporti della Tuscia, redatto dal dipartimento Trasporti dell’università di Roma La Sapienza su commissione della Provincia. Una volta approvato, il piano contenente anche tutte le criticità del territorio verrà poi inviato alla Regione Lazio”. All’orizzonte si profilano tuttavia anche delle importanti novità. “Questa Amministrazione ha chiesto all’Istituto Trasporti della Sapienza anche di mettere a punto uno ‘Studio particolareggiato sul potenziamento delle linee ferroviarie della provincia di Viterbo’ – continua l’assessore -, da ultimare al massimo entro la fine del 2012. Questo studio prevederà un pacchetto di proposte a basso costo e a basso impatto per migliorare e rendere più efficienti i servizi ai cittadini. Una volta pronto, presenteremo questo studio ai gestori delle reti ferroviarie che attraversano il nostro territorio, così da prevederne insieme l’attuazione”. Non si tratta di lavori strutturali, come fa presente Simeone, “ma di un incremento delle carrozze dei treni e di una più sostenibile revisione degli orari delle corse, specie sulla FR3. Si tratta di un progetto che può avere delle importantissime prospettive – conclude – per lo sviluppo e il miglioramento della qualità dei servizi ferroviari nella Tuscia”.

 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Comuni della Tuscia e Comitati insieme contro le scorie nucleari

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Trentacinque comuni della Tuscia hanno sottoscritto una richiesta di incontro con il Ministro dell’Ambiente sul tema del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi. “Questa richiesta, così ampiamente condivisa dalle Istituzioni locali, aggiunge un ulteriore elemento di fondamentale importanza alla vertenza.” – Dichiarano i portavoce di “Biodistretto della Via Amerina e delle Forre AssoTuscania”, “Biodistretto Lago di Bolsena”, “Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Corchiano e della Tuscia”, “Comitato per la Salvaguardia del Territorio di Montalto e della Tuscia Montalto Futura”, “Italia Nostra Sezione Etruria”, “Comitato Maremma Viva”, “Verde Tuscia” e “Associazione italiana cultura e sport”.
“Il sostegno delle istituzioni alle nostre ragioni, così perfettamente sintetizzate nella lettera, – proseguono i portavoce – è un punto di forza di cui sia il Ministero che il Governo dovranno tenerne conto nelle scelte che prenderanno in futuro.”
“Quando ad inizio 2021 arrivò la notizia che Sogin individuò, tramite uno studio discutibile, ventidue aree potenzialmente idonee su sessantasette ad ospitare il deposito qui nella Tuscia, – proseguono ancora – fummo colti alla sprovvista. In piena pandemia ci fu dato poco tempo per capire cosa avesse portato la società incaricata dello smantellamento dalle centrali nucleari a fare tali scelte, ci fu un intenso lavoro di ricerca da parte di tutti quelli che tenevano a questo Territorio che portò ad una conoscenza approfondita di aspetti che fino ad allora sembravano scontati. Oggi queste conoscenze aggiornate ci hanno fatto comprendere meglio le fragilità e le meraviglie del luogo che abitiamo e adesso ce lo fanno guardare con uno sguardo più consapevole. Abbiamo inutilmente rappresentato tutte le nostre ragioni di contrarietà al sito di scorie nucleari al Seminario nazionale organizzato dalla Sogin, un seminario formalmente democratico, ma sostanzialmente privo di qualsiasi utilità.  Ora, qualora fosse accolta dal ministro la loro richiesta e sarebbe molto grave, se così non fosse,  saranno i Sindaci a rappresentare nella sede istituzionale del Ministero dell’Ambiente le ragioni dell’intera Tuscia che rifiuta con determinazione il deposito delle 100 mila tonnellate di scorie nucleari. Un territorio il nostro  che vuole essere conosciuto per quello che è, un luogo d’Arte e di Storia , un luogo di eccellenze nella produzione agricola e di straordinarie bellezze naturali,  non un terreno da occupare con nuove servitù che sono in radicale contrasto con le vocazioni del nostro territorio.”

Continua a leggere

Cronaca

Bolsena, 13 artiste per celebrare la festa della donna

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Women in art – XXI”: 8 marzo, alle 16,30, sala multimediale comunale

Tredici artiste si incontreranno a Bolsena per celebrare la festa della donna. Lo faranno l’8 marzo, alle 16,30, alla sala multimediale dell’ufficio turistico comunale, al civico 9 di piazza Matteotti, per l’inaugurazione della mostra a ingresso libero “Women in art – XXI”, curata dall’artista Paolo Berti e da Premio Centro con GalleriaViva, nell’ambito della rassegna “Rosa, Rosae…  Declinare al femminile” patrocinata dal Comune di Bolsena, dalla Pro loco Bolsena e dal Centro Sviluppo Bolsena e il Lago.

Lidia Bachis, di Viterbo; Simona Benedetti e Rita Sargenti, di Nepi; Fabiana Centofanti, Maria Grazia Tata e Maria Pizzi di Soriano nel Cimino; Anna Donati Iskra, di Civitanova Marche; Benedetta Jandolo, di Bologna; Maribel Diez, Simona Gloriani, Eugenia Serafini, Teodora Ricciardi e Gabriella Tirincanti, di Roma; fino al 18 marzo, proporranno al pubblico un’esposizione con opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, dalla ceramica alle installazioni. “Linguaggi diversi, interpretazioni di varietà espressive, soggettive e appartenenti esclusivamente alle menti e alle personalità delle artiste – sottolinea il curatore della mostra Paolo Berti -.

Il mondo dell’arte, dal 1500 in poi, ha difficilmente preso atto della grande qualità delle donne nel campo dell’arte visiva. Ricordiamo Sofonisba Anguissola, tra tardo Rinascimento e primo Barocco, e Artemisia Gentileschi nel Seicento. Poche altre sono state annotate nel grande libro della storia dell’arte, tra cui, nel Novecento, Frida Khalo e Tamara De Lempicka. Solo nella seconda metà del Ventesimo secolo, le donne diventano protagoniste sempre in tutti i campi: dalla scienza alla politica, dalla partecipazione sociale al mondo del lavoro; dalle professioni all’arte. Oggi sono tante e tutte esprimono opere di grande interesse sia culturale che artistico. Noi abbiamo pensato che “quel declinare al femminile” dovesse permettere alle artiste di portare la testimonianza del loro talento e della loro visione della realtà”.

Continua a leggere

Cronaca

Tarquinia, giornata dedicata alla Tuscia: il ministro Santanchè al museo archeologico nazionale:

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Questa mattina la visita del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, accompagnata dall’onorevole Mauro Rotelli, al Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia.
 
A riceverla c’erano il sindaco Alessandro Giulivi assieme ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e i candidati alle prossime elezioni regionali Valentina Paterna e Daniele Sabatini. E’ stato Vincenzo Bellelli, direttore del Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia, a raccontare al ministro, sala dopo sala, la ricca collezione archeologica del museo ospitata presso lo storico palazzo Vitelleschi.
 
La visita del ministro alla pregevole raccolta museale è culminata nel Salone delle Armi dove è esposto il celebre altorilievo dei “Cavalli Alati”. Il ministro si è intrattenuto con alcuni alunni della scuola primaria “Ettore Sacconi” di Tarquinia in visita al museo, sottolineando l’alto valore storico-artistico dei reperti custoditi nel museo e delle visite studentesche quale valido strumento di conoscenza del patrimonio culturale per i giovani cittadini.
 
Il tema del turismo si è intrecciato con quello delle opportunità di valorizzazione territoriale in vista del grande giubileo del 2025 per il quale si parla dell’arrivo di 30 milioni di turisti nella capitale. Un flusso che può significare opportunità di valorizzazione per tutto il territorio regionale, in chiave economica e ricettiva, a condizione che le strutture e i servizi rispondano alla domanda che sarà presentata nei prossimi mesi.
 
La visita di Tarquinia era inserita in una giornata dedicata alla Tuscia che ha compreso anche un passaggio a Vetralla e poi l’arrivo a Viterbo.
 
Al termine della visita il sindaco Giulivi ha omaggiato il ministro con una riproduzione fedele dell’altorilievo dei “Cavalli Alati” quale ringraziamento per l’impegno profuso nella promozione e valorizzazione del territorio e delle sue ricchezze storico-artistiche.
 
 



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

SEGUI SU Twitter

I più letti