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Redazione Lazio

VITERBO, ERDER MAZZOCCHI NON E' INDAGATO PER TURBATIVA D'ASTA.

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Tempo di lettura 2 minuti Pronta la smentita dell'Arsial. Gli indagati sono Angela Birindelli e Giulio Marini

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Mazzocchi: "I fondi per la realizzazione della manifestazione  sono stati assegnati dall’Assessorato all’Agricoltura ad Arsial soltanto alla fine di marzo 2011 con la manifestazione che sarebbe iniziata il 5 aprile”.

 

Redazione

In relazione alle agenzie di stampa che riporterebbero Erder Mazzocchi quale indagato insieme all’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Angela Birindelli e al Sindaco di Viterbo Giulio Marini in merito alla presunta turbativa d’asta tesa a favorire aziende viterbesi per la partecipazione al Vinitaly, Arsial  viene a precisare che “il Vinitaly 2012 è stato realizzato direttamente dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio”. Per quanto concerne poi il Vinitaly 2011 realizzato da Arsial, la stessa Agenzia ha affidato i servizi direttamente all’ente fiera di Verona, esclusivista degli spazi e della manifestazione. “Non ho mai avuto rapporti con aziende viterbesi, né personali né professionali e tutti gli affidamenti sono stati fatti direttamente dall’ente fiera di Verona” dichiara Mazzocchi il quale precisa che “ i fondi per la realizzazione della manifestazione  sono stati assegnati dall’Assessorato all’Agricoltura ad Arsial soltanto alla fine di marzo 2011 con la manifestazione che sarebbe iniziata il 5 aprile”. Precisa Mazzocchi “la mia attività è consistita nel ricontrattare a favore dell’erario pubblico, un contratto biennale sottoscritto dal mio predecessore”. “Ho piena fiducia nell’operato della magistratura ma, sottolineo, che nessuna contestazione inerente i reati  di turbativa d’asta mi è stata mai notificata anche perché Arsial non ha messo in atto nessuna procedura di gara”.

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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