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Viterbo

VITERBO, FERENTO: AL VIA LE VISITE GUIDATE PER LE SCUOLE

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Tempo di lettura 2 minuti Entusiasta anche il sindaco Michelini, che questa mattina ha salutato i piccoli studenti dell'Istituto Pio Fedi

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Gli appuntamenti sono organizzati dal Comune di Viterbo in collaborazione con l'Università della Tuscia

Redazione

Viterbo – Anfiteatro romano di Ferento, al via questa mattina le visite guidate per le scuole elementari e medie del territorio comunale. Ad aprire il ciclo di appuntamenti organizzati dal Comune di Viterbo in collaborazione con l'Università degli Studi della Tuscia sono state le due classi quinte dell'Istituto comprensivo Pio Fedi di Grotte Santo Stefano. Sul posto insieme agli alunni e alle insegnanti anche il sindaco Leonardo Michelini e l'assessore alla Pubblica Istruzione Raffaella Valeri.

“Oggi – ha spiegato l'assessore Valeri – abbiamo dato inizio a una serie di appuntamenti che daranno risalto a un gioiello del nostro territorio. Una lezione diversa, fuori dalle aule, direttamente sul posto, rivolta alle giovani generazioni. Un'occasione per far conoscere ai nostri alunni un'inestimabile risorsa del nostro patrimonio, toccare tematiche come il rispetto per l'ambiente ed entrare in contatto con un luogo di grande valore culturale e storico. Domani un nuovo appuntamento, per poi proseguire il 24 e il 31 ottobre. Le visite si susseguiranno nelle prossime settimane, con una pausa nei mesi più freddi per poi riprendere la prossima primavera”.

Entusiasta anche il sindaco Michelini, che questa mattina ha salutato i piccoli studenti dell'Istituto Pio Fedi. “Quest'amministrazione tiene particolarmente a Ferento. Nei mesi passati più volte ho ribadito la volontà di mettere a disposizione questo luogo a turisti e viterbesi. Ricordo, quando ero bambino, che le scuole organizzavano frequentemente gite didattiche a Ferento. Condivido pienamente questo progetto che vede collaborare il Comune e l'Università per un'iniziativa rivolta all'educazione dei nostri ragazzi e alla valorizzazione di un luogo così affascinante e prestigioso”.

In linea con il sindaco Michelini è il magnifico rettore dell'Università della Tuscia Ruggieri, che ha aggiunto: "L'Università della Tuscia ha accolto con molto favore la richiesta di collaborazione del Comune di Viterbo per rilanciare il polo archeologico-culturale di Ferento potendo contare sulle notevoli professionalità del Dipartimento di Beni Culturali. Ha messo a disposizione le proprie risorse convinta che nell'immediato futuro possano svilupparsi sinergie, tra i due importanti enti locali, ben più fattive nel solco della collaborazione ormai da anni avviata che ha portato già a importanti risultati. La zona di Ferento, già oggetto di studio da parte del Dipartimento di Beni Culturali, ha ancora enormi potenzialità da sfruttare che potrebbero avere ripercussioni positive su tutto il turismo del capoluogo della Tuscia e rappresentare il volano per nuove iniziative".  L'iniziativa ha visto la collaborazione anche dell'assessore alla Cultura  Barelli.

Il servizio di trasporto è a cura della Società Francigena e della coop. Città Aperta per quel che riguarda i bambini diversamente abili.

 

Economia e Finanza

Comuni e Reti d’Impresa del lago di Bolsena protagonisti alla BMT

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Un tocco di internazionalizzazione nella presentazione del lago di Bolsena alla recente Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli.

Ospiti, infatti, della Rete Destinazione Sud, il progetto Destinazione “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” e le Reti di Impresa tra operatori economici, oltre ad una vasta platea di operatori e giornalisti, è stata presentata anche ad una delegazione venezuelana, guidata dal Console Generale a Napoli, Esquìa Rubìn De Celis Nunez, e dall’Ambasciatrice Maria Elena Uzzo Giannattasio, con la quale sono stati allacciati proficui contatti per l’attuazione di scambi turistici e commerciali nell’ambito del più vasto progetto relativo al “Turismo delle radici” lanciato dal Ministero del Turismo Italiano e in fase di esecuzione.

La delegazione del Lago di Bolsena, con i Comuni di Montefiascone, Bolsena, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Gradoli, Capodimonte e Marta e le Reti di Impresa ‘Visit Bolsena’, ‘Naturalmente Capodimonte’, ‘Visit Marta’ e ‘Montefiascone in Vetrina’, era guidata dal Sindaco di Capodimonte Mario Fanelli, il quale dopo aver portato il saluto degli altri suoi colleghi, impossibilitati ad intervenire per motivi istituzionali, ha parlato della sua città e delle iniziative che in questo 2024 il Comune e la Rete d’Impresa “Naturalmente Capodimonte” ha programmato fra le quali i festeggiamenti per ricordare i 500 anni della nascita di Giulia Farnese e una manifestazione legata alla storia de “La Bella e la Bestia”, la favola ispirata alla figura di Pedro Gonzales che visse a Capodimonte. Il Sindaco era accompagnato dal Delegato al Turismo, Angelo Scipioni, il quale si è soffermato sulle bellezze della località, caratterizzata da uno stupendo promontorio proiettato sul lago, il Monte Bisenzio e soprattutto dall’isola Bisentina recentemente riaperta al pubblico.

Per il progetto “Lago di Bolsena – Lago degli Etruschi” è intervenuta la coordinatrice del Centro Sviluppo lago di Bolsena Patrizia Crosta la quale ha parlato delle peculiarità e degli obiettivi dell’iniziativa, nonché delle potenzialità del territorio, ricco di bellezze naturali, architettoniche, culturali ed enogastronomiche.

Roberto Basili, Assessore ai Grandi Eventi di Bolsena, dopo aver accennato alla località che dà il nome all’intero comprensorio, anche in vista del Giubileo del prossimo anno, non poteva non accennare ai trascorsi religiosi della cittadina, attraversata dalla Via Francigena ma, soprattutto, per la presenza della Basilica di Santa Cristina e di quello che ha rappresentato per l’istituzione della Festa del Corpus Domini.

Alessandra di Tommaso, Presidente della Rete d’Impresa “Montefiascone in vetrina”, ha accennato alle iniziative che l’istituzione del Comune di Montefiascone e la Rete ‘Montefiascone in Vetrina’ stanno allestendo per dare impulso alla località sotto l’aspetto turistico, commerciale ed enogastronomico e l’importanza del coordinamento tra le quattro Reti del comprensorio del lago, mentre Fabrizio Benedetti della Pro Loco ha illustrato le caratteristiche della “Fiera del Vino”, avvenimento di portata nazionale, e del suo celebre vino (l’Est, Est, Est) che l’ha ispirata.

Ha chiuso la serie degli interventi programmati Vincenzo Peparello, Presidente del CAT – Sviluppo Imprese Viterbo – che ha sottolineato l’importanza della partnership pubblico-privato per la promozione del territorio e della costituzione delle Reti d’Impresa, nate con l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese, attraverso la collaborazione e la cooperazione, che rappresentano entrambe, la sola soluzione al superamento di tutte le difficoltà che si frappongono all’attuazione di ogni iniziativa imprenditoriale.
Al termine della presentazione ha fatto seguito una degustazione di prodotti e vini locali fra i quali i celebri “Est, Est, Est” di Montefiascone e il “Cannaiola” di Marta, molto apprezzati dai numerosi presenti.

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Cronaca

Roccalvecce, inaugurata la nuova lapide per i caduti di tutte le guerre

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Ieri mattina in piazza Umberto I a Roccalvecce è stata scoperta la nuova lapide, apposta dal Comune di Viterbo, in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Sono intervenuti per l’occasione la sindaca Chiara Frontini, l’assessore al decentramento Katia Scardozzi e il consigliere comunale delegato ai rapporti con le forze armate Giancarlo Martinengo insieme alle rappresentanze d’arma e combattentistiche. “Siamo andati a sostituire la vecchia lapide marmorea – ha spiegato la sindaca Chiara Frontini – collocata dai nostri predecessori ormai diversi decenni fa. Il tempo aveva reso illeggibili alcuni nomi. Era giusto provvedere alla sostituzione della lapide anche e soprattutto in segno di rispetto verso quegli uomini originari di questo territorio che hanno perso la loro vita durante le guerre”.
 
“La sostituzione della lapide marmorea che ricorda i Caduti che la frazione di Roccalvecce ha subìto durante tutte le guerre era un impegno che questa amministrazione aveva preso pochi mesi fa – ha aggiunto il consigliere Martinengo -. E un Paese senza memoria è un paese destinato a essere privo di identità. Un debito morale nei confronti dei concittadini che hanno offerto il bene più prezioso per la nostra libertà che abbiamo voluto sanare con immediatezza e con la fierezza di una amministrazione attenta”. A prendere la parola anche il generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi, il tenente Pasquale Trabucco dell’associazione 4 Novembre e il presidente della sezione UNUCI di Viterbo Luigino Chizi.
 
Da ieri Roccalvecce ha anche due nuove targhe toponomastiche, ovvero quelle posizionate all’inizio e alla fine di via Majocchi, strada di collegamento con la piazza centrale. “Abbiamo sostituito le targhe toponomastiche riportando il nome esatto della persona a cui la via è dedicata – ha affermato l’assessore Scardozzi –. Anche questo in segno di rispetto per il concittadino di Roccalvecce Domenico Majocchi, studioso che ha garantito un enorme e prezioso contributo nel settore della dermatologia. A questo proposito voglio ringraziare Marco Piazza, esperto del territorio, che ci ha chiesto di intervenire per la sostituzione delle precedenti targhe riportanti le diciture inesatte”. Alla cerimonia è intervenuto anche il parroco di Roccalvecce Don Mauro Manzoni.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Cronaca

Viterbo, 80 anni fa moriva il celebre musicista Cesare Dobici: il 25 aprile la cerimonia di commemorazione al cimitero comunale

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Il 25 Aprile prossimo, alle ore 11,30, l’ Associazione e Centro Studi Cesare Dobici, nella ricorrenza dell’ottantesimo anniversario della morte di questo celebre musicista viterbese, si ritroverà, unitamente alle Autorità operanti nella Tuscia ed agli appassionati, presso il Cimitero Comunale per deporre un omaggio floreale sulla sua tomba.
Il Dobici, oltre ad essere stato un eminente polifonista e raffinato compositore, fu un eccellente didatta tanto che il suo nome ancora risuona nei Conservatori e le sue pubblicazioni sono tuttora oggetto di studio ed analisi . Vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo, docente presso il Conservatorio S. Cecilia ed il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, Accademico di S. Cecilia, Dobici fu una pietra miliare del Movimento Ceciliano, caldeggiato dal Pontefice per risollevare la musica in chiesa. Le Messe del Dobici appaiono non solo ricche di abilità compositiva e straordinaria inventiva ma lasciano trasparire la profonda umanità del compositore.
Maestro di Cappella presso la Cattedrale di Viterbo, questo grande artista fu sempre vicino alla sua città nativa: testimonianza gli stupendi Inni a S. Rosa e alla Madonna dei Cimini.
Nel 2012 la Corale S. Giovanni fu promotrice, insieme a Ferdinando Bastianini, di una serie di iniziative volte ad illuminare ed illustrare la figura di questo sommo compositore: da una serie di Congressi e Concerti dove sono convenuti musicisti e musicologi, al restauro del busto del compositore a Prato Giardino, ad un Annullo Filatelico dedicato al ricordo di questo evento.
È stata, inoltre, dedicata un’aula, per conto del Maestro Monsignor Valentino Miserachs, ispirato ed animato da questi eventi, presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra e l’illustre Maestro Giovanni Acciai, un luminare della Musica Corale, ha tenuto successivamente una Lectio Magistralis, terminata con un concerto della Fanfara della Polizia di Stato, e una serie di Masterclass destinate a Direttori e Compositori di Musica Corale.
L’Associazione e Centro Studi Cesare Dobici, inoltre, da quei giorni, ha continuamente divulgato la musica del grande artista viterbese, basti far menzione del Convegno tenuto ad una folla incredibile di appassionati, dalla ricercatrice Wanda Folliero nel Giugno del 2022 presso la Sala Mendel degli Agostiniani, luogo tanto caro al Dobici, con il contributo musicale della Corale S.Giovanni. Questo gruppo vocale, diretto da Maria Loredana Serafini, ha messo in programma in ogni suo concerto brani di Dobici e lo stesso Presidente dell’ Associazione, Ferdinando Bastianini, nei suoi concerti organistici, inserisce sempre qualche musica, sempre enormemente apprezzata, del musicista viterbese.
Appuntamento, dunque, il 25 aprile, presso la tomba del Dobici: nelle settimane successive saranno organizzati nuovi eventi tra i quali un nuovo convegno volto a ripercorrere l’attività e la vita a Viterbo di questo musicista e si porrà un riferimento esplicativo della figura dell’artista presso la via a lui dedicata.



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