VITERBO: IL CONSIGLIO PROVINCIALE APPROVA IL PROGRAMMA ANTICORRUZIONE

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Redazione

Viterbo – “Un grande segnale di attenzione per la legalità che dimostra la ferma volontà dell’Amministrazione provinciale di dotare l’Ente di norme comportamentali sempre più orientate alla trasparenza e ad una limpida gestione della cosa pubblica”.

Così il presidente della Provincia Marcello Meroi ha commentato il voto unanime del Consiglio provinciale sull’approvazione del programma triennale delle misure anticorruzione che le pubbliche amministrazioni sono chiamate ad adottare ed osservare per prevenire il rischio di abusi di potere da parte dei pubblici ufficiali. Viterbo è la seconda provincia italiana che si è dotata di questo importante strumento di legalità. In sostanza, il piano attua le linee guida espresse dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa dirette a rafforzare la lotta alla corruzione e a reprimere quei comportamenti che rischiano di infrangere le regole sociali attraverso pratiche indirizzate a ricavare vantaggi privati nell’espletamento delle pubbliche funzioni.

“Con l’approvazione di questo piano triennale – ha detto il presidente della Provincia, Marcello Meroi – la nostra Amministrazione, oltre ad essersi adeguata alle disposizioni di legge, ha voluto dare un segnale forte in termini di trasparenza e chiarezza del proprio operato. Dopo Benevento siamo la seconda amministrazione provinciale in Italia ad aver approvato il Programma e questo la dice lunga sull’importanza che l’intero Consiglio dà alla lotta alla corruzione”.

Il Piano consentirà di individuare le “attività a rischio” quelle cioè che nell’ambito  delle funzioni istituzionali svolte dall’Ente fanno presupporre un rischio più elevato di corruzione. A tale scopo il Piano permetterà di individuare ed introdurre strumenti di prevenzione, modalità e criteri di massima trasparenza.

“La pubblica amministrazione nel suo complesso è sana – conclude Meroi – ma non dobbiamo abbassare il livello di vigilanza. Tutto ciò con l’obiettivo di fornire al cittadino strumenti e servizi di qualità ed una visione della cosa pubblica più trasparente possibile”.